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Jorge Pov.
Mi stacco dal bacio con Martina sentendo il mio telefono in tasca vibrare. Di nuovo.

"Torno subito." Dico alzandomi senza guardarla. Mi avvicino ad un albero distante da Martina, in modo da non farle sentire niente.

"Pronto?" Sbruffo appoggiandomi dietro a questo albero pieno di foglie.

"Dove cazzo sei?! Ti sto chiamando da stamattina." Urla Micheal.

"Ero impegnato." Dico tranquillo mentre do alcuni calci alle foglie.

"Impegnato? Quando ti chiamo mi devi rispondere, io e te abbiamo un'accordo, ricordi?" Sbraita urlando come un pazzo. Ricordo perfettamente l'accordo. Ricordo perfettamente di cosa riguarda..

Ma stamattina non potevo rispondere in presenza di Martina. Avrebbe scoperto tutto.

"Lo so." Dico ad abbassa voce.

"Ricordi di quello che potrei farle." Ride. Mi sale la rabbia.

Il modo in cui parla di lei mi fa arrabbiare.

Non rispondo, finirei solo per peggiorare le cose.

"Vieni qui immediatamente. Marcus ti aspetterà fuori al parco tra cinque minuti." Attacca.

Sa anche dove mi trovo?

Mi stropiccio gli occhi frustrato, da lontano vedo Martina con uno sguardo strano mentre osserva Daniel.

"Eccomi." Mi risiedo accanto a lei tossendo leggermente.

"Tutto bene?" Chiede guardandomi, mentre io mi torturo i capelli.

"Si, dovrei andare." Mormoro alzandomi, guardando Daniel mentre gioca con Ashley. L'ha conquistata.

Grande fratellino!

"Dove..." Sta per chiedermi ma io non facendola finire di parlare la interrompo: "Una cosa con Xabi, potresti portare Daniel a casa dopo? Cande dovrebbe essere tornata."

Mi avvicino per lasciarle un bacio sulle labbra ma lei gira il viso facendomi posare le labbra sulla sua guancia destra.

È sicuramente arrabbiata.

"Ti chiamo dopo." Mormoro.

Mi giro e cammino velocemente fuori al parco, prima di girare a destra per andare verso l'uscita la guardo, ha uno sguardo perso.

Conoscendola si starà sicuramente facendo alcune delle sue paranoie. Sorrido.

La guardo di nuovo prima di girarmi per correre verso l'uscita, sta parlando con Daniel.

Corro fuori.

Trovo una macchina nera proprio davanti l'uscita, entro al suo interno trovando Marcus.

"Vai."

Lui accellera.

"Stavi con lei, vero?" Mormora con un sorrisetto malizioso.

Annuisco senza parlare, guardo fuori al finestrino.

"Conosco bene Micheal, se esegui ogni suo ordine manterrà l'accordo che avete fatto." Dice.

"Lo conosco bene anche io, e posso dirti che non è per niente così. Al funerale di mio padre Antony che era peggio di Micheal, mi chiese di gareggiare, che mi avrebbe offerto più soldi perché servivano alla mia famiglia, non si è preoccupato minimamente di come potessi stare io. Sono stato un mese in ospedale. Avevo perso la mia ragazza. Adesso ha messo in mezzo ha messo in mezzo lei, ed io per la seconda volta le sto mentendo in tutto, non oso immaginare quello che potrebbe succedere se viene a sapere qualcosa di tutto questo." Urlo a pieni polmoni.

Il ragazzo del Bronx 2Where stories live. Discover now