Capitolo 6

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Sono passate due settimane dal giorno delle caramelle, Darren è scomparso, ed io non voglio farmi troppe domande. É solo un estraneo. Oggi mi aspetta un lungo giro in centro con le mie amiche. Mi preparo.

La gente è frenetica, cammina. Parla al cellulare. C'è chi prende l'autobus, chi cammina in bici. E noi siamo sedute fuori ai tavoli di Roder, il grill del quartiere. <<Bene inizio io con le confessioni: ho baciato Luch>> Alicia è praticamente soddisfatta mentre ci racconta i dolci dettagli. Lei e Luch si conoscono dalle elementari e si sono sempre piaciuti. È il turno di Ivy: <<Sam mi ha chiesto di uscire stasera>> è pensierosa ma continua <<mi piace un sacco ragazze. Sono imbarazzata.>> ci chiede aiuto con lo sguardo.
<<Sta tranquilla, è normale ma andrá tutto bene. Fidati di me, sii naturale>> le accarezzo una mano e le sorrido
<<E tu? Vuoi passarla liscia?>> Alicia mi sfida. <<Su confessa>> continua altezzosa
Entrambe mi fissano in attesa di una risposta ed io penso sia arrivato il momento di dire loro del tizio strano ma dannatamente bello che ha incrociato il mio cammino.

Stiamo camminando verso il viale che porta alle nostre rispettive case: <<Non posso crederci che ci dici tutto questo solo ora. Sono basita>> Ali cammina e continua ad alzare gli occhi al cielo
<<Cosa avrei dovuto dirvi ragazze?>> sospiro <<che mi ha trattata come una bambina? È comparso dal nulla, si avvicinava a me all'improvviso e alla fine mi ha lasciato le caramelle come ricordino>> sono...sarcastica
<<Tornerá. Tu sei una meraviglia>> Dopo questa frase, Ivy si poggia sulla mia spalla.
<<A quanto pare anche lui. Insomma, da come l'hai descritto deve essere davvero sexy>> ecco Alicia la peperina
<<Lui è cupo, ma allo stesso tempo i suoi occhi sono limpidi. E il suo viso sembra quello dei foto romanzi...è...è>> non termino la frase che Ali mi interrompe
<<È cosi... penso che tu l'abbia davanti>> sorride e io mi volto verso la strada. Ali ha capito si trattasse di lui perchè sta immobile a fissarmi.
Non ci posso credere. È qui. Di nuovo.
<<Lo sapevo. La tua descrizione calzava a pennello. Bhè è dannatamente bello. Ma credo non faccia per te>> mi sussurra la sua analisi tutta d'un fiato mentre si stacca dal mio braccio, e attira Ivy con se. <<Ehi dove andate?>> le imploro di rimanere.
<<Dove stavamo andando. A casa>> Ivy mi fa l'occhiolino. Dio, le ucciderei. Sono furiosa
<<Ciao>> è accanto a me
<<Ciao> sono fredda "devo esserlo"
<<Sei arrabbiata con le tue amiche>>
<<Si. Non so perchè l'abbiano fatto>>
<<Privacy>> alza le spalle <<non spariró piu. Ho avuto da fare>>
<<Non ti ho chiesto nulla>> smetto di camminare <<solo...una cosa, non trattarmi come una bambina. Non lo sono Darren. Cosa vuoi da me?>> aspetto una sua risposta
<<Hai ragione. Sono un disastro. Egoista. Sono andato via senza avvisarti>>
Oggi ha gli occhi più belli del solito
<<Scusa>> aggiunge
<<Non scusarti. Io lo capisco. Insomma tu sei più grande. Avrai avuto da fare e non avrai pensato a me, alla stupida ragazzina delle caramelle>> percepisce il mio sarcasmo e infatti distorce le labbra
<<Non sei ragazzina, e neppure stupida>> sospira <<ti ho pensata tutto il tempo>> aggiunge studiandomi e accarezzandomi i capelli
<<Comunque potremmo rimediare alla tua inefficienza>> guardo verso il cielo e sorrido
<<In che modo?>> è divertito
Tiro fuori una stilo dalla mia borsa. <<Dammi il palmo della mano>> alzo il sopracciglio
Lui esegue e io scrivo su il mio numero del cellulare...è sempre molto fresca la sua pelle, i suoi occhi, dopo il mio tocco sulla sua mano sono diversi..."sarà una mia impressione". Gli do una pacca sulla spalla dopo aver finito e aggiungo <<Sai, siamo evoluti. In caso di imprevisti, oggi possiamo subito avvisarci>> lo sto prendendo in giro
<<Già. Giusto>> sorride <<Non ho osato chiedertelo visto che comunque non mi sono comportato nel migliore dei modi. Non volevo peggiorare l'idea che ti sei fatta di me>> adesso stiamo camminando verso casa mia
<<Quale idea mi sarei fatta?>>
<<Che sono uno stronzo. E non sbagli>>
<<Non mi fa paura. Non sei il male>> sorrido tranquilla
<<Quanto ti sbagli>> è serio
<<Sei severo con te stesso. E comunque siamo solo...amici. Se dovessi accorgermi che la tua presenza non è positiva nella mia vita, bhè te lo faró sapere. Fino ad allora, raccontami qualcosa>> sono me stessa, serena e lui è quasi...sbalordito dalla mia chiarezza.
Siamo nel pianerottolo di casa mia.
<<Chloe>> respira e mi accarezza il viso
<<Si>> annuisco e sorrido
<<Un giorno saprai molte cose>> mi bacia in fronte e quando si stacca da me noto che i suoi occhi sono diversi.
<<Stai bene?>> chiedo
<<Si. Adesso vai>> è come se volesse allontanarmi, come se stare vicino a me gli creasse problemi. "È così dispotico a volte"
Faccio per aprire la porta di casa e quando mi volto per chiuderla...lui è già andato via. E stavolta non sono sorpresa. Sorrido e vado di sopra.
Vibra il cellulare, lo prendo e leggo il messaggio di un nuovo numero : "Questa è una benedizione:)" .
Mi fa sorridere. "Oggi sei stato fortunato. Hai avuto il mio numero. E anche la strada di casa mia"
Aspetto qualche minuto. "Chi ti dice che non la sapessi già?"
"Come fai a sapere tutto?"
"Domani verró alla festa che danno i ragazzi del quartiere al Grill. Ci vediamo lì"
Ovviamente non ha risposto alla mia scomoda domanda ma mi ha comunque dato un appuntamento
"Ti piacciono le feste" invio
"No. Mi piacciono i luoghi dove ci sei tu."
Sono felice in questo momento.
"Come fai a sapere che ci sarei andata?"
"Fai troppe domande"
"E tu dai poche risposte"
"Te l'ho detto. Sono uno stronzo"
"No. Ma vuoi a tutti i costi apparire
in tal modo. Ma con me non funziona. A domani." Lo liquido, voglio tenerlo sulla corda

23.35 Cado in un sonno profondo.

Blood, love and hope.Where stories live. Discover now