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"Ma quando arrivano?" si lamenta Taehyung
"Non lo so, ma mi stanno salendo i nervi se penso che al posto di essere qui, potrei stare con Hoseok"
"Hai ragione...io potrei allenarmi a pallavolo"
Sentiamo bussare
"Avanti" dico più scocciato che mai.
I due ragazzi entrano timidamente, tenendo il capo basso.
Sono più o meno della stessa altezza.
Uno è biondo e si tiene le mani lungo i fianchi; l'altro ha i capelli neri e tiene le mani unite dietro la schiena.
Quello dai capelli neri è vestito con dei pantaloncini neri ed una maglia enorme di colore viola, a manica corta.
L'altro ha una maglietta a manica lunga totalmente nera, che gli copre le mani e fino a metà coscia per la sua dimensione, e dei pantaloni di tuta del medesimo colore
"Park e Jeon?" chiedo
"S-sì" rispondono insieme, facendo un inchino
"Ditemi chi è chi, per favore"
"Io sono Jeon Jungkook" afferma quello con i capelli neri, alzando il capo e mettendosi di scatto sull'attenti.
Vedo Taehyung sorridere
"Io sono Park Jimin" dice l'altro alzando piano il capo.
Sorrido quasi divertito alla differenza tra le due presentazioni
"Bene. Le regole già le conoscete. La vostra stanza è la numero 257. Per ora, manca un letto in quella stanza. Finché non arriverà, uno di voi starà con me"
"Kook sta con me!" esclama Taehyung entusiasta, mostrando il suo sorriso quadrato a tutti.
Vedo Jungkook sorridere imbarazzato
"Aww, ma hai un sorriso stupendo!" esclama ancora Tae  facendo arrossire il minore
"Sì, Tae, ok. Ora portalo nella sua stanza e prestagli dei vestiti migliori"
Taehyung annuisce e si alza, correndo verso Jungkook, prendendogli la mano e trascinandoselo via.
Sposto il mio sguardo su Jimin
"Mi segua, Park"
Annuisce senza proferire parola.
Lo porto di sopra, alla mia stanza.
Apro la porta e lo faccio entrare per primo.
Sembra sorpreso da ciò che vede
"Non hai un bagaglio?" chiedo.
Si gira verso di me, guardandomi negli occhi
"Io e Jungkook non abbiamo potuto recuperarlo" risponde.
Rimango impassibile
"D'accordo, ti presto qualcosa" dico aprendo il mio armadio
"Non fa niente"
"Penso che tu stia morendo di caldo con tutto quel nero addosso"
"F-forse..."
Prendo dei jeans chiari ed una maglia bianca
"Ecco" dico porgendoglieli
"Grazie..."
"Vorrei rimanere qui a chiederti i dettagli della tua storia...sembra interessante, anche se triste, ma non mi sembra il caso"

»Jimin
Si sta per caso preoccupando?
No, non ti illudere, Jimin.
Ricordati: non fidarti mai di nessuno.
Va per uscire, ma una mia domanda lo fa bloccare
"E lei vuole dirmi qualcosa della sua di storia?"
"Assolutamente no. Se proprio vuole sapere qualcosa, può chiedere a Taehyung"
Il suo tono di voce si è fatto improvvisamente più freddo...ed io che pensavo fosse già troppo autoritario
"Lei chi è dei tre?"
"Agust D"
Oddio, è lui.
È lui la persona di cui parlano tutti.
Dicono sia merito suo se oggi le confraternite sono così popolari.
Avevano ragione a dire che mettesse in soggezione.
Cavolo, mi sento sotto esame
"Bene, Jimin. Io e te dormiremo qui" dice girandosi e guardandomi negli occhi.
Rabbrividisco e deglutisco
"Devi sapere che dormire, per me, è fondamentale. Non svegliarmi mai, neanche in caso di ritardo. Non so quanto questa cosa dovrà durare, ma rispetta questa regola, non parlarmi, non toccarmi le cose e potremmo anche andare d'accordo. Ora vado"
Esce dall stanza, lasciandomi solo.
Wow che tipo.

𝕰𝖘𝖈𝖆𝖕𝖊 ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿWhere stories live. Discover now