Isco

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Dedicata a itisaciredef😏😏

«Llevo tu camiseta
Pegada al corazón»

Mentre gettava alla rinfusa le sue cose nel borsone, cercando di fare più in fretta possibile, il suo compagno di squadra chiuse la porta e lo fermò.

"Sputa il rospo" gli intimò sedendosi di fronte a lui.

"Cosa c'è?" chiese a Marcelo mentre chiudeva la zip.

"Hai saltato l'allenamento ieri, e ora stai scappando via" osservò con tutta la calma del mondo, mentre l'altro non vedeva l'ora di uscire da lì.

"Starei scappando via, se tu me lo lasciassi fare" ribatté sbuffando.

"Te lo lascerò fare quando tu mi darai un motivo valido"

Isco lo fissò intensamente, cercando di capire se si potesse fidare. Non era una cosa che il mister avrebbe apprezzato sapere, soprattutto dopo aver mentito spacciandosi per malato.
Il suo amico sicuramente non era il tipo di andare a fare la spia, ma rimase abbastanza titubante per un po', prima di vuotare il sacco.

"Questa cosa ce la teniamo per noi?" lo pregò, e l'amico annuì.

"Non ne parlo con anima viva se tu non vuoi" lo rassicurò, e finalmente lo convinse a parlare.

"È fantastica" mormorò con sguardo sognante, pensando alla ragazza che lo aspettava fuori da lì.

"È una questione romantica quindi" intuì con un sorrisetto il suo compagno di squadra.

"Non so cosa mi abbia fatto ma ti giuro che mi ha mandato letteralmente fuori di testa" sospirò passandosi una mano fra i capelli.

"Tanto da farti saltare gli allenamenti?" indagò.

"Amico, se la vedessi ti assicuro che li salteresti anche tu" gli ripose più che convinto.

"Quindi è solo una bella ragazza a cui spezzerai il cuore?" domandò il riccio.

A lui diede fastidio anche solo il semplice fatto che potesse aver pensato una cosa del genere. Con le donne non si giocava, per prima cosa, e poi, se anche fosse stato il tipo, con Federica non l'avrebbe mai fatto. Non sarebbe stato così stupido da perdere una ragazza del genere, e non solo perché era bella. L'aveva detto, lo faceva impazzire, e nemmeno era in grado di spiegare il perché.

"È più plausibile che sia lei a spezzare il mio, perché io non lo farei mai" giurò, mettendosi il borsone in spalla, sperando che l'interrogatorio fosse giunto al termine.

"Stranamente questa volta mi convinci" lo guardò sottecchi.

"Forse perché sono sincero? Non posso perderla" disse, e fu come una promessa.

"Allora che ci fai ancora qui con me? Smettila di farti trattenere e fila da lei" gli ordinò Marcelo ridendo, e lui colse il consiglio al volo.

Gli diede velocemente il cinque e si precipitò fuori, senza voler aspettare altro prima di riuscire a vederla. Quasi cominciò a correre verso il luogo a cui si erano dati appuntamento, impaziente di raggiungerla.

Appena la vide, seduta di spalle su una panchina, la riconobbe subito, e sorrise spontaneamente. Si avvicinò senza fare rumore e poi le lasciò cadere il borsone al fianco, spaventandola tanto che quasi le cadde il cellulare di mano.

Appena riconobbe lo stemma della sua squadra del cuore sull'oggetto al suo fianco, stampato anche sulla maglia che indossava, capì chi le aveva teso quello scherzo e rise, incontrando i suoi occhi mentre si alzava per gettarsi fra le sue braccia.

"Eccomi qui, per te" le sussurrò, unendo subito dopo le loro labbra in un bacio a stampo.

"Guarda che non mi arrabbio mica se fai qualche secondo di ritardo" sorrise lei notando il suo leggerissimo affanno.

"Perché farti aspettare se posso essere qui prima? Anzi, voglio" specificò con un'alzata di spalle.

"E comunque me la prendo di più se mi fai venire un infarto" lo informò accennando al lancio della borsa.

"Mi farò perdonare" le assicurò sorridente, baciandola ancora.

Lei sorrise e approfondì il loro bacio, mentre lui le prendeva il viso con una mano. Si sentiva veramente in Paradiso ora che l'aveva raggiunta, e il giorno dopo l'avrebbe sicuramente portata con sé al campo, per averla al proprio fianco senza dover fare quelle corse. E poi quanto gli sarebbe piaciuto avere la ragazza che amava là a guardarlo, magari con la sua maglia, che gli avrebbe sorriso ogni volta che i loro sguardi si fossero incontrati, rendendolo allegro per il resto della giornata. Perché gli bastava un suo sorriso per sentirsi il più fortunato di tutti i suoi amici, e mentre la baciava si sentì anche meglio.

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HO FATTO DEL MIO MEGLIO FEDE, RICORDATI CHE SCRIVEVO SU UN AVVERSARIO.




grenade» one shots of footballers [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora