Blood, love and hope.

Capitolo 17

<<Mio Dio...>> sono di fronte a lui. Ho capito che non mi farà del male perchè gli ricordo lei. E lui l'amava. L'ama ancora
<<Mi dispiace>> aggiungo <<nessuno di noi vorrebbe che qualcuno ci spezzasse il cuore>>
Cambia espressione, diventa...più rilassato
<<Già>> gli scende una lacrima. Ma si asciuga subito
<<Sai credo che Jackson abbia sbagliato ma penso anche che dovresti rivedere il fatto che...lei lo amava e lui non glielo aveva chiesto. Perciò non è stata solo colpa sua...se possiamo parlare di colpa>> aggiungo alzando il sopracciglio.
Sorride <<sei molto analitica, sei sveglia>>
<<Sono sincera>> azzardo con sicurezza
<<Cosa vuoi da me?>> chiedo
<<Devi sapere>> adesso è serio <<voglio aiutarti a capire cosa c'entri con Amara. Voglio che tu non commetta i suoi stessi errori>> mi sistema una ciocca
Che ansia
<<Perchè vuoi salvarmi? Da chi? Da Jack? Io non sono Amara>>
<<In parte lo sei>>
<<Che vuoi dire?>>
Si siede sul divano di pelle nero
<<Come già avrai capito, lei era un vampiro. Vivevamo felici ma non sempre la sua vita fù cosí felice. Da ragazza viveva in un villaggio che un giorno si incendiò. Lei era sola e stava per morire. La trovai dietro ad una rupe. Le diedi il mio sangue. Quando si riprese mi raccontò di essere una strega e questo complicò le cose>> fa una pausa.
Sono perplessa
<<Faceva parte della stirpe di streghe più potenti. "Le Rouge" si facevano chiamare>>
<<Cosa significa tutto questo?>> mi sono seduta sul divano bianco di fronte a quello nero dove siede lui
<<Che le streghe la bandirono dalla magia perchè venne considerata un abominio, un essere che avrebbe rovinato l'immagine della magia con il vampirismo>>
<<Oh...>>
<<Perciò...lanciarono una profezia. Che adesso è realtà: più avanti negli anni, sarebbe nata una nuova ragazza con i geni di Amara che avrebbe portato avanti la magia de "Le Rouge" senza macchia e senza paura. Questa ragazza avrebbe avuto oltre ai suoi geni di strega, anche tutta la potente magia che le streghe, all'epoca, negarono ad Amara una volta diventata vampira>> mi fissa
<<Aspetta un attimo...tu mi stai dicendo che...no, no, nono>>
<<Si Chloe. Sei una strega>> è compiaciuto
Sto per avere un crollo emotivo ma mi ricordo che non posso permettermelo.
<<I miei genitori...>> mi interrompe
<<Stiamo parlando della linea di sangue di tua madre. Ma nessuna, ne lei, ne tua nonna e via dicendo, hanno avuto geni di streghe. La profezia è chiara: indica una sola ragazza. E quella ragazza è nata dopo molti secoli>>
<<o mio Dio>> sospiro e mi metto le mani in testa, mi alzo
Sono agitata
<<Che effetto fa?>> mi chiede
<<Non voglio, non posso essere quello che lei non è stata!>> lo fisso arrabbiata
<<Tu sei Chloe>>
<<Si ma ho nei geni anche la sua magia. E io non la voglio>> mi guardo intorno
<<Come faccio a tenerla a bada?>>
<<Oh tesoro non puoi. La profezia dice che la prescelta accende i suoi poteri nel momento in cui ha conoscenza del suo destino>>
Ci fissiamo
<<Sei uni stronzo! Ti odio>> urlo . Mi sento elettrica. E sono molto molto provata.
<<Dovevi sapere! Lo avresti scoperto. Tu volevi saperlo>> si avvicina
<<Come faccio adesso? Mi sento come al solito>>
<<Ti farò avere una scatola con tutto ció che ti spetta>> afferma <<sai...so che tu non sei Amara ma hai il viso della donna che ho amato alla follia e che amo ancora malgrado mi abbia lasciato per un altro. Mi stai a cuore>>
<<Devi andare avanti>> sussurro
<<Tu ce la faresti? Se lui ti lasciasse per un'altra tu andresti avanti? Io mi sento assorbito da Amara>> fissa il vuoto
<<Conosco questa sensazione. Quando ami senza misure, ti senti perso e...e non ti senti te stesso se quella persona non è nella tua vita. Ma so di certo una cosa. Tu sei un vampiro, magari tra cento anni l'avrai superata e starai con una donna che ama te. E non un altro>> lo fisso e un'altra lacrima si fa strada sul mio viso
<<Grazie>>
<<Per cosa?>>
<<Per esserti fidata. Per avermi ascoltato. Voglio essere tuo amico. Sei l'unica cosa che mi resta di lei>> sussurra <<ma hai qualcosa di diverso>>
<<Questo me lo hanno già detto>> alzo il sopracciglio