SE SOLO FOSSE VERO (3)

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Quando ci rivestimmo lui mi fece, in silenzio in mezzo a tutta la gente, salire in macchina mentre lanciai un sorriso e uno sguardo ad Alice.Arrivammo a un autogrill e lui si fermò a fare benzina. Fu così che Christian mi parlò di Federico e del fatto che lui fosse proprio omosessuale. Ne rimasi stupita ma neanche così profondamente. Prima di scendere a casa mia, in quel momento ricevetti la chiamata di mia madre che mi diceva che era a giocare a carte. Quando lo riferii a Christian entrammo insieme in casa mia...Mio fratello dormiva e diedi dell'acqua a Chri che chiedeva di bere. Ci sedemmo, poi, sul divano e proprio non riuscivamo a non stare vicini. Lui mi prese in braccio con qualche bacio e qualche mano di troppo... Aprendo le finestre fumammo anche una sigaretta mischiando poi le labbra e le nostre lingue. Respirava sul mio collo mentre stavo affannando. Mi posò sul divano facendomi stendere, continuando a baciare i seni...Quando per sbaglio sfioravo i suoi pantaloni mi ritraevo impaurita. Lo sentii ridacchiare vicino al mio orecchio
"sei così inesperta" disse lui facendomi accapponare la pelle e facendomi sciogliere
'insegnami!'
"tirati su che potrei non rispondere delle mie azioni in questa tua posizione. Per la tua verginità" disse facendomi ridere. Eravamo seduti sul divano, si sedette vicino a me e mi tirò addosso a lui in braccio. La nostra bocca finiva sul collo dell'altro... Mi muoveva sopra di sé e lo stesso facevo io che iniziavo ad andare fuori di senno... Nello strusciarci ritrovavamo le nostre labbra
"aspetta... aspetta" sussurrò lui quasi ridendo
"sai cosa succede se continui a far quello che stavi facendo sui pantaloni?" disse immergendo gli occhi nei miei. Quando fummo più tranquilli e ci sedemmo senza più saltarci addosso, lui disse d'un tratto ridendo
"certo che tu sai come lasciare l'acquolina a un uomo, cazzo" Io risposi al riso in ugual modo. Mi guardò fisso
"il mio mondo ti farebbe cagare. Devi credermi Sara"
"se a me interessi tu... Il tuo... mondo... ne fa parte" lo vidi sorridere, come se non avesse mai udito simili parole. Con un ghigno stupendo, un viso leggermente chinato e pensieroso. Lo guardai pressando le labbra
"mi stai facendo qualcosa di così strano..." mi venne vicino e mi spiazzò con un bacio intenso. Christian mi alzò il viso dal mento e mentre ero a occhi socchiusi mi baciò il collo e la bocca, mi fece alzare e nella foga mi posò sul muro di casa mia e mi fissò
"ti piace? Questo?"
"che cosa?" dissi senza capire
"fare queste cose con me" io esitai un attimo fissandolo intimorita
"sì"
"benissimo, anche a me... e la sai una cosa?" disse sussurrando al mio orecchio
"quale?"
"se tu vorrai, andremo in mondi stupendi. Che manco hai mai immaginato. Proveremo cose assurde, fatte di piacere. Credimi" disse ridendo "io..." dissi scuotendo la testa
"sono serio, Sara" disse accarezzandomi "allora?" riprese
"allora che?"
"vedrai che potremo perderci in cose che ci faranno impazzire" era spiazzante. Stava chiedendo davvero solo sesso?
"io penso che queste cose... Vanno fatte... in modo serio" riuscii a dire velocemente "non può essere solo sesso" mi fissò serio, perdendosi nei miei occhi
"staj pariann' o faj 'o ver?" disse quasi arrabbiato e fissandomi
"dai, non parliamo di questo..." disse lui cercando di girare lo sguardo "è sesso, è piacere. È godere. Non cercare altro..." scontrò serio i miei occhi "ma sappi che... Io a te ci tengo Sara, non vorrei farti entrare nel mio mondo... E dovresti starmi lontana" non risposi e riprese ancora "tu... hai tutto il tempo per fare l'amore... e spero che troverai il tuo uomo..." disse senza guardarmi. Col viso afflitto e chinato. Ecco, un altro uomo diceva che dovevo trovare! Non stavamo insieme! Ero così scossa che restai a guardarlo. Non sapevo cosa dire. Mi sentivo ferita, umiliata, usata... Deglutii, stavo quasi per piangere ma agii d'istinto
"adesso vattene, per favore" dissi guardandolo seria. Lui cercava il mio sguardo e annuì senza dire niente. Che stronzo. Non avevo parole.
Prima di uscire dalla porta disse "scusami..."
"vaffanculo, che ti scusi a fare?" mi fermò il braccio e mi guardò
"ci sei stata anche tu insieme a me, perché devi insultarmi?"
"lasciami stare, Christian. Va' via e lasciami perdere" lui mi guardò, alzò lo sguardo uscendo di casa.

LA LUCE E L'OMBRA (PARTE 1)Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin