𝕰𝖘𝖈𝖆𝖕𝖊 ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿ

«77»

»Jimin
Continuiamo a baciarci, ogni bacio sempre più bagnato e profondo, fino a che Agust non sposta la lingua dall'interno della mia bocca alla mia mandibola e al collo.
Lo stringo a me, ansimando sempre di più al suo tocco e circondandogli il busto con le gambe.
Infiltra le sue mani sotto la mia maglia ed io rabbrividisco al suo tocco.
Mi stringe la pelle dei fianchi, mordendomi all'angolo tra la mandibola e l'orecchio. Per la sorpresa, stringo le mie gambe intorno a lui.
Mi sento così bene e così libero, leggero, ma concentrato, consapevole di ciò che sto facendo e di ciò che voglio fare.
Non ho più paura, lui mi ama, mi vuole con sé e stiamo facendo ciò che stiamo facendo perché siamo fidanzati.
Posso fare ciò che voglio.
E, con questa convinzione, ribalto totalmente le posizioni, trovandomi sopra di lui a baciargli dolcemente il collo e stringendogli il busto con le mani.
Agust prende i lembi della mia maglietta e me la toglie.
Rimane qualche secondo ad osservarmi e ciò mi fa sentire meno sicuro, tanto da farmi distogliere lo sguardo
"Sei stupendo" dice in un'espressione indecifrabile.
Non capisco cosa stia provando, forse ho sbagliato qualcosa.
Agust mi riporta tra le sue braccia, baciandomi ancora e ancora.
Dalle mie spalle, sposta le mani in giù, palpandomi il sedere sempre con più forza, mentre io sopprimo gli ansimi nei nostri numerosi baci.
Mi alzo un attimo dal suo corpo meraviglioso per permettergli di spogliarsi anche lui.
Si toglie la maglietta che precedentemente non aveva rimosso e, senza lasciargli altro tempo, mi rimetto a baciarlo, scendendo io con le mani alla cintura.
Lo sento sorridere tra i nostri baci.
Slaccio la cintura ed apro il bottone dei pantaloni, poi abbasso la cerniera.
Potrei andare ancora avanti, ma magari a lui non va.
A me piacerebbe spogliarlo del tutto.
Sentendo che mi sono fermato, mi prende il viso tra le mani
"Jiminie, fai pure"
Sorrido alle sue parole.
Mi sento un bambino a cui hanno concesso un nuovo giocattolo.
Però lui non è un giocattolo, è una divinità ed io ce l'ho tutta per me.
Gli tolgo i pantaloni.
Risalgo al suo busto, strisciando praticamente sul suo corpo e lasciando che la mia lingua assapori tutto l'interno coscia della gamba destra.
Dalle sue labbra esce un verso di piacere che mi incita a posare la mano sul suo rigonfiamento, una volta risalito alla sua bocca.

»Yoongi
Questo ragazzo sembra innocente come un angioletto e la sua innocenza è pari a quella di una pornostar.
Certo che se si prende di coraggio, ci sa fare ancora meglio del solito.
Giuro, è la prima volta nella mia vita in cui mi lascio sfuggire un tale verso per qualcosa che non sia un orgasmo.
Però, nonostante mi piaccia un sacco la sua determinazione, mi sta stuzzicando troppo.
Prima che possa abbassarmi i boxer, mi tiro a sedere e faccio scontrare le nostre labbra, unitamente alle nostre lingue.
Dopo averlo sorpreso, lo spingo sul letto, con poca grazia, sotto di me.
È tutto rosso in viso.
Sorrido di malizia
"Spogliati"
Fa come detto e si toglie prima le scarpe, poi i pantaloni ed infine i boxer.
Ghigno
"Decidi tu: colpo secco e subito veloce o delicato e graduato?"
Arrossisce ancora di colpo
"Hyung! Sono cose da chiedere?" fa imbronciandosi
"Era per preferenze"
Sbuffa
"Fai tu"
Entro in lui con un colpo secco
"AH"
"Mi piacciono le cose un po' più veloci" ansimo.
In realtà, è la prima volta che posso decidere, dal momento che Hoseok ha sempre voluto farlo alla maniera classica.
Non che mi interessi particolarmente il modo, a dire il vero.
Inizio a muovermi velocemente, mentre Jimin inizia a fare versi abbastanza acuti ad ogni spinta.
È così eccitante, dovrei farlo più spesso
"Ah...hyung...ah si" ansima stringendo gli occhi.
Si aggrappa alle mie spalle, aiutandomi con le spinte sempre veloci e man mano più precise
"Grida, se necessario"
Voglio sentirlo
"Hyung- ah"
Continuo a spingere, riuscendo a velocizzare il ritmo delle spinte.
A Jimin esce un verso soffoccato quasi da orgasmo.
La cosa è così appagante.
Jimin si sostiene sulle mie spalle, inarcando la schiena
"Hyung...è tutto così..."
"Così c-come?"
"B-bello, t-ti amo"
"Anche io p-piccolo"
Continuo a spingere in lui, sentendo le sue pareti circondarmi perfettamente.
Ad un certo punto, affonda su di me nell'esatto momento in cui spingo in lui
"Jimin!"
Sono stato realmente io? Cioè...io che esclamo il nome di qualcuno? Fatico a crederci.
Lui sorride e mi bacia infiltrando la sua lingua nella mia bocca, stuzzicandomi.
Gli mordo la lingua e lui geme, stringendo il mio viso tra le sue mani
"Hyung, p-più veloce se riesci"
"Non aspettavo altro"
Aumento l'andamento
"Lì hyun- AH"
Continuo a colpire la sua prostata, con precisione e velocità
"Fammi sentire Jimin, voglio sentirti gemere, n-non trattenerti"
"Mhm..." geme portando indietro la testa.
Do ancora qualche spinta, mentre marchio la sua soffice pelle e la sua presa è forte sulle mie spalle, credo mi rimarranno i graffi
"AH" urla venendo sul mio petto.
Affonda di nuovo su di me, di modo da farmi venire
"Cazzo" gemo venendo.
Lo bacio, rilassando ogni muscolo del mio corpo.
Esco da dentro di lui e mi sdraio sul suo petto, solleticandolo leggermente nei punti marchiati, mentre lui si lascia scappare qualche lamento, probabilmente di dolore.
Ansimiamo ancora
"Ho amato questa serata" commenta.
Ha l'aria di essere sfinito
"L'ho amata anch'io"
Copro i nostri corpi con un lenzuolo ed una coperta
"Che ne dici, dormiamo?" propongo
"Ah non so...volevi per caso un secondo round?" fa ridacchiando
"Ora come ora no, sto morendo di sonno"
Ride e la sua risata mi spiazza, rimango ammaliato da lui.
Jimin si mette al pari col mio viso, la sua testa appoggiata su un braccio.
Mi sorride dolcemente ed io resto destabilizzato da tanta dolcezza
"Sei così bello" commento accarezzandolo.
Chiude gli occhi, godendosi il tocco
"A-anche tu hyung"
Si addormenta così: rosso in viso, espressione serena, ed io non faccio altro che ammirare la luce lunare su di lui, finché i miei occhi non cedono totalmente.

Penso sia stato il sesso e l'amore migliore che io abbia mai provato.

»come shono caini °^°
si ok, sono soft perché ho immaginato la scena finale