Julian Weigl

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Dedicato a neymarmydrug❤❤

«My stripes are yellow
like the sun and
black like the dark.
Also after the dark we shine»

Qua finisce male fu la prima cosa che riuscii a pensare.
Forse non era stata una buona idea fare quel salto.
Che mi era venuto in mente? Potevo tranquillamente sciare con Julian nella pista, con calma. Ma no, figuriamoci, io dovevo fare anche i fuoripista e i salti. Per fortuna, dove sarei dovuta atterrare in piedi e senza alcun osso rotto, non c'era nessuno, così, quando feci tutto il contrario, nessuno altro fu coinvolto.
E io mi ero ritrovata con la faccia nella neve, i due sci staccati a farsi i fatti propri con i bastoni.
Julian era ancora qualche metro più dietro, e pensai si fosse goduto il mio volo in aria, che si stesse facendo due risate.
Invece, quando finii di scivolare con la faccia per qualche altro metro, lui mi raggiunse rapidamente. Sentii il rumore degli attacchi dei suoi sci mentre se ne liberava e poi dei suoi scarponi mentre camminava nella neve per arrivare da me.
Mi prese per le spalle e mi voltò, con una faccia così preoccupata che mi fece alzare un sopracciglio. Forse avevo fatto anche peggio di quel che immaginavo.
Intanto la neve che mi era rimasta in faccia scivolò di nuovo dov'era prima che io mi ci schiantassi, e Julian mi scrollò il resto come poté.

"Mi hai fatto morire di paura, stai bene?" chiese togliendosi i guanti e gettandoli di lato, poi mi alzò la maschera dal viso.

"Parlando da ragazza che ha appena fatto una caduta da guinnes dei primati, penso che sarebbe potuta andare molto peggio di così" risposi rimanendo sdraiata nella neve.
Lui sorrise, e questo bastò per scaldarmi, almeno un po'.

"Meno male che stavi davanti a me e non dietro, se no cadendo mi avresti anche spezzato le gambe, mia sciatrice professionista" ironizzò con una risata, inginocchiato al mio fianco.

"Non sia mai" commentai sorridendo.

"Per un secondo ti ho vista spiaccicata su quell'albero, mi hai fatto venire un colpo" disse girandosi e indicandone uno vicino. Effettivamente, potevo benissimo finirci contro. Sospirai.

"Almeno com'ero in salto?" chiesi sconsolata.

"Un po' scoordinata mi dicono" rise.

In quel momento, senza neanche alzarmi, raccolsi un po' di neve con la mano destra e gliela lanciai. Non sbagliai la mira, come capitava sempre, anche perché era a pochi centimetri.di distanza, e lo colpii dritto nel petto. Gli feci un mezzo sorriso che diceva ti ho colpito, ma tu non puoi farlo perché sono una ragazza, una ragazza che è appena caduta e si è fatta male. Un sorriso da mille parole, insomma, che lui capì.

"Non preoccuparti cara, la vendetta è un piatto che va servito freddo" rispose.

"Vai a riprendermi gli sci e stai zitto" conclusi, mentre lui si alzava ridendo per fare quello che gli avevo detto.

Quando tornò ce li aveva in mano, e li posò poco più lontano da me, dopo aver raccolto anche i bastoni. Mi guardò scuotendo la testa, divertito, in segno di disapprovazione. Poi si lasciò cadere sulle ginocchia, di nuovo al mio fianco. Mi tese la mano per rialzarmi, ma non feci quello sforzo, e rimasi dov'ero, a guardarlo senza muovermi di un solo millimetro.

"Vuoi rimanere lì per tutta la giornata? Io vorrei andare a mangiare"

"Se vuoi ti do un'altra palla di neve" accennai un movimento col braccio, come per raccogliere la palla da lanciare.

"Non ci provare, che appena ti rialzi ti stendo di nuovo a terra" minacciò, bloccandomi.

"Stavo scherzando, non ti lancio niente, ma fammi alzare" dissi, e lui lasciò il mio braccio, convinto che mi alzassi come avevo detto. Non avrebbe dovuto farlo. Continuai il movimento che avevo iniziato e gli lanciai altra neve.

"Sei una bugiarda" mi disse con la neve in faccia, avvicinandosi le mani al viso per pulirsi dalla neve che gli avevo appena rifilato.

Di scatto, per vendetta, senza darmi il tempo di difendermi, raccolse anche lui una palla di neve discretamente grande e pochi attimi dopo me la ritrovai addosso. Ragazzo senza pietà, per una poverina appena caduta.

«E tu sei uno cattivo» risposi scrollandomi la neve.

«Però tu ami questo cattivo» avanzò lui prendendomi la mano.

«E tu ami questa bugiarda» conclusi io avvicinandomi e lasciandogli un bacio che sapeva di neve, d'amore e di dolcezza.


grenade» one shots of footballers [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now