Capitolo 49 《Carnage》

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[1 MESE DOPO] :

Era passato già un mese e ogni giorno che passava sentivo la mia vita scivolarmi addosso.
Era un mese che non mangiavo, non beveveo, non parlavo.

Stavo morendo in silenzio in  quell'orribile stanza bianca e su quello schifoso letto che era diventato oggetto di tortura e di terrore.

Ad un tratto si aprì la porta ed entrò Max sorridente con un vassoio fra le mani pieno di roba da mangiare e da bere.

Io sbarrai gli occhi non appena vidi quel ben di Dio.

<<Si, si non cantare vittoria sgualdrina, ti darò tutto questo se accetterai le mie condizioni>> puntualizzò Max poggiando il vassoio sul comodino e io lo guardai fisso negli ocxhi.

<<Io sarò disposto a farti mangiare e bere, e anche a farti uscire di casa, se lascerai per sempre quell'idiota di Thomas e ritornerai con me, altrimenti, puoi morire qui in questo letto disidratata e denutrita>>
<<Scordatelo! Mai e poi mai>> affermai decisa.

Max mi diede uno schiaffo fortissimo e poi prese il suo vassoio e se ne andò via sbattendo la porta.

Non avrei mai lasciato Thomas per qualche roba da mangiare e per qualche sorso d'acqua.
Mai e poi mai.

POVS THOMAS :

Era passato un mese.
Non riuscivo a crederci.
Un mese senza di lei.
Un mese.
Un maledettissimo mese.

<<Thom...f..forse è meglio che già inizi a pensare che lei sia... m...>> stava per dire Riccardo ma lo fermai prendendolo per i bordi della sua giacca e sbattendolo al muro violentemente.

<<Non provare mai più a dirlo. Okay?>> risposi deciso e incazzato intimandogli quelle parole.

Non avrei mai pensato che fosse morta.
Non sarei riuscito a superare una sua morte.
No.
Lei era viva... da qualche parte, ma era viva.

Non riuscivo più a parlare con nessuno : stavo nella mia stanza a suonare e cantare tutte le sue canzoni per tutto il giorno.

La mia vita si stava rovinando.
Era grigia e triste.
Noiosa e monotona senza di lei.

Era passato un mese e sembrava fosse passato un'eternità.

<<Thom... dobbiamo mangiare>> disse Federica bussando alla porta.
<<Non ho fame>> affermai con la voce rauca dal pianto.

Lei aprì la porta e si sconvolse da ciò che vide : le tapparelle della finestra erano serrate, c'era solo buio e un filo di luche dai buchi che penetrava dalle fessure di quelle tapparelle.

<<Thom, adesso basta! Non puoi continuare così! Non sarebbe felice Francesca se vedesse tutto questo>> mi sgridò lei portandosi le sue mani nei suoi fianchi.

Non ricevendo nessuna risposta da parte mia, mi fece alzare dal letto con la forza e mi costrinse a uscire dalla stanza per andare in cucina con tutti gli altri a mangiare.

<<Thomas se fai così peggiori soltanto la situazione!>> disse Mike malinconicamente.
<<Ragazzi ma che ci posso fare se mi manca da morire e se sto morendo dentro dato che non so dov'è, con chi è, se sta bene, se è viva, se è...>> stavo per dire ma mi bloccai scoppiando a piangere.

Mike si alzò dalla sedia e venne verso di me abbracciandomi forte.
<<Forza Thom, tornerá!>> mi sussurrò dandomi dei colpetti amichevoli sulla schiena.

E arrivi tu ||Thomas Bocchimpani|| ~Wattys2017~Where stories live. Discover now