Capitolo 4

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Tre giorni dopo
Mi preparo per andare al college, devo assistere alla prove dell'ultima partita di baseball dei ragazzi in quanto Ivy è ovviamente il capitano delle cheerleaders. Alicia si sta riprendendo dal brutto incidente al braccio e tra quattro giorni dovrá levare i punti. Stasera dormirá da me: sua madre è partita per lavoro, è una ricercatrice scientifica, molto spesso lascia Pentos per seguire la sua vocazione. È tutto normale, tutto come al solito.

Mi trovo a pochi metri dal cortile del college. Cerco di convincermi di questo e di scacciare via quella strana sensazione che ho sullo stomaco. <<Bella maglia>> di nuovo quella voce, ferma e..profonda. È di fronte a me, interrompe il mio tragitto. <<Grazie>> dico con poca cura e proseguendo sui miei passi
<<Sei arrabbiata con me>> mi cammina accanto
<<No>> faccio un broncio come a dire "Perchè dovrei?"
<<Senti, ti capisco, io...>> non termina perché lo interrompo prima
<<Mettiamo le cose in chiaro. Sei un estraneo. Non sono arrabbiata perchè non ti conosco. Non ti chiederó perchè mi hai lasciata in quel modo dopo del ballo>> dopo una breve pausa riprendo a camminare e finalmente intravedo il cortile
<<Non me lo chiedi ma vuoi saperlo>> afferma con un velato sarcasmo
<<Non voglio niente, non voglio neanche sapere il tuo nome>> ci guardiamo negli occhi, castano contro verde. Non dice nulla, mi studia e basta, poi mi sistema una ciocca dei capelli
<<Io sono Darren. Sono andato via in quel modo perchè tu ti sei precipata dalle tue amiche in difficoltá e non volevo essere d'intralcio>>
<<Okay Darren. Senti, è tutto apposto. Ti capisco>>
<<Davvero?>>
<<Si. Insomma il nostro è stato un incontro strano. Cosa avrei dovuto dire alle mie amiche? Che stavo ballando con un ragazzo di cui non sapevo neppure il nome?>>
<<Ti avrebbero giudicata male>> sorride
<<Loro mi conoscono bene. Sanno che non ballo con gli sconosciuti>> faccio l'altezzosa
<<E perchè con me l'hai fatto?>> mi punta con quegli occhi
<<Perchè anche se non sapevo il tuo nome avevo l'impressione di conoscerti meglio di chiunque altro>> non lascio i suoi occhi. Dopo qualche secondo faccio per entrare nel cortile. <<Che cosa sapevi?>> mi chiede mentre mi allontano. Sembra incredulo, come se volesse dirmi che nessuno lo conosce davvero. Mi volto <<Sapevo che ti avrei rivisto>> sorrido ed entro in palestra.

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