PASSIONE MMA (3)

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Il giorno dopo ero di nuovo a un duro allenamento di kung fu. Ero ancora scossa e non facevo altro che pensare a Christian che stava con un'altra. Ma perché poi? A me stava succedendo qualcosa! Erano usciti tutti dagli spogliatoi, a fine lezione. Io ero ancora lì e mi ero appena finita di cambiare. Ero vestita con il jeans di Subdued, la mia marca preferita di pantaloni, e una maglietta con sopra una felpa...Uscii dallo spogliatoio, arrivai in quello maschile e trovai là Christian che fece crescere la mia agitazione, a maggior ragione per il fatto di vederlo senza maglietta. Lui, appositamente, rimase così
"Sara"
"Christian"
"sembra che siamo destinati a beccarci negli spogliatoi"
"sai com'è, siamo della stessa palestra" i miei occhi non potevano non immergersi nel suo corpo,nei suoi tatuaggi sparsi. Ero a bocca aperta senza quasi accorgermene
"che c'è, piccolina, ti piace quello che vedi?" fece seguire una risata. Okay, ero stata beccata in pieno. Scossi la testa. Gli sorrisi come per beffa, che cosa cazzo voleva?
"non direi affatto" dissi alzando le spalle
"acida oggi, eh" ma chi sa come mai! Risuonava forte nella mia testa, cretino!
"senti, non hai idea delle porcate che sono successe con lamia trombamica in macchina..." disse con aria sensuale. Volevo non mostrare gelosia, ma non riuscii nel mio intento
"sì, va bene, non mi interessa"
"mmmh, a me sembri gelosa come non so cosa" disse squadrandomi
"affatto"
"sì? Allora se ti racconto di lei non dovrebbe darti fastidio, sei mia amica poi" disse avvicinandosi troppo, con tono dolce e lussurioso. Era meraviglioso. Non era capitato quasi mai che mi stesse così vicino... Sentii il piacere fino al ventre...
"Christian..." dissi senza guardarlo troppo e sospirando
"dimmi" disse con un ghigno mentre mi guardava beffardo, felice di vedere questo effetto su di me
"levati adesso" sussurrai. Ma invece di spostarsi mise una mano nel mio collo, accarezzando fino ai miei capelli e facendomi sciogliere e godere di una sensazione divina... Fissai il suo viso e lui mi appoggiò alla parete, sotto la sua potenza. Aveva un braccio poggiato al muro. Mi sentivo sotto il suo controllo... Lui era attaccato a me, con il suo corpo nudo vicino al mio. La sua pelle che premeva e aderiva a me. Ed era la sensazione più bella mai provata, sospirai forte... Le mie mani scivolarono istintivamente ai suoi fianchi, scontrando la sua pelle e facendolo un po' sobbalzare... Inalai il suo profumo e si scatenò una sua risatina veloce.
"che... che cosa stai facendo?" dissi tremante e osservando le sue labbra carnose e apparentemente morbide. Lui sorrise, dispotico e soddisfatto
"devo davvero dirtelo, Saretta?" rimasi zitta e lo guardai. Occhi pieni, luccicanti, vogliosi e dilatati... Lui sospirò e ridacchiò. Ci pensai, a vederlo così, e quando concretizzai nella mia testa che aveva intenzione di baciarmi, lo spinsi cercando di tornare in me. Ma lui prese il mio viso fra le mani e passò una mano fino al collo... Si avvicinò alle mie labbra, dopo uno sguardo. Io le serrai e Christian mi sfiorò le labbra con la lingua. Il mio sangue era impazzito, ogni parte era fuori controllo
"che cazzo fai?" dissi ridendo e sentendo cedere il corpo. Non avevo più forza. Mio Dio. Aveva davvero... Cercato di baciarmi?
"Dio... Tu vorresti baciarmi ma non lo accetti, vero?" Non risposi subito
"ma cazzo pensi di saper tutto tu?" mi teneva per un braccio
"mi fanno pena quelle come te, che se la tirano" in realtà, dai suoi occhi, vedevo un certo interesse... Speravo di non sognarmelo
"e a me fanno schifo quelli come te, quindi perché mi stai addosso Cristo Santo?"
"a volte non riesco a capire sai? Franco che cazzo ci ha trovato in tua mamma se è come te?" disse lui ridacchiando "ma Christian, te ne vai affanculo? La domanda me la pongo io!" lui si mise a ridere "e con me non avrai modo di far nulla. Ti ho sempre detto, magari se vai a pagarle sarebbe meglio, dato che cerchi solo di trovare figa. Cerchi solo puttane da scopare" rise un attimo mentre restava sempre così vicino a me. La sua risata era qualcosa di meraviglioso, mi mandava in estasi...
"in realtà, stavo cercando di scopare con te" disse lui cauto, facendomi ribollire il sangue. Rimasi zitta
"vaffanculo, e quindi che vorrebbe dire?"
"hai detto che cerco solo puttane, ora volevo scopare te che non sei una puttana suppongo, no?" disse ridacchiando e lasciandomi di stucco. Sospirai. Lui mi guardò fisso e divertito da questo gioco... Mentre mi vide stare in silenzio si mise a ridere per il mio disagio
"tu... stai con un'altra Chri e poi... Poi sei come un fratellastro, non dovresti pensarmi in quel modo!" dissi cercando di andare via, mi fermò tutte e due le braccia per i polsi e il suo corpo nudo mise in allarme le mie mani, che lo sfiorarono, e anche il mio corpo che ne era entrato a contatto... Mi teneva i polsi e mi fece capire che ora era serio
"stavo scherzando Saretta, non fare così la suora dai!" lo guardai, volevo andare via ma volevo anche che mi tenesse qua e che mi baciasse "e io non sto con nessuna" disse calcando le parole e guardandomi severo "però il fatto che non devo pensarti in quel modo è una stronzata enorme" mi venne da ridere. Subito dopo lo guardai meglio e vidi che stava sorridendo
"ma smettila, è vero"
"no, non lo è, io ci penso eccome!" rimasi zitta a guardare il suo ghigno malefico. Ma cosa diavolo stava succedendo? Perché tutto a un tratto faceva così? Beh, qualche volta si era già approcciato così o aveva scherzato con me, ma mai in un modo che mi sembrasse così serio! Aveva ormai lasciato le mie braccia e mi aveva rimesso appoggiata al muro. Oddio mio!
"tu non hai mai pensato a me in quel modo?" disse guardandomi negli occhi. Ero troppo in imbarazzo, iniziai a balbettare qualcosa e cercavo di non guardarlo. Lui cercò il mio sguardo mentre stava sorridendo
"Dai, Christian!" dissi muovendomi e facendo finire le mie mani addosso al suo corpo che sembrava essere di una fottuta statua
"rispondimi, sinceramente"
"ma perché?" si attaccò ancora di più al mio corpo. Stavo per morire a sentirlo su di me. Si mise con le labbra vicino al mio mento, mentre teneva una mano sulla mia testa e la muoveva sui capelli
"sì o no? Dai"
"certo che no" dissi mostrando tutta la mia ironia, ma senza quasi più aria, praticamente in apnea... Lui si mise a ridere di gusto, divertito
"come no" disse ancora ridacchiando e fissandomi, mentre una mano scendeva per il mio fianco e mi accarezzava accendendo la mia pelle. Feci una veloce risata di esasperazione e diedi a lui un benevolo schiaffo sul braccio, dicendo "cretino" si mise a ridere e sembrava si sentisse bene vedendomi sorridere. Dato che una persona entrò nello spogliatoio, ci staccammo subito
"vuoi un passaggio?" mi disse Christian
"dovrei accettare un passaggio?" dissi io severa e con uno sguardo serio
"Sara, dai, stavo solo scherzando! Non fare la suora"
"okay, dai, grazie. Dico a mio padre di non venir lui, ma solo per non rompergli le palle!" Christian mi sorrise, fece una risata di disperazione e annuì. Si allontanò un attimo e osservai tutte le sue mosse mentre si infilava la maglietta. Mi sentivo una maniaca
"quando hai finito di sbavare, andiamo" disse scontrando i miei occhi con uno sguardo ironico ma leggermente eccitato. Non dissi nulla e scossi la testa, lo seguii. Salimmo in macchina e più o meno tutti quelli della palestra si salutarono e congedarono. Christian guidò fissando avanti a sé. Con aria persa. Vidi il grinder in macchina e notai che non mise musica. Strano per come ne era appassionato lui. Se ne ricordò a un tratto e mise un disco rap. Fissava dritto e intanto io tremavo perché non sapevo se lui ci avrebbe riprovato o no. Christian mi dava un occhio dallo specchietto o spudoratamente... Quando arrivammo a casa mia, frenò accostando l'automobile all'entrata del palazzo dove vivevo
"allora ci si vede" disse lui un po' trascinando. Mio Dio che fisico che aveva... Ne ero persa! Stavo per uscire
"almeno un bacio per salutarmi" sorrisi, presi un bel respiro e mi avvicinai alla guancia. Lui si girò e a scatto prese le mie labbra. Delizioso... Avrei voluto restare... Tentò di baciarmi mettendomi le mani dietro alla schiena e tirandomi vicino
"vaffanculo, scemo. Ci vediamo..." gli diedi un bacio veloce sulla guancia e me ne andai. Fanculo. Sono stata forte! Christian era fermo. Posò le mani sul proprio viso e sui propri capelli. Confusione ed emozione dentro di lui. Ci vuole da fumare.

LA LUCE E L'OMBRA (PARTE 1)Where stories live. Discover now