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»scusate, questa volta non ho giustificazioni da rilasciare, solo, mi dispiace quando non riesco ad aggiornare all'ora giusta o, addirittura, nel giorno giusto.
sappiate che comunque apprezzo che voi stiate seguendo questa storia.
grazie mille




»Yoongi
"Moderi il linguaggio" dice il giudice
"Come desidera" continua l'uomo
"A questo punto, dal momento che non avete motivazioni valide per riportarvi indietro i ragazzi-"
"Non abbiamo finito"
"Non mi interrompa"
Anche il giudice, come me, si sta rompendo i coglioni
"Proceda con le sue difese" continua il giudice
"Io non ho difese, a parte garantire che le accuse siano solo menzogne. Ma posso dire che questi due ragazzi non potrebbero vivere senza di noi"
Che cazzo sta dicendo.
Sposta il suo sguardo su Jimin
"Loro non hanno alcuna speranza di sopravvivere lontani da noi...vero Jiminie?"
Jimin è sull'orlo delle lacrime ed è immobile, rigido come un palo
"È vero che non potresti?"
"I-io..."
È terrorizzato e né io né Hoseok possiamo aiutarlo
"Da chi sei venuto quella volta, quando ti hanno beccato a rubare insieme a Taemin? Quell'altro bastardello"
Jimin rimane zitto
"E quando quel ragazzo ha cercato di picchiare Jungkook e tu, invece che saltargli addosso, sei corso piangendo verso di noi"
Jimin abbassa lo sguardo
"E quella volta che hanno cercato di prenderti per venderti, chi è che ha fatto a botte con loro?"
Jimin sta tremando
"E quando Taemin ha tentato di violentarti?"
Jimin sta piangendo.
Questo è troppo.
Mi alzo in piedi
"Senta, chiuda quella stracazzo di bocca che si ritrova e lasci che il giudice decida, lei sta ancora esercitando violenza psicologica ed è evidente" dico cercando di non alzare il tono della voce
"E tu chi saresti?"
"Nessuno di cui possa interessarle. Giudice - mi rivolgo a lei - mi scusi per essermi intromesso, ma il padre di Jimin sta utilizzando il dovere minimo paterno per pressarlo psicologicamente e farlo sentire in colpa, di modo che il ragazzo ceda"
Riprendo fiato, poi mi rivolgo all'uomo: "Lei non può portarlo via con questo pretesto e neanche il padre di Jungkook può farlo con suo figlio. Se in questo momento facessimo fare le analisi del sangue ad entrambi, vi assicuro che sia Jimin che Jungkook verrebbero affidati ai servizi sociali, di certo non a voi, e sia io che Hoseok potremmo chiederne l'adozione e il mantenimento. Voi finireste in prigione per molto più tempo"
Guardo con occhi iniettati di sangue il padre di Jimin.
Ti ho in pugno testa di cazzo.
Lui è visibilmente in difficoltà.
Si allontana dalla sua postazione e si avvicina lentamente a noi, specialmente a Jimin, ma senza distogliere lo sguardo da me.
Arrivato davanti a lui, si abbassa al livello di Jimin, il quale è seduto e tiene la testa abbassata tra le braccia.
La strana luce che aveva negli occhi si riaccende.
Gli poggia una mano sui capelli e vedo il corpo di Jimin irrigidirsi.
Non posso picchiarlo qua dentro, vero? No, sono in un'aula di tribunale.
Arriccia una ciocca di capelli di Jimin con le dita.
Non può toccarlo così.
Sussurra qualcosa, ma non capisco

»Jimin
"Dimmi Jiminie...lui è un altro dei tanti che ti fai? Scommetto che anche Jungkook ormai sa com'è stare nel tuo culo"
A questale parole, mi viene da piangere e in pochi secondi mi ritrovo le guance solcate dalle lacrime
"Io...n-non-"
"Tu cosa, Jimin? Credi che non sappia che tu e il tuo ex lo avete fatto nel mio letto? C'era anche troppo poco sperma, cos'è, non ce l'aveva grande?"
Inizio a singhiozzare. Non sta dicendo niente che non mi abbia già detto, ma fa male, come il coltello rigirato nella ferita, una ferita che, in verità, non si è mai chiusa
"La smetta!" sento Jungkook disperato
"Ehi tu! Muto" lo richiama il padre
"Ora dimmi - ricomincia mio padre a sussurrare - sei sempre stato un passivo? Sei una troia come tua madre?"
Questa no.
Mi alzo di scatto e mi asciugo le lacrime, guardandolo malissimo
"Questa non te la permetto, signor Park"
Ha davvero esagerato.
Tutto, ma non lei, non la donna che si è sacrificata per me e Jungkook.
Non deve permettersi
Mi rivolgo al giudice: "Penso che possa esprimere il suo giudizio, qui non c'è nient'altro da dire"

𝕰𝖘𝖈𝖆𝖕𝖊 ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿDonde viven las historias. Descúbrelo ahora