UN'ALTRA ESTATE ARRIVERA' (3)

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Venerdì

"mamma mia che stanchezza!" dissi sedendomi su una panchina della pista di pattinaggio che frequentavo. Una pista chiusa e ben protetta, dove come pista c'era il ghiaccio e come Rollers pattini speciali
"forza, dai, che bisogna allenarsi!" disse l'istruttore Walter. Mi alzai sorridendo e con i pattini iniziai ad andare. Che bello era andare su quegli aggeggi... Ti dava una libertà che i piedi nudi non davano, anche se procuravano qualche dolore. Provai uno slalom piuttosto difficile, dato che avevo acquisito una certa mobilità. Quando lo terminai mi fermai davanti ad Andrea
"oh, dai, niente male"
"grazie"
"a settembre c'è il corso, ti iscrivi anche dopo?"
"tutto bene?" chiese lui vedendomi non rispondere e restare fissa con lo sguardo in avanti
"sì... È che io faccio da tanti anni oramai kung fu. E sai, buttare tutto via ora... non è bello..." mi guardò, interrogandosi. Rimasi paralizzata, il cuore iniziò a battermi forte "comunque ci penso... grazie"

Io continuai questo corso estivo di pattinaggio fino a settembre. Ero in bagno e mi preparavo per andare a salutare quelli di kung fu. Mi pettinavo, mi truccavo... Avevo una dannata voglia di Christian. Mi chiedevo perché lo amassi così. Uscii dal bagno e mi misi addosso la felpa e il giaccone. Mia madre mi accompagnò, scendendo con me. Mi sedetti in macchina accanto a lei e partimmo per un ristorante sempre là a Merate. Mi sentii muovere lo stomaco, sentivo come uno sfarfallio. Percorsi la strada e al parcheggio scesi dall'auto. Quello che era rimasto sempre dannatamente uguale fu il brivido nello stomaco al vedere Christian. Aveva jeans blu Calvin Klein sullo scuro, una maglietta stravagante, in cui predominava il colore nero. Aveva un grosso anello sulla mano e una collana dorata abbinata alla cintura con oro davanti... Rimasi senza aria. Abbracciai tutti. Alice, che vedevo comunque sempre anche per il mio paese, Martina e tutti i ragazzi. Christian mi fissò, i suoi occhi erano immensi e mi guardava con quel senso di vuoto... Sembrava fosse davvero giù, non lo vedevo così in forma. Mi salutò e ricambiai parlando debolmente. La sensazione che provai rivedendolo dopo tanto tempo fu fortissima
"ti iscrivi di nuovo?" chiesi ad Alice. Lei annuì tranquilla
"anche tu, vero?"
"ecco io..."
"cosa?"
"io ho trovato un corso di pattinaggio... eh..."
"e tu davvero vuoi andarci? Dai, vaffanculo" disse Alice colpita
"beh... pensavo che... insomma... non è male..."
"e butti via tutti questi anni? Non dire stronzate!"
"ragazze, anche io non ci sono più, forse..." disse Christian
"oh, Dio! Entrambi i coniugi qui..." disse Alice addolorata. Lo guardai ancora, persa nei suoi occhi scuri. Per un attimo sentii un vuoto. Ecco che arrivarono Daniele, Denny, Mauro, Teo, che a quel punto stava tranquillamente con Alice. Era bello rivedere tutto il gruppo, ma la notizia non fu presa con molto piacere
"dai, andiamo a mangiare su, entriamo"
nel ristorante, Alice mi trascinò in bagno e mi guardò di sott'occhio
"bella mia, tu non andrai via per quel coglione!"
"non... Non sto andando via per lui!" dissi esordendo, capendo subito che stesse parlando di Christian
"sì, invece, se no avresti chiesto chi!" disse facendo un ghigno
"so che parlavi di lui, Alice!" dissi, non potendo evitare di ridere
"giuro, se tu non ci chiarisci, lo faccio talmente una merda che se ne andrà lui!"
"Alice smettila! Non è per lui. Non ho soldi. I miei hanno problemi, si scannano per i soldi... E mi prende male chiedere per la palestra..."
"spero che tu me la stia raccontando giusta" disse vicino a me osservandomi
"fidati, davvero... Non lo farei per lui"

LA LUCE E L'OMBRA (PARTE 1)Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz