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Samantha Pov.
Strinsi tra le mani l'orsetto di peluche che mi aveva regalato Xabi lo scorso San Valentino.

Ricordo ancora tutto di quel giorno, mi era venuto a prendere a scuola con un mazzo piccolo di rose rosse con questo orsetto e una scatola di cioccolattini, gli saltai letteralmente addosso baciandolo.

Ovviamente grazie a me è diventato così dolce, prima era privo di sentimenti. A dir la verità eravamo cambiati entrambi, io grazie a lui ero diventata più fiduciosa in me stessa lui invece aveva cambiato alcune parti del suo carattere.

Non lo sento da quando sono partita.

Non posso crederci che ci siamo lasciati, ammetto che l'iniziativa è stata mia, per la paura di non poter sopportare una relazione a distanza, ma soprattutto per la paura di quello che sarebbe potuto succedere in mia assenza.

Quando ho preso questa decisione sono stata malissimo, passavo i giorni ad osservare le nostre foto sul telefono, mi capitava di guardare il suo ultimo accesso su whatsapp e soprattutto mi domandavo se anche lui stesse male come me.

Continuai a stringere il piccolo peluche tra le mani, lo portai vicino alle labbra e il suo profumo mi invase le narici che di conseguenza mi scese una lacrima che asciugai subito. Non potevo continuare a star male, se non fosse stato per me in questo preciso momento stavamo ancora insieme. Magari ci mandavamo le lettere d'amore, raccontando tutto ciò che ci succedeva, di quando sarei tornata da lui. Come nei film d'amore, con la differenza che non è finzione ma la realtà.

Mi alzai da letto dirigendomi in bagno per sciacquarmi la faccia, mi osservai allo specchio: mascara colato, occhi rossi, guance rosse, capelli spettinati.

Un vero mostro.

Appena sono tornata dalle lezioni mi sono buttata sul letto iniziando a piangere, ed è andata avanti così per un paio di ore.

Avevo un disperato bisogno di rilassarmi. Mi girai verso la vasca ed aprì l'acqua, appena raggiunse la superficie la chiusi e spogliandomi entrai dentro immergendomi del tutto, l'acqua mi arrivava al collo d'istinto chiusi gli occhi cercandomi di rilassare senza pensare a nulla.

La suoneria del mio telefono mi fece aprire gli occhi, lo presi dal mobiletto accanto alla vasca e notai la scritta "Martina".

"Pronto?" Risposi con una voce normale e calma, o almeno cercavo di averla.

"Sam! Da quanto tempo." Disse urlando felice, almeno lei lo era.

"Già, è molto che non ci sentiamo. Novità?" Chiesi cercando di non avere la voce tremante.

"Nulla di che, ho passato il week-end da Jorge gli ho fatto una sorpresa." Spiegò.

Iniziò a raccontarmi tutto quello che avevano fatto, non trascurando nessun dettaglio.

"È successo qualcosa?" Chiese dopo un po', non sapevo letteralmente cosa rispondere.

"Nulla di importante." Affermai richiudendo gli occhi sospirando.

"E con Xabi?"

Mi ritornarono le lacrime e i brividi addosso solo a sentir quel nome.

"B-bene, va tutto bene." Balbettai.

"Samantha, a me non sembra che va tutto bene, sono la tua migliore amica ti conosco da molti anni. So quando stai male e so anche che non ti sfoghi mai con nessuno ma solo con te stessa. Quindi ora parla, parla di tutto ciò che è successo." La sua voce era talmente dolce e calma che mi rilassai un po'.

"Ci siamo lasciati." Incominciai.

"In verità l'ho lasciato io. Sai benissimo quanto io odi le relazioni a distanza, non riesco a sopportare il pensiero di averlo lontano, di non poterlo abbracciare e baciare quando voglio. Sto malissimo, non riesco a smettere di piangere. Ho avuto alcuni ragazzi ma non sono mai stata così tanto male quando li lasciai. In questo momento prenderei il primo aereo per tornare da lui e non lasciarlo più, la sua mancanza si fa sentire, e anche molto.
So che adesso sto studiando per il mio futuro, ma non ci riesco, anche lui fa parte del mio futuro. Non pensavo che sarebbe stato così difficile. Chissà se lui ora sta con un'altra, se sta bene, se non gli importa nulla, se è felice senza di me. Adesso sono consapevole di come ti sentivi tu quando ti eri lasciata con Jorge. Mi manca litigare con lui. Mi manca prenderlo in giro per le sue facce. Mi mancano i suoi rimproveri sui miei vestiti da discoteca. Mi mancano i suoi abbracci. Mi mancano le sue labbra. Mi manca dormire con lui abbracciata. Mi manca accarezzargli la testa mentre è appoggiato al mio petto.  Non sai quanto cazzo mi manca. Mi sento un vuoto dentro, ascolto la musica e mi ritorna in mente il ballo di fine anno quando ballammo, guardo un film e vorrei che lui fosse accanto a me, non riesco più a fare nulla, ogni cosa che io faccia è un ricordo o anche un collegamento con lui. Ricordo tutte le parole che mi sussurrava dopo aver fatto l'amore, le parole che mi sussurrava per tranquillizzarmi quando ero nervosa.. Vorrei che queste parole per me non avessero così tanta importanza, vorrei che non mi incatenassero a chi le dice. E maledico i ricordi felici perché fanno più male di quelli feriti." Mi scesero tante lacrime, parlai con un solo fiato; tutto ciò mi aveva fatto sentire più libera ma anche più triste.

Avevo veramente bisogno di sfogarmi con qualcuno, non riuscivo più a trattenermi. Molte volte volevo urlare, per sentirmi meglio, ma non sarebbe cambiato nulla.

"Samantha, devi calmarti. Lo hai lasciato perché avevi paura di quello che poteva succedere e ti capisco bene perché anche io ho la stessa tua paura ma io mi fido ciecamente adesso di Jorge e so che non farebbe nulla di male. Ti dovevi fidare di Xabi, lasciandolo non hai fatto che peggiorare le cose, stai malissimo e sicuramente anche lui perché ci tiene tantissimo a te. Ora fai ciò che ti dice il cuore non la testa." Mi consigliò lei.

"Il mio cuore vuole tornare da lui tra le sue braccia." Confessai.

"Allora cosa stai aspettando? Vai da lui! Fai come ho fatto io, fagli una sorpresa! Non puoi startene ancora a piangere e a soffrire. Hai sbagliato ma tutto si può risolvere se tu adesso vai da lui." Urlò.

"I-io vorrei pure a-andarci ma..." Venni interrotta da lei che urlò ancora di più.

"Niente ma. Prepara la valigia, prenditi un paio di giorni di pausa da tutto e vai da lui, prima che sia troppo tardi. Come hai detto tu, anche lui fa parte del tuo futuro ora faglielo capire!"

Sospirai, aveva ragione dovevo tornare da lui.

"Vado a prepararla, grazie di tutto amica mia. Scusa s non ti ho chiamata in questi mesi." Dissi.

"Non preoccuparti ora ho capito il perché della tua assenza. Spero di vederti a Natale. Buona fortuna!" Disse per poi attaccare.

Mi alzai dalla vasca asciugandomi velocemente, presi la valigia dall'armadio e misi dentro tutti i vestiti necessari per un paio di giorni, la chiusi e mi vestii con le prime cose che trovai sulla sedia vicino alla scrivania.

Non mi preoccupai nemmeno di truccarmi e sistemarmi i capelli.

Aprì la porta ed uscendo dal piccolo palazzo che si trovava vicino all'università, chiamai un taxi che non tardò ad arrivare.

"All'aereoporto, la prego faccia veloce." Dissi al tassista che mi guardò dallo specchietto retrovisore.


Non ve lo aspettavate vero? In questo libro vorrei approfondire anche la loro storia, nel primo libro di Samantha e Xab si è parlato poco proprio per questo mi vorrei concentrare anche su di loro. Vorrei tanto sapere se vi fa piacere di questa mia scelta, fatemelo sapere su instagram (Princess_als_). Magari fatemi sapere se volete qualche capitolo dedicato a qualche altro personaggio, per conoscere il suo passato, la sua infanzia..Leggerò tutti i vostri messaggi! Un bacione!

-Als

Il ragazzo del Bronx 2Where stories live. Discover now