Filippo Melegoni

990 28 17
                                    


Su richiesta di Erymarrazzo😏

«Continuerò nel sole e nel vento
la mia festa
Per sempre vivrò
con questi colori nella testa»

Cercai di far girare la mia migliore amica da un'altra parte, ma lei non ne voleva sapere, stava letteralmente sbavando mentre guardava il mio vicino di casa.

"La smetti di fissarlo?" la ripresi, ma lei non smetteva di guardare attraverso il cancello.

Stava palleggiando con un pallone di cuoio, speravo abbastanza lontano perché non ci sentisse.
Di certo non volevo nascondere che anche io spesso lo avevo guardato giocare, considerando che lo faceva tutti i giorni, e che gli occhi non disdegnavano.

Questo però, non era un buon motivo perché lei si attaccasse al suo cancello per mangiarselo con gli occhi, soprattutto perché se l'avesse notata, vicino a me, ci sarei andata anch'io di mezzo.

"Andiamo, ma l'hai visto? Come faccio a smettere di fissarlo?" mi domandò. È completamente andata pensai.

"Si, l'ho visto. Ora andiamo via?" la pregai, ma non era minimamente intenzionata a darmi ascolto.

"Ho un'idea migliore. Tu stai zitta, e io continuo a guardare quel figone del tuo vicino di casa. Come si chiama?" mi domandò mordendosi il labbro.

"Non dovevo stare zitta?" ribattei.

"Lo farai dopo aver risposto alla mia domanda"

"Si chiama Filippo, ora andiamo via per favore?" la implorai ancora.

Lei, invece di darmi ascolto, come sospettavo, si portò l'indice alla bocca, per intimarmi di tacere.
Mi arresi, e dopo poco mi trovai anch'io a guardarlo mentre con quella palla riusciva a fare quel che voleva.

"Quanto è bello" mi lasciai sfuggire, e lei subito rise.

"E poi parli di me" mi prese in giro, e io sorrisi.
"Devo venirci molto più spesso a casa tua" aggiunse subito dopo.

"Più spesso di così? Ci vieni praticamente ogni giorno" ribattei, pensando ai bei giorni in cui ci vedevamo senza che lei si fermasse al suo cancello.

Mi rassegnai al fatto che non ce ne saremmo andate e sbuffai. Avevo decisamente bisogno di trovarle un fidanzato, o avrei passato i giorni rimanenti della mia vita ad aspettare lei che guardava ogni singolo ragazzo che incontrava.
Non era un programma che mi andava tanto a genio.

E poi, probabilmente Filippo era fidanzato, quindi non c'erano speranze. Nè per lei, nè per me.
Avrei preferito non essere nei paraggi se fosse arrivata la fidanzata a sbaciucchiarselo, ma sospettavo che non ci saremmo mosse da lì.

"Insomma, vuoi stare qui tutta la giornata?" le domandai, anche se già conoscevo la risposta.

"Finché lui non rientra in casa, sicuramente" alzò le spalle.

"Sai, sto capendo che ti odio" le lanciai un'occhiataccia, ma dubito che lei la colse.

"Andiamo, dimmi se non vorresti uscire con lui" rispose finalmente guardando me.

grenade» one shots of footballers [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now