Capitolo 45 《Again?...》

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Dal capitolo precedente :

Non appena finimmo l'instore, andammo nell'hotel vicino e mi buttai sul mio letto.

Non l'avessi mai fatto!

Urlai dal dolore.
Thomas subito piombò su di me.
<<Wowo che succede?>> chiese impanicato.
<<Il fianco... Dio che dolore!>> imprecai con la voce forzata per non urlare.
<<Fa vedere>> disse lui.
Mi alzai leggermente la maglietta e avevo una striscia violacea proprio sul fianco che riprendeva la forma del braccio di quel tizio strano che mi "prese" quasi con la forza per fare la foto.

Ma chi diamine era?!

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<<Oh santissimo cielo!>> disse Thomas scioccato.
Io non risposi, guardavo in continuazione quel livido.
In quella semplice striscia violacea, mi vennero in mente tutte le serate che passavo con Max a piangere dal dolore mentre mi picchiava e solo lì capì che proprio quelle braccia che mi toccarono quasi quasi anno fa, ci avevano riprovato a toccarmi proprio poche ore fa.

I miei occhi diventarono lucidi, fino a che non vidi tutto sfocato, una lacrima scese e cadde proprio sulla mano di Thomas che teneva su la maglietta ancora scioccato da ciò che aveva visto.

Non appena ebbe quel contatto.
Come un fulmine abbassò la mia maglia e mi abbracciò portando la mia testa sul suo petto accarezzandomi la schiena.

Io intanto piangevo in modo straziante e i singhiozzi diventavano più grandi e forti.
<<Fra no non piangere! È stato solo una persona maldestra e pesante con i movimenti! Sta tranquilla, oggi al concerto nessuno ti toccherá okay?>> disse Thomas rassicurandomi.

Credo che a lui non era venuto in mente che fosse stato Max.
Beh, forse era meglio così, non volevo che combinasse un casino con lui.

Ma perché Max era ritornato?
E perché mi aveva fatto una cosa del genere?
Ormai era tutto apposto fra noi due.
Credevo.

Annuì e mi asciugai le lacrime poi mi alzai andando in bagno cercando di farmi una doccia e dimenticando ciò che mi era successo.

***

Erano le quattro e mezza del pomeriggio e il concerto sarebbe iniziato alle cinque

Avevo paura di cantare.
Avevo paura di incontrare di nuovo Max.
Avevo paura di tutto.
Ero ritornata la stessa persona di un'anno anno fa quando stava con lui.

"In silenzio e non dire nulla.
Altrimenti, ti spacco di botte" queste erano le parole che mi diceva quando mi picchiava o mi toccava di notte.

Uscì dal bagno con una maglietta larga nera a maniche a tre quarti e dei leggins dello stesso colore.
Mi distesi sul divano e chiusi gli occhi per cercare di distendere i nervi.

Ad un tratto, sentì una presenza accanto a me, così aprì gli occhi e mi voltai.
Era Thomas che mi fece avvicinare dolcemente a se.
<<Tu con me sarai al sicuro, okay?>> domandò stringendomi come per non farmi scappare.
<<Okay>> risposi allungando il collo per poi dargli un bacio a stampo sulle labbra.

Rimanemmo molti minuti a baciarci e a sentire i nostri respiri pesanti.

Allungai ad un certo punto la mano verso il mio telefono mentre Thomas continuava a baciarmi

<<Mh! Dannazione! Dobbiamo andare!>> dissi staccandomi dalla sua presa.

Thomas sbuffò e si alzò insieme a me dal letto.

E arrivi tu ||Thomas Bocchimpani|| ~Wattys2017~Where stories live. Discover now