Marko Rog

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Dedicato con tutto il cuore a LoveSscnapoli che mi ha permesso di scrivere su di lui😍

« Il Napoli non è una squadra,
ma lo stato d'animo
di una città 💙 »

Lavoravo da almeno dieci anni in quel bar, e mi piaceva un sacco guardare i clienti che la mattina venivano a sedersi al mio bancone, e le loro storie mi facevano compagnia.

Stavo passando lo straccio sul marmo davanti a me quando entrarono i primi ragazzi di tutta la giornata. La ragazza arrivò come una furia e si sedette pesantemente sulla sedia.

"Un cappuccino per favore" chiese subito, con voce carica di tensione, e con un sorriso cominciai a farglielo, continuando a guardare la scena.

"Puoi ascoltarmi un attimo?" le domandò il ragazzo, anche lui spazientito, sedendosi sull'altra sedia.

"No Marko, non posso" ribatté lei senza nemmeno guardarlo e aspettando che io le passassi la tazza.

"Non ti sto chiedendo niente di che, solo io che parlo e tu che ascolti, per un secondo. Se dopo avermi ascoltato vorrai che io sparisca, lo farò" la implorò il ragazzo, e lei annuì debolmente. Avevo il leggero sospetto che mai avrebbe avuto realmente la forza di mandarlo via.

"Hai il tempo che bevo il cappuccino" lo avvisò con gli occhi fissi sul liquido quando glielo posi davanti.

"Panna?" le chiesi, perché era il mio lavoro, ma ero curiosa di sentire lui cosa avesse da dire e mi dispiaceva interromperli.

"Se è possibile si, grazie" affermò lei, e io ricevetti uno sguardo eloquente dal ragazzo che mi stava probabilmente chiedendo di metterci più tempo possibile.

"Ci siamo presi una pausa, quindi in teoria avrei avuto tutto il diritto di farlo. Ma non pensare che io sia qui per difendermi, per dirti che non hai alcun diritto di arrabbiarti con me. Lo so che ci siamo allontanati perché saremmo stati distanti, e io non ho smesso di amarti, come non hai smesso tu. Avremmo dovuto affrontare la cosa insieme, invece ho deciso che avremmo dovuto prenderci un momento. E l'altra sera è successo quello che è successo, e non pensare che io ne vada fiero. Non mi ricordò nemmeno il suo nome" disse lui senza prendere nemmeno una pausa.

"Se te lo ricordassi pure dovrei prenderti a schiaffi" lo rimproverò lei, che però ancora non aveva toccato il suo cappuccino. In cuor suo, voleva che lui continuasse a parlare.

"Mi dispiace, non ho altro da dirti. Lo sai che ti amo, ma che anche io posso sbagliare. Se vuoi mandarmi via, ora puoi" terminò.

"Io non ero abbastanza per te, vero? O non avresti avuto bisogno di un'altra" disse lei in un sussurrò, stringendo più forte il manico della tazza.

"Dici un'altra cosa del genere e sarò io a prenderti a schiaffi. Senza di te è tutto più difficile, va bene? La tua assenza mi fa sentire più fragile, e commetto uno sbaglio dopo l'altro" ammise, cercando il suo sguardo che ancora tardava ad arrivare.

"Ma forse è proprio quello che porta alla mia assenza" rispose lei, affondando il cucchiaino nella panna, ma senza alzarlo per portarlo alla bocca.

"Non potrai mai perdonarmi?" chiese lui e il silenzio calò fra di loro.

"Non è per quello che ormai hai fatto che non voglio darti un'altra chance. Non voglio perché nessuno può assicurarmi che, una volta perdonato, tu non lo rifaccia un'altra volta" ripose girandosi finalmente verso di lui.

"Non lasciarmi più combattere da solo e nessuna tentazione potrà vincermi" le giurò lui, e ci volle una grande prova di resistenza da parte sua.

Si guardarono negli occhi, e cominciai a pensare a quanto sarebbe durata quella situazione, prima che uno dei due cedesse agli occhi dell'altro.
In realtà, non fu quello a farla cedere. Le sue difese crollarono simultaneamente, quando lui, d'impulso, fece combaciare le loro labbra e cominciò a baciarla, dolcemente e in modo sempre più passionale. Mi sciolsi io a guardarli, figuriamoci cime dovessero sentirsi loro stessi. Di certo avrei dovuto continuare a chiedermelo da sola, perché una risposta da loro sarebbe stata piuttosto difficile da ottenere. Sapevo una sola cosa, che il cappuccino sul bancone sarebbe rimasto freddo.


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Eeh lo so che questa barista è proprio un'impicciona, ma almeno vi ha raccontato una bella  storia.

grenade» one shots of footballers [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now