Andrè Silva

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Dedicato a marty_writer😘😘

«Tu sei tutta la mia vita,
tinta con due colori diversi»


Uscendo dal ristorante il vento freddo la fece rabbrividire, e per scaldarsi fece due passi, in attesa che il suo ragazzo uscisse e la raggiungesse, dopo aver pagato la cena, a seguito di un'animata discussione su chi avrebbe dovuto cacciare il borsellino.

Era inutile sperare che cacciasse anche una giacca, quindi sbuffò e si strinse nelle spalle cercando di non far arrivare il freddo alle ossa.

Appena lui uscì si guardò intorno alla ricerca della sua ragazza, e momentaneamente si spaventò per non trovarla, ma dopo poco la scorse un po' più lontana, intenta a improvvisare un po' di jogging per scaldarsi.

"Per caso volevi farmi prendere un colpo?" le chiese raggiungendola, e lei lo guardò con sguardo innocente.

"Cercavo solo di non morire di freddo" si scusò, smettendo di fare l'attività fisica che aveva cominciato.

André sorrise, non riuscendo ad essere arrabbiato con lei, e cominciò a camminare nella direzione opposta in cui era arrivato, per la strada che li avrebbe riportati a casa.

"Non penso che sia il caso di fare quella bella passeggiata che avevamo in programma" disse e lei lo guardò come se fosse la cosa più ovvia del mondo, e sottointendendo che se avesse voluto fare il contrario, si sarebbe potuto tranquillamente avviare da solo.

"A meno che tu domani mattina non mi voglia trovare stecchita in un blocco di ghiaccio, non credo sarebbe il caso" rispose ironica camminando al suo fianco.

"Cosa c'è, il freddo ti fa più acida del solito?" la prese in giro, beccandosi una spinta leggera.

Appena riacquistò il poco equilibrio che aveva cercato di farle perdere la ragazza, le prese la mano, diventata fredda, e intrecciò le loro dita, mentre con l'altra la strofinava velocemente, per farle riprendere un po' di calore.

"Come sono nati gli esseri che hanno sempre le mani calde?" chiese lei con uno sguardo di invidia.

"Appena torniamo a casa chiamo mia madre e le chiedi il trucchetto, va bene?" scherzò il giocatore, e lei sembrò trovare la proposta interessante. 

Stette zitta per un po', pensando ai vari metodi che avrebbe potuto usare per scaldarsi, finché non arrivò alla soluzione, guardando la bella felpa nera del suo ragazzo, che sembrava tener lontano il gelo.

"Lo sai che ti amo?" gli domandò per addolcirlo, e lui capì subito che c'era qualcosa sotto.

"Che cosa vuoi? Anzi, vorresti, perché non sono sicuro di volerti accontentare" le disse con precauzione.

"Mi daresti la tua felpa?" gli chiese facendo il labbruccio, sperando che lui cedesse.

"Fammi capire, hai insistito tutto il tempo per metterti questa maglietta smanicata perché stava benissimo coi jeans, non mi hai ascoltato dicendo che non sei freddolosa, e ora pretendi che io ti lasci la mia bella felpa?" ricapitolò.

"Mi sembra che sia tutto giusto" confermò la ragazza.

"E se poi non sta bene coi jeans?" la sfottè mordendosi il labbro, sapendo che a lei stava tutto meravigliosamente.

"Le tue felpe larghe stanno bene con tutto" lo tranquillizzò fermandosi e porgendo la mano libera per ottenere l'indumento.

"Forse potrei pensarci" la tenne sulle spine, ma lei non apprezzò.

"Dai, tu hai deciso che avresti pagato e io decido che mi dai la felpa così non muoio in ibernazione. Una cosa a ciascuno" spiegò con semplicità.

Il suo fidanzato rise e sciolse le loro dita, per separare la felpa dalla maglietta, che lei mantenne abbassata sotto suo ordine, anche se non sarebbe stato sgradito se lasciando che si alzasse avesse mostrato i suoi bei addominali, ma neanche lui aveva le difese immunitarie invincibili. Una volta sfilata la felpa aiutò lei a mettersela, e poi le mise le mani sui fianchi, sorridendo guardando quanto realmente le andasse larga.

"Seguendo la tua logica ora tocca a me decidere qualcosa" le disse con qualcosa di già ben definito in mente.

"Solo perché stasera sei stato buono e per una volta segui una mia logica, puoi scegliere quello che ti pare" gli rispose allacciando le mani dietro al suo collo.

"Aspettavo questi tuoi riconoscimenti da tanto tempo" disse con un finto sospiro, facendola ridere.

"Fai poco lo spiritoso Silva, prima che mi passi il momento di gentilezza" lo riprese divertita.

"Allora meglio che approfitti e ti mostri cosa ho deciso di fare" appena terminata la frase si abbassò su di lei e cominciò a baciarla, e per entrambi era una delle sensazioni più belle del mondo. Non aveva pensato a quella soluzione, ma in effetti riusciva a scaldarla molto più della felpa.

grenade» one shots of footballers [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora