Capitolo 48 《Goodbye》

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POVS THOMAS :

Passò un'ora da quando Francesca mi aveva detto che doveva andare a prendere quella maledetta borsa dentro.

Ma dov'era finita?

Provai a chiamarla al cellulare ma era spento e da lì, stavo iniziando a preoccuparmi.

***

Era ormai tarda sera e ancora nessuna traccia di lei.
Camminavo avanti e indietro nervosamente per la camera dell'hotel con il telefono tra le mani cercando di chiamarla ma non rispondeva.

Dopo due ore senza ancora nessuna sua notizia, decisi di chiamare Lorenzo per avvertirlo.

*Al telefono*

<<Thom calmati okay? E comunque per ora non possiamo fare niente, la denuncia di scomparsa si può fare solo dopo ventiquattro ore>> disse Lorenzo cercando di calmarmi.
<<Si ma non prende nemmeno il telefono dannazione! Sento che le è successo qualcosa!>> dissi io alzando il mio tono di voce preoccupato.

<<Thomas sta calmo, magari avrà incontrato un gruppo di fan e si è fermata con loro>> rispose Lorenzo cercando di calmarmi.
<<Alle unidic di sera quale fan potrebbe mai fermarla, dai Lorè!>> stavolta urlai.

<<Thomas, lo so che sei preoccupato, ma facendo così non risolvi nulla, rilassati e vedrai che tornerà!>> disse Lorenzo.
Io tirai un lungo respiro cercando di calmarmi e poi staccai la chiamata.

*Fine conversazione al telefono*.

Mi buttai sul letto con le mani che coprivano i miei occhi e subito dopo, mi alzai di scatto indossando il mio giubotto di pelle e poi uscì dall'hotel per andare di nuovo alla Mondadori per vedere se era ancora lì.

Non appena vi arrvai, tutte le porte erano chiuse e le luci all'interno dell'edificio erano tutte spente!

...

POVS FRANCESCA :

Mi svegliai con la testa un pallone.
Mi faceva malissimo.
Sgranai gli occhi e notai che ero distesa su di un letto.

Ma allora era stato solo un brutto sogno?

<<Thom?>> lo chiamai sperando di ricevere una sua risposta.
<<Quell'idiota non c'è più!>> rispose una voce che si avvicinava sempre più alla stanza dove mi trovavo io.

<<Tu!...Dove sono?!>>urlai non appena Max mise piede dentro quella stanza.
<<Nel tuo peggiore incubo a cui non ti risveglierai mai!>> disse lui venendo verso di me dandomi uni schiaffo pesantissimo al mio viso facendomi rimanere per poco senza fiato dalla violenza.

<<Adesso io e te staremo sempre insieme! Per sempre lurida sgualdrina!>> mi disse prendendomi per i capelli e avvicinando la sua bocca al mio orecchio per farmi sentire bene.

<<Ti prego lasciami andare!>> dissi io trattenendo le lacrime con voce tremante.
Rise malvagiamente e lasciò con violenza la mia testa facendomi sbattere sul materasso del letto.

<<D...dove siamo?>> domandai poi con la voce spezzata.
<<A Bergamo>> rispose freddo sbattendo con forza la porta uscendo dalla stanza.

Mi guardai attorno per vedere se la mia borsa era in quella stanza ma dopo aver guardato ovunque, capì che Max me l'aveva presa.

Non potevo chiedere aiuto.

Nella stanza non c'era nemmeno una finestra e di conseguenza non avrei potuto scappare.
Era soltanto una maledettastanza tutta bianca con un comodino di legno rovinato e un letto senza nemmeno le coperte.

E arrivi tu ||Thomas Bocchimpani|| ~Wattys2017~Where stories live. Discover now