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Martina Pov.
Mi alzo dolorante guardandomi attorno, sono circondata da pareti bianche, sporche di qualcosa di rosso. Non riesco a decifrare di preciso cosa potesse essere.

Abbasso lo sguardo notando alcuni lividi sulle mie gambe, come me li sono procurati?

Non so dove mi trovo, non so che fare, non so come andarmene.

Sembra tutto sconosciuto.

Cammino in questa enorme stanza vuota cercando una porta per uscire. La trovo infondo e con cautela mi avvicino.

La apro tranquillamente ma improvvisamente mi sento mancare l'aria.

Jorge a terra con il sangue. Cerco di correre verso di lui il più veloce possibile anche se a causa dei dolori non me lo permettono.

Mi inginocchio verso di lui piangendo, apre gli occhi guardandomi. Ha uno sguardo triste, come se mi volesse chiedere scusa per qualcosa.

Entrano degli uomini e il loro sguardo si punta subito su di me. Uno di loro si avvicina sorridendo.

"E tu saresti Martina." Afferma.

Lo guardo, senza degnargli di una risposta.

"Quindi lui cercava di difendere te? Povero illuso." Dice questo presunto uomo.

"Lasciala stare. Prenditela con me, lei non sa niente." Cerca di parlare Jorge. Abbasso lo sguardo verso di lui piangendo. Cosa diamine intende?

"Marcus uccidilo e basta." Ridono gli altri uomini.

Mi sale il panico e urlo stringendo Jorge con tutte le forze che ho.

Tutto accade in pochi secondi. Mi ritrovo accanto ad un uomo mentre mi mantiene mentre cerco di andare dal mio ragazzo.

Cerca di alzarsi ma i dolori e le ferite non glielo permettono. Mi guarda ancora con tristezza forzando un sorriso. Mormora: "Ti amo"

Poi uno sparo. Chiudo gli occhi piangendo e dimenandomi ancora. Uso tutte le mie forze e dopo essermi liberata dalle braccia di quell'uomo corro da Jorge.

"Amore non lasciarmi. Ti prego. Ti prego Jorge apri gli occhi!" Urlo disperata.

Lo scuoto.

"Jorge! Jorge!" Piango.

Non può essere veramente successo. Non di nuovo.

"Jorge non lasciarmi!" Lo stringo a me.

"Martina, svegliati." Sento toccarmi le spalle. Apro gli occhi.

Era solo un brutto sogno..

Sposto lo sguardo verso la mia destra notando Jorge con uno sguardo preoccuparti. Lo abbraccio forte.

"Piccola stai bene? Mi hai spaventato. Non hai fatto altro che urlare il mio nome piangendo." Mi stringe a se.

Tocco le mie guance e sono effettivamente bagnate.

Continuo ad abbracciarlo e chiudo per qualche instante gli occhi e la scena dello sparo e di lui a terra morto si ripete nella mia mente.

Piango di nuovo.

Non posso crederci che era solo un sogno, era così reale!

"Mi spieghi cosa hai sognato?" Mi guarda baciando le lacrime sulle mie guance.

Nego con la testa per fargli capire che non riesco a parlarne.

"Vieni qui." Si stende ed io mi avvicino a lui stringendolo forte, noto che sono le quattro del mattino.

Il ragazzo del Bronx 2Where stories live. Discover now