Martina pov
"La letteratura esprime emozioni particolari che trasmettono alcuni scrittori attraverso i poemi. C'è chi parla di dolore, chi di felicità. Ognuno esprime i propri sentimenti. Ad esempio Giacomo Leopardi parla di come ha sofferto a causa della sua gobba e di come ha passato la sua adolescenza piena di delusioni. I promessi sposi di Alessandro Manzoni che parla di un amore pieno di problemi e di persone che ostacolavano i loro sentimenti. Ripeto, ognuno ha trasmesso delle emozioni proprie. E voi? Cosa pensate delle emozioni?" Chiede il professore Harrison guardando l'aula piena di studenti."Un'emozione per me è uno stato che ti travolge, è una cosa legata alla sfera dei sentimenti e che ha dei riflessi su quella fisica. A mio parere le emozioni più grandi sono probabilmente quelle legate agli affetti, come per esempio la nascita di un figlio, la perdita di qualcuno che si ama o cose simili... credo che la cosa più importante sia imparare a gestire queste emozioni, e a dimostrarle soprattutto a persone che se lo meritano."
Parla una ragazza con i capelli rossi guardando il professore.
"Giusta osservazione, signorina..?"
"Jade Martin" Risponde lei.
"Oltre alla signorina Martin, qualcun'altro vuole esprimere la propria opinione?"
"Io non sono d'accordo con lei. Per me le emozioni si possono provare solo con una persona giusta, quella persona che sai che potrà far parte della tua vita. Le emozioni sono legate ad una persona in particolare. Nessun legame fisico. Solo sentimentale." Dice Junior accanto a me.
Non ha tutti i torti.
"Per te non ha importanza un legame fisico?" Chiede il professore interessato.
"Non lo ritengo necessario. Preferisco conoscere la persona in fondo con i pregi e i difetti. E se veramente si prova delle forti emozioni si fa di tutto per renderla felice." Mormora.
Il professore mi guarda domandandomi.
"Signorina Collins, lei cosa pensa?"
"Io penso che le emozioni sono personali, non tutti proviamo i stessi sentimenti. Molte persone negano le proprie emozioni per la paura di non essere ricambiati o per la paura di soffrire. Io ad esempio ho vissuto un amore pieno di ostacoli ma soprattutto di persone che volevano ostacolare. Ma se queste emozioni sono forti si combatte tutto." Affermo.
Con mia sorpresa il professore mi sorride come se avessi detto una cosa giustissima.
"Per la settimana prossima farete una relazione sulle vostre esperienze."
Mi alzo, mettendo gli appunti nella borsa.
"Sei Martina, giusto?" Chiede una voce dietro di me.
"Tu sei Jade." Mi giro sorridendole.
"Mi stavo chiedendo, siccome ho notato che ti piace la letteratura come me, ti andrebbe di fare la relazione insieme? Sempre se vuoi ovviamente." Mormora timida.
"Certo, oggi va bene?" Chiedo.
Sembra una ragazza molto timida e chiusa. Un po' come me e Junior.
"La tua camera è la 325?"
Annuisco e me ne vado salutandola.
Mando velocemente il buongiorno a Jorge ed entro in biblioteca per studiare Filosofia.
"Posso sedermi?" Alzo la testa vedendo Catherine la mia compagna di stanza di fronte a me. Annuisco ritornando a leggere il libro e a prendere appunti.
"Stamattina non ti ho sentito uscire."
"Sono uscita presto per andare alla lezione di matematica." La guardo.

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Il ragazzo del Bronx 2
RomanceÈ il sequel del "Il ragazzo del Bronx" Se non avete letto il libro precedente, vi consiglio di leggerlo. Torniamo sette anni prima del loro matrimonio, a quando Martina partì per il college. Ci saranno nuovi personaggi, ma anche il ritorno di altri...