Capitolo 55 《You destroyed me.》

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La notte fu la più terribile da passare senza di lui : affogavo nelle sigarette e negli alcolici.
E credo che mi ero pure ubriacata.

Bevevo e fumavo ininterrottamente.

Stavo seduta attorno tavolo della cucina con uno sguardo assassino verso il vuoto e le braccia aperte e appoggiate a quel tavolo con i polsi rivolti come se mi stessero prelevando del sangue.

Avevo anche tenuto il telefono spento per tutto il resto della giornata e lo accesi verso le tre di notte e di conseguenza mi arrivarono circa ottantasette messaggi : dieci da Riccardo, Federica e Shady che scrivevano di aver saputo quello che mi era successo ed erano preoccupati, uno di Mike che mi avvertiva che sarebbe venuto e la parte restante erano di Thomas insieme alla sua decina di chiamate perse.

I suoi messaggi non li lessi per niente e successivamente e andai di sopra per cercare di chiudere occhio e non so come, ma riuscì ad addormentarmi.

Il mattino dopo, la sveglia suonò alle dieci, stanchissima più di prima, mi feci una doccia e indossai una maglietta nera con dei jeans strappati dello stesso colore e infine le mie adidas.

Cercai di truccarmi ma alla fine misi solo del mascara e del correttore che non copriva proprio niente sotto i miei occhi.

Uscì poi di casa con gli occhiali da sole neri e con i miei capelli sciolti che coprivano quasi tutto il mio viso ormai stravolto in tutti i sensi.

Ignorai completamente i giornalisti che si erano piombati davanti alla porta di ingresso e mi avviai alla sede Warner per lavorare sul mio secondo disco.

Non appena solcai l'entrata, mi ritrovai fra le braccia di Federico Rossi.
<<Ei Fra, tutto bene?>> mi domandò poi sorridendo.
<<Potrebbe andare meglio>> risposi ricambiando il suo sorriso malinconicamente.

Salutai poi anche Benji e Lorenzo che erano proprio accanto a Fede.
<<Thomas ha chiesto di vederti adesso>> affermò titubante Lorenzo.
<<Devo registrare le due cover da mettere nel mio disco>> risposi subito entrando in sala registrazione.

Entrai poi nella cabina di registrazione e indossai le grandi cuffie nere nelle orecchie facendo poi segno dal grande vetro davanti a me di far partire la base all'addetto della registrazione.

Tutto a un tratto, da quelle cuffie non partì la melodia che avevo composto nella mia canzone, bensì partì invece una melodia del tutto diversa con la voce di Thomas in sottofondo che cantava "Persone come te", ovvero la canzone che mi aveva dedicato tempo fa quando ancora stavamo insieme.

Rimasi pietrificata a sentire la sua voce e quella canzone e incazzata più di prima, mi tolsi le cuffie ed uscì dalla cabina.
<<Cos'è uno scherzo?! Ho un disco da completare e non posso perdere tempo con queste minchiate!>> urlai a squarciagola a quel povero tecnico.

<<Francesca... ti giuro, io non c'entro niente!>> si giustificò lui terrorizzato.
Sbuffai ed entrai di nuovo in cabina e stavolta partì sul serio la base di "Se telefonando" di Mina e inizai a cantare con gli occhi chiusi cercando di eliminare dalla mia testa tutta la tensione e lo stress accumulato.

<<Lo stupore della notte
spalancata sul mar
ci sorprese che eravamo sconosciuti
io e te.

Poi nel buio le tue mani
d'improvviso sulle mie,
è cresciuto troppo in fretta
questo nostro amor.

Se telefonando
io potessi dirti addio
ti chiamerei.

Se io rivedendoti
fossi certa che non soffri
ti rivedrei.

E arrivi tu ||Thomas Bocchimpani|| ~Wattys2017~Where stories live. Discover now