Julian Draxler

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Dedicato a neymarmydrug🎀

«Je t'aime

"Ho disperatamente bisogno di un tutor" dissi scocciata e chiudendo il libro di chimica.

Julian alzò solo per un secondo scarso lo sguardo per portarlo su di me, seduta al tavolo, per poi riportarlo sul cellulare.

"Si si, certo" cercò di concludere la conversazione, facendomi segno di continuare a fare quello che stavo facendo senza disturbarlo con la mano.

"Grazie per l'attenzione" sbuffai.

Dì li a pochi giorni ci sarebbe stato l'esame, e le formule che mi entravano dall'orecchio destro mi uscivano dall'orecchio sinistro. Non parliamo poi degli elementi e dei simboli, delle reazioni e dei miscugli, i composti o quel che sono. Non avevo trovato un buon metodo di studio che funzionasse per la chimica, o qualcosa di vagamente invogliante a farmela piacere. Quell'esame non l'avrei mai superato se non mettevo la testa a posto, di questo almeno ero sicura. Grandioso, una bellissima certezza, no?

Cercai di afferrare il bicchiere d'acqua completamente al lato opposto del tavolo, dopo aver letto a voce alta un milione di pagine, ma non avevo voglia nemmeno di alzarmi, così non ci riuscii e non lo presi.

"Che pigrizia" canticchiò Julian dal canto suo, che evidentemente aveva finalmente abbandonato il cellulare e aveva assistito alla scena.

"Almeno io tento di studiare, invece di starmene tutto il giorno sul divano dalle dieci del mattino"

"Ti sbagli, alle dieci ero ancora beatamente nel letto" mi corresse.

"Ecco, fantastico, sbaglio pure in questo"

Rise accomodandosi davanti a me e afferrando il libro, che più di un mattone non era altro. Invece di aprirlo però lo mise in equilibrio sulla copertina.

"Sai, non sono un genio, soprattutto in chimica, ma sono quasi sicura che questo non sia il modo giusto di usare un libro" commentai appoggiandomi allo schienale della sedia.

"Io invece me la cavavo molto bene in chimica"

"Quindi mi aiuterai?" chiesi speranzosa.

"No, assolutamente no, volevo solo sottolinea il mio genio in confronto al tuo" rifiutò spingendo il libro con un dito e facendolo cadere sul pavimento.

"Quindi pagherai qualcuno di intelligente per aiutarmi? Se è carino è ancora meglio!"

"No, non ti procurerei mai un appuntamento settimanale con qualcuno che non sia io"

"Perfetto, allora è deciso, ci vediamo ogni giorno alle quattro"

"Ripeto: no, mai e poi mai"

"Sei davvero noioso" constatai

"Più della chimica?"

"Ora non esageriamo Julian. Perché non vuoi aiutarmi?"

"Vorrei, ma sono troppo impegnato. Gli allenamenti, le partite, i controlli. Mi dispiace, ma non ho tempo" si scusò.

"Non hai tempo? È per questo che oggi hai passato tutta la giornata a non fare niente? Perché sei troppo impegnato?"

"Oggi era una valida eccezione"

"E la settimana scorsa quando sei uscito con quella eri troppo impegnato?" no, non ero gelosa, sia chiaro.

"Non contava nulla per me"

"Non ti ho chiesto questo"

"Ma so che volevi saperlo"

Non gli risposi, abbandonai la mia sedia e recuperai il libro. Lo aprii e lo gettai di nuovo sul tavolo. La pagina aperta mostrava la tavola periodica degli elementi. Probabilmente non ne conoscevo neanche uno, lo sapevo. Rimasi a guardarla per circa un minuto, mentre mi commiseravo e la voce che avevo nella testa mi rideva in faccia per la mia ignoranza.

"Va bene, facciamo così - disse Julian prendendo il libro e togliendo la pagina al mio sguardo - ora ti interrogo"

"Tanto mi darai due, anche se non puoi"

"Tranquilla, sarò buono"

"E se me lo spiegassi prima?"

"Faccio il calciatore, non l'insegnante"

"Dai, chiedi" conclusi.

"Va bene, vediamo. Simbolo del nichel?"

"N?" tentai rispondendo praticamente a caso.

"No, quello è l'azoto"

"Allora A?" il mio tentativo lo fece ridere

"A? E perché mai dovrebbe essere A?"

"Se l'azoto può essere N perché il nichel non può essere A?"

"Sei proprio negata, lo sai?" annuii, più che consapevole.

"Certo che lo so, è per questo che ho bisogno di un tutor"

"È un vero peccato che non ce l'hai" infierì.

"Non affondare il dito nella piaga, o affondo io la mano sulla tua faccia" risposi.

"Comunque, il simbolo del nichel è NI, solo perché tu lo sappia"

"Figurati Julian, adesso lo so, tra tre minuti già non lo ricorderò più"

Sospirai. Non avrei superato il mio esame e avrei passato il resto della vita rinchiusa in casa senza laurea, a ricordare quando risposi all'insegnante che il simbolo del Nichel era A. Neanche aprendomi la testa e sostituendo il mio cervello con quel libro di chimica sarei riuscita a imparare qualcosa. Ci sarebbe voluto un miracolo. Mi sarei dovuta concentrare da subito e impegnarmi fino al giorno dell'esame senza pensare ad altro. Per me era impossibile, visto che non la capivo. Se mi fosse piaciuta così tanto da capirla fino in fondo forse si, ma al momento proprio no.

"Dai, non disperarti, ci riuscirai" mi incoraggiò Julian.

"Il simbolo del Nichel è NI, quello dell'azoto N. Mi dici a cosa mai mi servirà nella vita? Non lo capisco"

Mi allontanai dal tavolo e lui mi seguì portando con sé il libro, e poi lasciandolo cadere su una mensola.

"D'accordo, vuoi che ti insegni la chimica? Va bene"

Ho capito che la chimica è tutta elementi e legamenti. Inutile dire che, da quel bacio, è diventata la mia materia preferita.

grenade» one shots of footballers [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now