PASSIONE MMA: CAPITOLO 1 (1)

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Mi trovavo in bagno a prepararmi per andare in palestra. Abitavo in un palazzo a Usmate, in provincia di Lecco, con mia madre e mio fratello. In questo paese, abitava anche mio padre.
Mi guardai allo specchio sistemando il trucco e pettinando i miei lunghi capelli biondi scuro.
Mi truccavo, solitamente, ma non esageratamente.
Mettevo ciò che serviva per il viso, fondotinta e blush, un po' di terra se serviva, e poi mi piaceva, magari, usare ombretti, sistemare le sopracciglia con la matita e mettere un po' di mascara sulle ciglia.
A volte mettevo un po' di eyeliner come riga sugli occhi.
Mi guardai vedendo una ragazza piccolina. Ero molto bassa, a stento 150 cm...
E le cose non sono certo cambiate!
Però, dato che mi allenavo parecchio, avevo comunque un bel fisico, spalle abbastanza grosse, robuste, con delle braccia, poi, non tanto muscolose...
Un seno molto prosperoso, per poi scendere, come in un triangolo invertito, in una vita piccolina e stretta, abbastanza presente e segnata e con dei fianchi strettissimi.
Non avevo degli addominali scolpiti, ma una pancia direi piatta, compatta e dura. Avevo, poi, delle cosce abbastanza formose, ma non si poteva dire lo stesso per il fondo schiena!
Le gambe, poi, scendevano abbastanza snelle, magre, ma irrobustite... Piccole e compatte.
Salutai di fretta mio fratello, Lorenzo, cinque anni più piccolo di me. E uscii di casa quando mio padre si era degnato di arrivare sotto al palazzo, rigorosamente in ritardo.
Avevo un jeans a vita alta, una t-shirt a maniche corte nera, con uno scollo a V non esageratamente pronunciato, con sopra una felpa e una giacca. Era il mio solito modo di vestire!
Era raro che mettessi gonne o vestiti...
Lui salì alla guida e io al posto vicino. Percorremmo la strada e il rumore dell'automobile sull'asfalto ci cullava dolcemente...
Eccoci alla palestra!
Non sapevo per quale motivo, ma pensai a lui. Stavo temendo parecchio quello che potevo provare per Christian.
Non sapevo perché ultimamente io stessi facendo questa enorme cazzata mentale di applicarmi per qualcuno che non voleva e, forse, non sapeva amare.
Proprio lui, Christian! Il nostro bellissimo terzo istruttore di diciannove anni, oltre a Giovanni e Alessandro. Peccato fosse una testa di cazzo e... Il mio fratellastro.
Arrivammo al parcheggio della palestra; col cuore che andava a una gran velocità mi avviai ed entrai nella nostra casa del Sanda. Sport da combattimento.
Il parcheggio era attaccato alla palestra, si entrava da un cancello per poi, una volta dentro, arrivare nei corridoi che portavano agli spogliatoi. Erano ben strutturati ma solitamente lo spogliatoio delle ragazze era dentro quello maschile.
Poi, la palestra aveva grandi spazi. Era divisa in una parte dove c'era danza o altri vari sport e attività.
Nell'altro lato, veramente molto spazioso, c'era il tatami ed era utilizzato, solitamente, in prevalenza, per tutti gli sport da combattimento o anche altre attività come stretching.
Passi lenti e impauriti mi trascinavano... Nella zona col tatami c'erano dei sacchi da colpire, sul fondo della palestra, appesi a una trave e dei materassini ai lati del nostro luogo di allenamento.
In un angolo erano riposti i colpitori, sempre ottimi amici!
Accanto alla zona col tatami c'era il ripostiglio, sotto a un trampolino, dove venivano messe varie attrezzature, da grosse palle di allenamento, a tutte le protezioni come caschetti, corpetti...
Mi era mancata tanto!
Ecco che davanti a me apparì Christian e i nostri visi si bloccarono. Lui venne verso me
"ehi, bella, Sara!"
Christian era mediamente alto e aveva un fisico molto allenato e snello. Il suo viso era angelico e quasi infantile se non per la corta barbetta.
Aveva capelli neri, rasati ai lati, per lasciare poi spazio a capelli mossi e sbarazzini e a un paio di occhi neri e profondi.
Aveva cambiato tagli di capelli più volte, a volte li faceva lisci e li metteva in una specie di cresta. Ma così, con un po' di boccoli, lo preferivo. Mi immaginai di stare con lui a letto e poter tirare quei capelli...
No, Sara! Mi vergognai dei miei stessi pensieri e mi morsi la bocca tenendo il viso chinato. Notai che lui ne fu interessato e si leccò le labbra. Cristo.
Portava jeans leggermente bassi e un po' stretti.
Sorrisi. Non potevo essere... Nuovamente innamorata! E poi lui, lo conoscevo abbastanza!
Inoltre, dannazione, non avevamo legami di sangue ma era un fratellastro per me!
"sempre qua stai, eh" sussurrai io sorridendogli
"sono anche io contento di vederti" disse ammiccando in modo strano e facendo un occhiolino
"che si dice?" disse subito dopo
"niente di che..." risposi scuotendo la testa
"quindi promossa ancora" mi batteva il cuore dall'emozione e non sapevo perché...
"eh già, si va in quarta adesso"
"sì..." disse lui sorridendo.
Non capitava spesso che sorridesse. Ancora, ecco! Se continuava sarei potuta finire in un'altra dimensione!
Ricambiai il sorriso, poi dissi quasi sottovoce
"tu che combini, invece?"
"io solita vita" poi lui subito riprese
"cazzo ti fai sempre più figa, eh?"
questa frase finì per uccidermi. A stento sussurrai un "grazie".
Pensavo che con un altro suo sorriso potevo finire morta.
Ecco che per fortuna mi venne incontro Alice, la mia migliore amica. Alice si buttò con un sorriso nelle mie braccia e io la strinsi forte a me
"allora? Scoppiata? Come va a scuola?" mi chiese sorridente.
Lei era bellissima, figa come poche. E io glielo dicevo spesso. Aveva lunghi capelli neri, occhi castani in un viso da barbie, da bambola... Aveva una mimica facciale da far morire!
Era anche alta, formata, con un fisico bestiale, snello... Era stupenda.
Era una ragazza forte, decisa, era molto rabbiosa e molto aggressiva quando voleva! Un carattere simile a Christian.
"io inizio lunedì" le dissi sorridente
"che culo!" esultò.
Le raccontai subito del mio incontro con Christian, anche se sapevo che era solo una mia fantasia. Sapevo che quello se le scopava tutte, tutte! Non aveva rispetto.
Da molti era visto come un gran puttaniere. Sapevo di una storiella che c'era stata, di qualche limonata occasionale, pure con Alice. Non ci vedevo speranze.
Alice aveva notato che io mi fossi un po' invaghita di lui, mi conosceva bene... Ma sapeva come farmi divertire!
E poi, le ho sempre detto che il mio recente apprezzamento per Christian non mi avrebbe certamente fatta cascare nelle sue trappole!
A me non piaceva mica chi sa quanto! Giusto?
Sapevo che Alice faceva parte del gruppo di musica di Christian. Un gruppo che io non avevo mai conosciuto bene dato che ero diventata amica di Alice solo in questo ultimo anno.
Alice aveva perso la testa e si era innamorata di Daniele, un ragazzo del corso di ventitré anni. Beh sì, grandino per una diciassettenne! Eccolo che arrivava dal corridoio...
Ed ecco Denny, chiamato così perché si chiamava anche lui Daniele. Era il fratello di Alice sulla ventina.
Nello spogliatoio si cambiava anche Mauro, un giovane amico di Christian.
Arrivò Giovanni. Il nostro grandissimo istruttore, sulla quarantina.
Contemporaneamente comparve il campione mondiale, colui che gestiva gare e palestra. Il giovane ventiseienne Alessandro.
Con l'arrivo di qualche altro giovane o meno giovane ecco che era al completo il formidabile gruppo di kung fu.
Finalmente mi diressi agli spogliatoi e mi vestii. Mi sentivo esplodere dentro solo per la presenza di Christian, e forse sì, tremavo... Cazzo mi stava capitando? Uscii tremolante dal camerino e guardavo i compagni.
Quando fui a casa mia mi diressi subito in camera. Fantasticavo sul mio letto, pensando a lui... Non riuscivo a dormire.
Io, sola nella mia stanza, mi sfioravo lentamente con una mano. Christian aveva chiamato una ragazza giovane e di facili costumi. Una bionda, pronta a tutto. Passava così felicemente una serata. Alice aveva notato che io mi fossi un po' invaghita di lui, mi conosceva bene... Ma sapeva come farmi divertire! E poi, le ho sempre detto che il mio recente apprezzamento per Christian non mi avrebbe certamente fatta cascare nelle sue trappole!

A me non piaceva mica chi sa quanto! Giusto?
Sapevo che Alice faceva parte del gruppo di musica di Christian. Un gruppo che io non avevo mai conosciuto bene dato che ero diventata amica di Alice solo in questo ultimo anno.
Alice aveva perso la testa e si era innamorata di Daniele, un ragazzo del corso di ventitré anni. Beh sì, grandino per una diciassettenne! Eccolo che arrivava dal corridoio...
Ed ecco Denny, chiamato così perché si chiamava anche lui Daniele. Era il fratello di Alice sulla ventina.
Nello spogliatoio si cambiava anche Mauro, un giovane amico di Christian.
Arrivò Giovanni. Il nostro grandissimo istruttore, sulla quarantina.
Contemporaneamente comparve il campione mondiale, colui che gestiva gare e palestra. Il giovane ventiseienne Alessandro.
Con l'arrivo di qualche altro giovane o meno giovane ecco che era al completo il formidabile gruppo di kung fu.
Finalmente mi diressi agli spogliatoi e mi vestii. Mi sentivo esplodere dentro solo per la presenza di Christian, e forse sì, tremavo... Cazzo mi stava capitando?Uscii tremolante dal camerino e guardavo i compagni.
Quando fui a casa mia mi diressi subito in camera. Fantasticavo sul mio letto, pensando a lui... Non riuscivo a dormire. Io, sola nella mia stanza, mi sfioravo lentamente con una mano. Christian aveva chiamato una ragazza giovane e di facili costumi. Una bionda, pronta a tutto. Passava così felicemente una serata.

LA LUCE E L'OMBRA (PARTE 1)Where stories live. Discover now