Capitolo 11

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Casa di Jackson. Lui riposa accanto ad Ian sul divano.
Io Ali e Ivy siamo circondate dai miei grimori.
<<Non sappiamo il nome del veleno, sarà impossibile trovarlo>> Ali si sta arrendendo
<<Ce la faremo. Questo grimorio contiene immagini perciò adesso cerco quella che loro hanno sulle braccia>> sventolo un grimorio del 500
<<Mio Dio Gregor è davvero ossessionato>> Ivy è esasperata
<<Vuole farci fuori...non vuole che noi siamo felici>> Ian sussurra con un filo di voce. Lo fisso e poi ritorno a puntare il grimorio.
<<Trovato!>> urlo. Ivy e Ali dal tavolo mi raggiungono sulla sedia.
<<È un incantesimo di collegamento. Si crea attraverso un veleno esotico quasi estinto. Non esiste un antidoto specifico ma...>>
<<Ma cosa?>> Ali è impaziente
<<Manca la pagina, dannazione>> mi alzo di scatto <<troviamola>> inizio a sfogliare gli altri libri
<<Chloe è tutto inutile...>> Jack
<<Non mi arrenderò>> lo fisso
<<Eccola la mia ragazza>> umorizza Ian
<<È un veleno che agisce anche sui vampiri immortali, perciò deve esserci una scappatoia>> Ivy cerca di ragionarci su
<<A volte non ce ne sono>> Jack la fissa <<a volte non puoi scappare da quello che succede>> lei si morde le labbra e fissa me perchè sa che Jack sta parlando tra le righe...di me.
<<Pagina 23!>> Ali ha trovato il foglio mancante e inizia a leggere <<ma vista la potenza del procedimento magico che può sterminare ogni tipo di vampiro, mortale e non, l'unico modo per far svanire l'effetto del veleno é che>> si stoppa e ingoia un magone <<chi ha lanciato l'incantesimo muoia prima che l'affetto delle vittime risulti letale>>
Momento di silenzio
<<O mio Dio>> Ivy
<<Gregor...deve morire>> ingoio un rospo
<<È una follia>> sussurra Ian
<<Perchè? È un vampiro si ma anche voi lo siete e state per morire>> lo fisso
<<Mi riferisco al fatto che l'unico modo per ucciderlo sarebbe avvelenare anche lui ma dubito che abbia conservato delle scorte di questa roba>> mi fulmina con lo sguardo
<<E poi se la matematica non è un'opinione, noi siamo avvelenati da più tempo perciò moriremo prima comunque>> aggiunge Jackson
Ci guardiamo tutti e tre.
<<Cazzo>> Ali e Ivy in coro spalancano gli occhi
<<Qui dice che morirete il ...sesto giorno>> aggiunge Ali
<<Domani sarà il quarto>> Ivy conta
<<Bene. Preparate una festa d'addio>> Ian sorride
<<Smettila>> alzo gli occhi al cielo. Resto calma <<un modo c'è ed è l'unico>> affermo

<<Sei sicura di poterlo fare?>> Ivy urla
<<Si. Posso farlo. L'unica conseguenza è che perderò i poteri ma visto che non li uso perchè non voglio essere una strega...voglio farlo. Lo farei a qualunque condizione>>
<<Chloe...è molto pericoloso>> Ali mi ammonisce. Siamo a casa mia
<<Non posso lasciarli morire>> le fisso <<non posso>> affermo e mi scende una lacrima
<<Se ne salvassi solo uno, ci sarebbe meno potere da utilizzare e di conseguenza non staresti male>>
<<È fuori discussione>> adesso sono io ad urlare e a gesticolare
<<Senti loro sono due vampiri. A loro andrebbe bene morire Chloe. Non vogliono che ti succeda nulla di male perchè ti amano>>
<<E io amo loro Ivy!>> piango
<<Chloe ha ragione. Non puoi guardare morire qualcuno che ami. Ne moriresti anche tu>> Ali fa una smorfia
<<Vi prometto che non mi accadrà nulla>> le abbraccio <<non vi chiedo nulla se non di appoggiarmi>>
<<Sempre Chloe>> Ivy si calma
<<Vi ringrazio>> ci stacchiamo
<<Come procediamo?>> Ali
<<Estraggo del sangue da Ian e Jackson e lo isolo lasciando solo il veleno attraverso un incantesimo catalizzatore>> sospiro <<e poi farò in modo che finisca dentro Gregor>>
<<Nel frattempo con una magia rallentatrice diminuirò l'effetto del veleno dentro Ian e Jack>> sospiro <<cosí avranno dei giorni in più>>
<<Wow, hai pensato a tutto>>
Sorrido ad Ivy

Sono fuori, nel mio pianerottolo sulla mia altalena accanto al portone. Un coperta mi coccola e guardo le stelle.
<<È una bella notte>> Elliot si materializza accanto a me
<<Volevo un pò di pace>> faccio un mezzo sorriso
<<Vuoi?>> mi indica la bottiglia di birra che tiene con la mano sinistra
<<No grazie>> torno a guardare le stelle
<<Grazie. Sono la mia famiglia>> sospira <<anche se sono sempre stati solo loro due>> aggiunge e sorseggia la birra
<<Jackson è tuo fratello, ti vuole bene>> sorrido
<<Si. Ma con Ian ha sempre avuto quel rapporto speciale, fatto di scintille, fiamme...>> continua a bere
<<Tutti abbiamo un rapporto speciale con qualcuno. Siamo persone>>
<<Loro sono cosí diversi e cosí dannatamente simili su certi aspetti>> adesso è lui a guardare le stelle
<<Si. Sai credo che dopo tutto...loro siano perfetti cosí come sono, con le loro...follie, con i loro gesti...>>
<<Sei poetica>>
<<Lo sei anche tu>>
<<Cosa provi per Ian?>> audace
Guardo le stelle
<<Lui...divento folle quando gli sono accanto. Mi dimentico di respirare. Si accende un fuoco dentro me...Dio>> mi sistemo i capelli
<<Piuttosto grave>> sorride <<ho amato una donna in questo modo, in realtà la amo ancora. Questo tipo di amore non si spegne>> mi fissa
<<Come si chiama?>> sorrido
<<Monique>> fissa il vuoto <<lo hai detto a lui?>>
<<Cosa?>>
<<Quello che hai detto a me>>
<<Lui lo sa. Mi legge dentro e non chiede il permesso>> faccio una smorfia simpatica
<<Sentirselo dire è diverso. Fidati>>
Si alza e fa per andarsene
<<Monique non te lo disse?>> azzardo
Lui non si volta. Rimane di spalle
<<Avrebbe voluto ma non ebbe il coraggio. Non fare il suo stesso errore. Fai una scelta e urlala ad alta voce. Segui quell'organo che pompa il tuo sangue. Vivi per quello. Per sentirlo battere e non...deluderlo>>
Si volatilizza
"Anche Elliot ama qualcuno. Ne ha sofferto o ne soffre ancora. Ma ha ragione. Noi tutti dobbiamo seguire il nostro cuore." Sorrido alle sue parole e mi commuovo. Ritorno dentro, devo dormire e ricaricarmi più che posso per effettuare l'incantesimo.

Blood, love and hope.Where stories live. Discover now