Capitolo 17 《Back home》

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Le settimane passarono, fra prove e scherzi, si erano avvicinate le vacanze e io e Thomas, essendo minorenni, dovettimo preparare le valigie e ritornare per una settimana dalle nostre famigle.

No che non ci volessi andare ma, mi dispiaceva lasciare Riccardo, Mike, Shady, Federica e Andreas.
Ormai avevo legato moltissimo con loro.
E mentre preparavo le valigie Federica e Shady mi abbracciavano in continuazione.

<<Dai ragazze, non mi complicate di più le cose!>> dissi io sistemando le ultime magliette in valigia e sospirando.
<<Mi annoierò a morte questa settimana senza di te, già lo so>> sbuffò Shady.

<<Mi mancheranno le tue docce mattutine>> ridacchiò Federica sospirando.
<<Simpatica>> risposi ridacchiando anche io.

Mentre chiudevo la valigia bussarono alla porta.
Aprì Shady e senza rendermi conto di ciò che stava succedendo, mi ritrovai a terra con addosso Andreas e Riccardo che ridevano.

<<Rega-v-vorrei respirare!>> dissi io con un filo di voce.
I due si alzarono e Andreas mi prese in braccio, come se fossi una bambola di pezza, e mi mise di nuovo in posizine eretta.

<<Capisco che sono piccola però non sono una bambola>> ridacchiai chiudendo per bene la valigia.
<<Scusa, è che, ci mancherai troppo questa settimana, con chi prenderò in giro Riccardo>> rispose Andreas trattenendo una risata sull'ultima frase.

<<Ei! Non insegnare queste cose alla piccolina!>> rispose Riccardo facendomi avvicinare e accarezzandomi ripetutamente la testa come fossi un cane.
<<Ragazzi! Ho sedici anni, non otto
eh>> risi.

<<Lo sappiamo però è bello avere una sorellina più piccola>> affermò Andreas divertito facendomi scappare un sorisetto.

Dopodichè, presi la valigia e la appoggiai accanto alla porta, poi indossai il mio giubbotto e bussarono di nuovo alla porta così andai ad aprire e vidi Thomas sorridente con la sua valigia di fianco.

<<Pronta?>> mi chiese.
Io annuì con la testa e feci un sorriso malinconico rivolto agli altri in stanza, abbracciai tutti quanti di nuovo e scendemmo le scale per andare all'uscita dell'hotel.

<<Ei e papà Mike non lo saluti?>> disse una voce in lontananza che si avvicinava sempre di più a noi.
Era Mike con uno sguardo da finto severo.
<<Certo che no>> risposi trattenendo una risata e abbracciandolo forte non appena ci raggiunse.

<<Fai la brava eh! E non accettare qualsiasi cosa dagli sconosciuti!>> disse ridacchiando
<<Si certo>> risposi ridendo sotto i baffi.
Poi abbracciò Thomas e poi uscimmo dall'hotel per prendere il taxi che ci avrebbe portati in aereoporto per ritornare a Vicenza.

Non appena ritornati vidi una figura femminile sempre più vicina a me.

Era Alessia! Dio quanto mi era mancata!.

Buttai tutto a terra e correi da lei saltandole addosso.
<<Amore!, mi sei mancata un casino! Questa settimana dobbiamo recuperare tutto il tempo perso!>> disse lei trattenendo le lacrime.
<<Ovvio!>> risposi mentre la stringevo forte a me.

Dopo aver sciolto l'abbraccio con la mia migliore amoca, salutai anche la mamma di Thomas essendo venuta a prenderlo e subito dopo arrivò mia sorella abbracciandomi fortissimo.
<<Sono orgogliosa di te! Non sai quanto!>> mi sussurrò quest'ultima.

Io le sorrisi e la abbracciai ancora più forte.
Ritornammo finalmente a casa, mi era mancata davvero tanto persino la mia stanza.

Ormai era diventata un album dei ricordi del passato.

E arrivi tu ||Thomas Bocchimpani|| ~Wattys2017~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora