Capitolo 1《Morning》

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Mi svegliai di scatto sentendo la pioggia battere incessantemente sulla mia finestra, guardai l'orario sul telefono e notai che ancora mi circondava il buio più totale.

03:50

"Bene" sbuffai, e adesso cosa avrei potuto fare fino all'orario di entrare a scuola?
Tentai di riprendere sonno girandomi a destra e a sinistra torturando, letteralmente, il mio povero letto.
Rassegnandomi di non riuscire più a prender sonno, andai in bagno e decisi di riempire la vasca di acqua bollente e immeggermi.

Si lo so, fare un bagno caldo alle quattro del mattino è la cosa più normale che ci possa essere.

Ci stesi per un bel po' di tempo e dopo aver finito di rilassarmi in quel comfort piacevole, erano le cinque del mattino, così mi vestí e uscì di casa passeggiando per le vie del mio paese ancora dormiente.
Arrivai infine nel mio posto preferito che scoprí quella estate totalmente a caso.

Consisteva in una sorta di parco abbandonato ma in ottime condizioni dove mai nessuno andava lì, beh, nessuno, apparte io. Era circondato da un recinto di legno con un cancelletto e poo tantissimi grandi e grossi alberi che creavano una sorta di protezione che copriva il cielo sopra di me come se i grandi pioppi e salici di vario genere mi stessero nascondessero dal mondo esterno.

Dopo aver passato diversi minuti con gli occhi chiusi e appoggiata in uno di quei tronchi, sentì filtrare i primi raggi del sole che iniziarono a  scaldare le mie fredde braccia e la sensazione piacevole fu ancora più gradita dalla mia mente così leggera e priva di pensieri negativi in quel momento.

Fui interrotta, purtroppo, dalla sveglia del mio telefono, avvertendomi che erano le sette del mattino così mi alzai da quel verde e andai in un bar della zona per fare colazione.

Non appena arrivai, c'erano giá  abbastanza persone per essere solo le sette di un lunedì.
Successivamente mi sedetti in un tavolo e ordinai un cappuccino che dopo pochi minuti arrivò.

Mentre sorseggiavo la mia bevanda calda, alzai lo sguardo e questo andò a posarsi verso un ragazzo mai visto per il mio piccolo paese e data la piccolezza del paesino, fra abitanti ci conoscevamo un po' tutti... ma lui, non lo avevo mai visto in vita mia.

Il ragazzo dava l'impressione di essere abbastanza confuso e nervoso dato che batteva le sue dita sopra il suo tavolo e le sue gambe non facevano altro che andare su e giú.

Appena sentì di essere osservato, giró di scatto la testa proprio verso di me e io distolsi immediatamente il mio sguardo tornando a bere il mio cappuccino e guardando il mio telefono che segnava le sette e quaranta.

***

Dopo aver finito, mi alzai dal mio tavolo, pagai, e mi incamminai verso la strada si scuola ascoltando un po' di musica nelle orecchie.
Mentre camminavo ed ero assorta nei miei pensieri, una scia di vento violento percosse la mia spalla, come se un'essere di una velocità anormale mi avesse sfiorato e riportato alla realtà, guardai meglio verso la direzione di dove aveva corso e notai che era diretto verso la mia scuola.

Era un tipo nuovo allora?

***

Arrivai finalmente davanti alla porta di entrata della mia scuola e, mentre mi avviavo in classe, di tanto in tanto, salutavo alcune mie conoscenze.
Una volta entrata in classe, notai che il professore di filosofia non era ancora arrivato e la campanella non era ancora suonata, così ne approfittai andando verso la porta della mia classe e iniziando a parlare davanti alla porta della classe di Alessia, la mia migliore amica.

Lei era al quarto anno, io al terzo e la conobbi in un periodo davvero orribile della mia vita, e se non fosse stato per lei, di certo non staremmo lì, in quel lunedì abbastanza freddo, a parlare l'una di fronte all'altra.

E arrivi tu ||Thomas Bocchimpani|| ~Wattys2017~Where stories live. Discover now