RICOMINCIARE (3)

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La sera dopo, a casa di mia madre insieme a Christian, iniziai a sentire un fastidio lì sotto... Ma non gli diedi peso, 'sarà sicuramente colpa del fastidiosissimo scollamento delle membrane!'
Andai a letto, facevo fatica ad addormentarmi per i dolori. Finalmente riuscii ad addormentarmi ma alle quattro mi svegliai perché iniziai ad avere dei dolori, non forti ma fastidiosi... Andai in bagno e mi accorsi di aver forti fitte e lui insistette per recarci all'ospedale.
I dolori iniziarono a essere un pochino più forti, feci una doccia calda e rilassante ma non passavano... Erano abbastanza regolari ogni cinque-sei minuti e duravano quaranta-quarantacinque secondi, però erano sopportabili. Decidemmo di partire per l'ospedale visto che era a dieci minuti da casa mia e per evitare il traffico della mattina.
Alle sei arrivammo davanti alla sala parto, mi visitarono due medici e dal monitoraggio non risultarono contrazioni importanti. Mi dissero di andare a fare colazione al bar e tornare dopo due ore per vedere se era cambiato qualcosa, avevano il reparto pieno. Feci colazione con Christian e una signora seduta al tavolino di parte raccontava i suoi cinque parti. Non passava più il tempo, le contrazioni iniziavano a essere più forti... Tornammo in reparto, il monitoraggio e la visita ed ero dilatata quasi niente. Era così strano! C'era lì una giovane ragazza che stava seduta in sala d'attesa. Le chiesi velocemente qualcosa sul bambino
"che meraviglia, non è vero?" io subito mi incupii. Per me, non lo era mica!
"io in realtà volevo farlo adottare. Ho solo diciassette anni... ma gli voglio già bene anche se è a neanche qualche settimana"
"oh... mi dispiace" disse la giovane in una maglietta a maniche corte e un jeans. La vidi sofferente per i dolori. Christian aveva sentito di cosa stessimo parlando e mi strinse subito... Per placare rabbia e dolori. Io sospirai, contenta di essere fra le sue braccia. Sentivo il suo profumo e le sue mani strette su di me, che erano sempre istantaneamente pronte ad accendermi
"grazie di esserci, Christian"
"non dovrei esser da nessun'altra parte"
sorrisi felice di godermi quel contatto.
Alle ore undici mi ricoverarono. Mi misero in sala parto, i dolori iniziarono ad essere molto più forti. Provai a mangiare qualcosa ma vomitai tutto. Alle quattordici e trenta, le contrazioni diventarono insopportabili. Arrivò l'anestesista, un simpaticone che mentre mi faceva punture su punture mi parlava, raccontava e mi distraeva. Per circa tre ore ebbi una tregua.
Ebbi il monitoraggio attaccato, vidi le contrazioni ma non sentivo più dolore, mi sembrava di essere in paradiso. Alle diciassette e trenta tornarono i dolori, inizialmente leggeri poi di nuovo forti. Come in una specie di incubo, per l'affetto già nato per quel puntino, io ebbi delle mestruazioni. Subito nel mio vortice di dolore, mi vennero fatte delle analisi e la transvaginale con cui il ginecologo escluse la gravidanza extrauterina
"le possibilità restanti sono due:
1. aborto spontaneo; 2.concepimento avvenuto in ritardo..." disse scuotendo la testa il dottore. Io mi addormentai lentamente, nel dolore... E dopo un po' di tempo vi furono altre perdite rosa e il ginecologo si precipitò per dare un'occhiata e ci accertò il brutto risultato dell'aborto naturale.

LA LUCE E L'OMBRA (PARTE 1)Where stories live. Discover now