Capitolo 7 《My Past》

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Dal capitolo precedente :

<<Fra! Che è successo! Di chi è il messaggio?!>>disse lui impanicato vedendo che io ero scioccata e spaventata dato che tremavo come una foglia.

-

Io non dicevo niente, tremavo soltanto, non sentivo niente, nemmeno la sua voce che per poco non mi urlava contro.
Ad un certo punto, seccato, mi strappò il telefono dalle mani e lesse il messaggio.
Io ero rimasta immobile, a fissare il vuoto e a ricordarmi di quella orribile serata.

POVS THOMAS :

Preoccupato e deciso, le presi il suo telefono dalle mani per leggere ciò che l'aveva scioccata, era un messaggio di ...

Alessia :
"Ovunque tu sia, stai lì e non farti vedere da nessuno! Max è venuto al bar, sapendo che ormai io e te ci andiamo spesso e ha detto che se ti trova, stavolta ti risveglierai insieme a tua mamma. Fra ti prego, ho paura! Non posso perderti un'altra volta!"

<<COSA?!>> urlai.
Cosa voleva dire con <<ti risveglierai insieme a tua mamma>>?.
Perchè aveva detto cosí?!.
<<Francesca! Cosa sta succedendo!?>> urlai.
Lei finalmente distolse lo sguardo verso il vuoto e lo puntó su di me.

POVS FRANCESCA :

<<E...ecco.. ti prego prima p...possiamo entrare?>> chiesi spaventata e guardando da tutte le direzioni in strada.
Lui annuì ed entrammo nella sua stanza.

Dovevo raccontargli tutto.
Mi sarei di nuovo affezzionata alle persone.
Avevo paura.

Chiudemmo la porta e ci sedemmo sopra al letto.
<<C'è una cosa che non ti ho detto sulla mia famiglia... beh, non ho mai detto a nessuno...>> iniziai a dire abbassando lo sguardo.

Lui non diceva niente, mi guardava preoccupato e spaventato per via di quel messaggio.
Mi prese le mani e me le strinse dolcemente come per rassicurarmi, forse aveva capito che si trattava di qualcosa di serio.

Feci un lungo respiro e iniziai a raccontargli tutto.
<<Sei anni fa, mia madre morì a causa di una malattia che lei non curò, non potè curarsi perché doveva badare a me, essendo molto piccola. Quando morì mio padre si arrabbiò con me dicendo che era solo colpa mia se la mamma era morta e che se non fosse stato per la mia nascita, lei sarebbe ancora qui con noi>>.

<<Avevo nove anni, non potevo ancora capire, però quelle parole mi fecero tanto male, talmente male che mia sorella, essendo più grande di me, mi prese in custodia e andai a vivere con lei fino a ora. Di mio padre non so e non seppi più niente da quel giorno. Incontrai Max nel periodo più buio, erano ancora i primi tempi che io e mia sorella eravamo andate via e mi sentivo smarrita, poi arrivò lui e tutto andava benone all'inizio, fino a quando dopo un anno di relazione, iniziò a essere violento con me... e poi beh... il resto lo sai>> conclusi trattenendomi le lacrime.

Thomas mi aveva guardato senza distogliere per nessun motivo lo sguardo e le sue mani stavano ancora strette sulle mie.

Mentre piangevo il mio corpo si lasciò cadere sulle sue braccia, quelle braccia che ormai erano casa mia, mi proteggevano, lui strinse la presa e mi ritrovai accoccolata su di lui, era una sensazione magnifica, mi accarezzava la schiena per calmarmi e riusciva, ormai, solo lui a farlo.

<<Da ora in poi tu non dovrai avere più paura di nessuno, perché avrai  una persona che ti starà sempre vicino,io. E non dovrai mai più piangere! Hai capito?>> mi chiese serio asciugandomi con il pollice le mie guance umide dalle lacrime.

E arrivi tu ||Thomas Bocchimpani|| ~Wattys2017~Where stories live. Discover now