Blood, love and hope.

Capitolo 20

Apre il frigo, mentre io sono seduta su uno sgabello.
Sono perplessa, lo vedo scegliere una sacca di sangue. Tira fuori un bicchiere dalla credenza color crema e ne versa un po.
<<Oh, vuoi qualcosa da bere?>> sorride e continua <<beviamo anche alcolol o cocacola>> precisa
<<Io...sto bene così>> sorrido e lo fisso mentre beve. La mia mente è ancora in una fase di metabolizzazione rispetto a quello che lui è. A quello che sta accadendo. Si è vero, ho sempre creduto nell'incredibile, ma non mi riferivo di certo a mostri sanguisuga come questo Jackson che tra poco, incontreró.

<<Lui com'è?>> domando tutto d'un fiato rimanendo seduta
Darren posa il suo cibo <<In che senso?>>
<<Insomma lo conosci bene. Quante volte lo hai visto...?>>
<<Parecchie>> si siede di fronte a me <<Dopo il 1623, altre volte l'ho incontrato in giro per il mondo. Abbiamo avuto sempre una sorta di legame>>
<<Che vuoi dire?>> sono un pó confusa
<<Prima di scoprire chi fosse...eravamo amici>> sospira <<in verità era proprio come un fratello. Eravamo inseparabili. Mi portava a caccia con se, mi ha insegnato a cavalcare. Condividevamo tutto>> mi fissa con i suoi grandi occhi profondi. Riesco a scorgere, nonostante tutto, nonostante i secoli, il bene che gli vuole ma che non ammetterá, per varie ragioni.
<<Allora non era un mostro>> sorrido e poggio la mia mano sulla sua mentre lui ha lo sguardo nel vuoto.
<<No.>> mi guarda <<un tempo molto lontano non lo era>> stringe la mia mano.