Jorge Pov.
"Pronto per stasera?" Mi domanda Marcus sedendosi accanto a me sul bordo del letto.Non lo so nemmeno io se sono pronto, ed è strano perché io non ho mai paura di niente. Nelle scorse gare non ero per niente preoccupato, ma questa volta è diverso.
Forse perché questa gara sarà particolarmente difficile..
"Lo prendo per un no." Fa una finta risata.
Appoggio i gomiti sulle mie ginocchia stropicciandomi gli occhi con le mani frustato, quando finirà tutto ciò?
"Tranquillo appena finirà la gara torneremo a casa e.." lo stoppo prima che possa terminare la frase.
"Marcus è diverso dalle altre volte, non ci troviamo nel Bronx ma a Manhattan. Dove abita Martina." Sbotto acido.
"Non penso che la tua ragazza la sera tardi va a passeggiare per tutte le vie di Manhattan." Ribatte.
"Dopo questa gara andrò a parlare con Micheal. Deve avere fine tutto questo." Urlo sempre di più frustato, menomale che in casa non c'è nessuno..
"Sai perfettamente che quando sei nel giro è difficile uscirne." Si alza anche lui mettendosi di fronte a me, alza un sopracciglio.
"Sto facendo tutto ciò che mi chiede. Sempre. Qualche mattina fa stavo dormendo da Martina e Micheal mi chiama per dirmi che devo correre da lui perché dovevamo decidere chi gareggiava per primo e contro chi." Inizio a dire.
"Ed io come se non fosse nulla ho detto a Martina che Daniel aveva a febbre e dovevo correre a casa. Sono stufo di tutto questo, Marcus."
"Anche io lo sono da tempo, prima era divertente ma adesso? Non pensare che solo vuoi uscire fuori da questo giro." Urla portandosi la mani sui fianchi.
Nello stesso istante mi arriva un messaggio di Xabi sul telefono, lo prendo dalla mia tasca e leggo velocemente ad alta voce.
"Questa sera verrà anche Xabi con Samantha la fidanzata." Mormoro alzando gli occhi dal cellulare.
Se Samantha starà con Xabi, Martina quindi cosa farà? Deve stare distratta e soprattutto a casa.
Compongo il numero di Martina velocemente e la chiamo.
"Chi chiami ora." Chiede Marcus scocciato.
"Martina." Mimo con le labbra.
La chiamata viene staccata ed io preso dal panico la richiamo sperando con tutto me stesso che mi risponde.
"Pronto?" Mi rilasso appena sento la sua voce.
"Piccola." Cerco di non sembrare nervoso, mi mordo il labbro inferiore insistentemente.
"Scusami se non ti ho risposto, sto lavorando con mia madre e quindi non avevo sentito il telefono."
Butto un sospiro di sollievo.
"Lavori con lei fino a tardi?"
"Penso di sì, poi ritorno a casa perché sono veramente stanca. Purtroppo le avevo promesso che l'avrei aiutata." Sospira stanca.
"Tu che fai?" Chiede subito dopo.
"Esco con gli altri, un po' come i vecchi tempi. Giusto il tempo di bere qualcosa." Sussurro.

YOU ARE READING
Il ragazzo del Bronx 2
RomanceÈ il sequel del "Il ragazzo del Bronx" Se non avete letto il libro precedente, vi consiglio di leggerlo. Torniamo sette anni prima del loro matrimonio, a quando Martina partì per il college. Ci saranno nuovi personaggi, ma anche il ritorno di altri...