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»Yoongi
Lunedì mattina: il mio incubo da praticamente sempre. Adesso, devo andare a scuola, quando ero prigioniero, dovevo affrontare una nuova settimana, aspettando con impazienza un qualcosa che potevo fare solo io...perché ero da solo.
In ogni caso, stamattina non sono poi di così cattivo umore, però insomma...avrei voluto dormire di più, ormai anche nove ore sono diventate poche.
Poi si chiedono perché abbia l'animo da vecchietto.
Arrivo in sala professori sorseggiando il mio solito caffè e credendo di ritrovarmi da solo, invece...
"Agust"
Alzo lo sguardo su Hoseok, il quale ha un'espressione tra il deluso, triste e arrabbiato.
Lo guardo stranito, corrucciando le sopracciglia
"Dobbiamo parlare" fa in tono autoritario.
Mi irrita quando fa così e lui lo sa bene; mi ha sempre dato un enorme fastidio il modo in cui cerca di imporsi, perché non è diplomatico e...lui sa che non mi piace ricevere ordini e sa anche quanto mi faccia incazzare.
Quindi...che vorrà stavolta?
"Guarda che è lunedì mattina, non ho proprio voglia di discutere" dico
"Chi ha detto di voler discutere?"
"Tu e il tuo tono. Se permetti, non voglio parlarti, prima ti calmi"
Hoseok scioglie la sua espressione, alzando gli occhi al cielo e sbuffando sonoramente.
Sa che con me quel tipo di atteggiamento non attacca
"Devi capire che sono incavolato nero con te" fa divenendo di una serietà quasi intimidatoria.
Quasi
"E perché mai?" faccio ancora
"Siediti, dobbiamo parlarne, no?"
"Non voglio parlare di cose che potrebbero irritarmi"
"Dai Agust...per favore" mi prega con lo sguardo.
I suoi occhi mi fanno ancora troppo effetto, è inutile anche solo provare a reggerli
"Parla allora" mi arrendo sedendomi di fronte a lui.
Abbassa lo sguardo.
Non può impormi di parlare con lui e poi non affrontarmi.
Non faccio così paura
"V-vedi..."
"Non perderti in chiacchiere inutili"
Sbuffa di nuovo
"Ti ho sentito"
Punta gli occhi nei miei
"Mi hai sentito?" chiedo non capendo.
Lo guardo meglio negli occhi e lui cerca di guardare qualcos'altro.
Che fastidio, cazzo guardami!
"Io ho sentito...te e Jimin"
Mi pietrifico immediatamente, ritraendomi dalla mia posizione, e mi appoggio allo schienale della sedia
"Spiegati meglio"
Sono spaventato da ciò che potrebbe dirmi.
Cosa può aver sentito? E soprattutto: quando?
Punta nuovamente il suo sguardo su di me, come a tenermi sotto controllo.
Adesso sono io quello che fa fatica a mantenere lo sguardo fisso su di lui
"Sabato...in camera...vi ho sentiti"
Resto a dir poco basito dalle sue parole.
Non posso crederci.
Devo negare assolutamente
"Non capisco a cosa tu ti stia riferendo" dico.
Fortunatamente sono bravo a mentire, non sono quel genere di persona che entra in panico per robe del genere.
Il suo viso si è fatto minaccioso
"Io vi ho sentiti, non ho le allucinazioni e non me le immagino le cose; se le immaginassi, non mi proietterei di certo in testa l'immagine di te e Jimin che scopate!" esclama alzando il tono della voce.
Lo guardo male
"Abbassa il tono della voce" gli impongo con lo sguardo
"Come vuole lei, signor 'mi dà fastidio anche solo sentirvi repirare', ma non negare l'evidenza"
Mi sta facendo salire i nervi ad una velocità impressionante
"Vedi di calmarti un attimo. Non capisco cosa te ne dovrebbe fregare di quello che faccio o non faccio con Jimin"
"Quindi non lo stai negando che avete scopato"
"Odio quel termine. Anche se fosse, ripeto, non sono affari tuoi"
"Sì che lo sono!" esclama alzandosi di scatto.
Mi alzo per fronteggiarlo
"Spiegami il perché" dico guardandolo con sguardo omicida
"Perché? Non so se ti ricordi le tue scuse campate in aria per lasciarmi...beh, ti avevo chiesto nello specifico se fosse per lui e tu mi hai espressamente detto di no" dice infuriato
"Senti, se credi davvero che io ti abbia lasciato solo per un ragazzino venuto così da un giorno all'altro, allora non hai capito niente. Non pensi che forse io avessi già dei problemi con te? Oppure...non credi che sarebbe inutile da parte mia lasciarti solo per andare a letto con altri? Non ci siamo. Se io mi sono avvicinato a lui, non è per il suo aspetto, perché anche tu sei bellissimo. Anche tu hai un carattere meraviglioso ed io ti stimo davvero molto come persona; ti ringrazio infinitamente per avermi aiutato, ma tra noi non c'era più amore, almeno per me. Ma, in passato, c'è stato e mi dispiace che tu creda che io abbia buttato tutto nel cesso per un'altra persona, perché non è vero"
Prendo fiato, dopo aver parlato così a raffica
"Ora, scusa, ma abbiamo entrambi una lezione a cui andare"

𝕰𝖘𝖈𝖆𝖕𝖊 ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿWhere stories live. Discover now