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»Jimin
Pulire la piscina è stato più semplice in quanto pensassi.
Normalmente, una piscina dovrebbe essere pulita due volte a settimana, ma qui no. Qui ogni giorno i ragazzi vanno in piscina e questa deve essere pulita regolarmente ogni giorno, dalle 5 alle 6 di pomeriggio.
L'ambiente di questa piscina è una sorta di grotta in pietre bianche.
È parecchio figo come posto.
Oggi nessuno verrà qui, a quanto pare pensavano che ci avrei messo chissà quanto e, per oggi, hanno chiuso
"Phew, finito"
Osservo soddisfatto il lavoro compiuto, sorridendone felice
"Già che ci sono, potrei farmi un bagno"
L'acqua è così invitante...
Sì, dai, tanto per oggi è tutto chiuso.
Mi tolgo la maglietta e le ciabatte ed entro.
Ho il costume perché pensavo che mi sarei dovuto bagnare per pulire la piscina, invece poi ho ricordato le istruzioni di Namjoon, ma ero già arrivato.
Mi metto vicino al muro di pietra e prendo la rincorsa, poi mi tuffo, provocando uno schizzo enorme.
Ci voleva proprio, stavo morendo di caldo.
Riemergo, appoggiandomi con i gomiti al bordo della piscina.
Sto sorridendo come un demente, ma mi sento veramente meglio
"Sei assolutamente da stuprare"
Volto il capo e vedo Agust che mi si avvicina.
Ma perché questo mi inquieta? Cosa vuole?
E poi...che significa che sono da stuprare?
Sta di fatto che non è divertente giocare con i miei quasi sentimenti.
Perché sì, potrebbe piacermi, dato che ogni volta che lo vedo, il mio cuore implode
"Cosa vuoi?" chiedo guardandolo
"Che occhioni che hai"
Abbasso lo sguardo.
Che palle, odio il mio imbarazzo.
E comunque, le sue sono bugie.
È fidanzato
"Dimmi cosa vuoi e vattene" dico mantenendo lo sguardo basso
"Voglio te, Jimin"
Lui non può aver detto ciò che ho appena sentito.
Alzo lo sguardo
"Sei tutto rosso" dice sorridendo.
Dio, Agust che sorride. Sconvolgente.
Però il suo sorriso è stupendo e dolce.
Lui dolce? Non ne ha proprio l'aria.
Si abbassa, mettendosi accovacciato vicino al mio viso
"Posso farti compagnia?" sussurra.
Faccio "no" con la testa.
In risposta, sorride senza mostrare i denti e si rialza.
Se ne sta andando, vero?
No, non se ne sta andando.
Si sta togliendo la maglietta porca troia.
E i pantaloni.
E...Dio, è in intimo davanti a me!
Jimin, pabo! Cosa guardi?!
"Ti fa piacere ciò che hai davanti, vedo" dice ghignando.
Distolgo lo sguardo
"N-no"
"Allora non capisco perché dovresti guardarmi. Come dici tu"
Si tuffa anche lui, riemergendo subito dopo.
Ok, Agust bagnato.
Ba-gna-to.
Non so se mi spiego.
Mi manca il fiato.
Si passa una mano sul viso, per poi avvicinarsi.
Mi appoggio con la schiena alle pareti della piscina.
Sono un cretino.
Dentro di me sto fangirlando(?) in una maniera incredibile.
Arriva a far quasi aderire il suo corpo con il mio.
Sento di aver bisogno di questo contatto.
Lo guardo dritto negli occhi
"È da quando sei riemerso che mi chiedo il perché tu sia così sexy. Allo stesso tempo, sei dolcissimo e carino. Come fai?"
Che diamine
"Allontanati o ti spingo via" lo minaccio.
Quasi scoppia a ridere
"Scherzi, vero?"
Faccio di no con la testa.
Preme il suo corpo sul mio
"Ah- ca-" mi trattengo.
Si riallontana
"So che mi vuoi di nuovo su di te, te lo leggo negli occhi" fa ghignando
"Sei un fidanzato di merda" dico acidamente.
Ripreme il suo corpo sul mio
"Cazzo" gemo portando la testa all'indietro.
Lui ne approfitta per lasciarmi un piccolo bacio sotto il mento
"Dimmi che vuoi essere baciato ed io lo farò. Questa volta non mi tirerò indietro. Dimmi che vuoi essere lasciato in pace e, a malincuore, lo farò. Dammi le direttive, Jimin" sussurra contro il mio collo
"Io-"
Non riesco neanche a parlare, ho la tachicardia.
Diamine.

𝕰𝖘𝖈𝖆𝖕𝖊 ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿWhere stories live. Discover now