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»Yoongi
"Non voglio" afferma annaspando.
Non capisco...andava tutto così bene, cosa gli è preso? Avrò fatto io qualcosa di male, ma non credo, insomma...
"Ho fatto qualcosa che ti ha dato fastidio?" chiedo ancora dal pavimento.
Jimin gesticola nervosamente
"L-le tue mani...oh insomma!"
Le mani...?
"Io....scusa, non ci ho fatto caso, cioè sì ci ho fatto caso, ma mi è venuto spontaneo, non pensavo fosse una cosa così...spinta(?) per te"
Mi sto davvero giustificando per una cosa del genere? Sono completamente impazzito, non so cosa mi prenda, forse sto diventando debole
"Jimin, io- davvero"
Lui sospira pesantemente ed incrocia le braccia, poi abbassa la testa, rilassando i suoi muscoli e crollando sul letto.
Approfitto di questo momento e mi metto sul letto accanto a lui.
Ha le mani davanti agli occhi e un'espressione arricciata
"Che c'è?" chiedo
"Agust...mi dispiace, non ci riesco, sul serio, è più forte di me, non voglio"
"Ti stavo baciando. Tu ti blocchi perché pensi che io ne possa approfittare per stuprarti, ma non è assolutamente così, non ho alcuna intenzione di fotterti"
Almeno non fin quando non me lo chiederai tu, Jimin
"Come faccio a fidarmi?"
"Devi aspettare, ma mi auguro che tu non ci metta troppo a capire se puoi fidarti o no"
"Saresti in grado di aspettare?"
"Non hai idea della pazienza che ho" dico
"Non si direbbe" fa ridendo
"Solo perché non voglio irritarmi per cose inutili; questa cosa è importante"
Jimin mi sorride e sento di sciogliermi quasi.
Gli sorrido anch'io in maniera accennata
"Ah, stupido dongsaeng..." dico scompigliandogli i capelli.
Lui ride e mi attira a sé per il colletto della maglietta.
Gli finisco quasi addosso, sostenuto solo dal mio braccio destro ed il mio corpo in diagonale al suo per non finirgli totalmente sopra.
Mi rivolge un dolce sorriso e mi accarezza la guancia sinistra.
Gli chiedo il consenso con lo sguardo, ma mi precede e mi tira verso il basso, facendo scontrare le nostre labbra.
Lo bacio dolcemente; questa volta dev'essere lui a voler approfondire, sennò sarò costretto a continuare con questo andamento.
Non che mi dispiaccia, solo che vorrei avere una contatto più profondo con lui e non solo fisico perché, se fosse lui ad approfondire il bacio, significherebbe che mi sta donando un po' della sua fiducia.
E, senza alcun preavviso, Jimin entra di forza con la lingua nella mia bocca.
Così ci siamo.
Porto la mano sinistra ad accarezzargli un fianco.
Jimin avvolge il suo braccio sinistro intorno al mio collo, mentre con la mano destra mi accarezza il viso.
Vorrei riportare le mie mani sul suo sedere meraviglioso, ma la posizione non me lo consente.
Azzardo, portando la mano sinistra sotto la sua maglietta, con timidezza.
Jimin sussulta, ma non mi respinge.
Risalgo con la mano e percorro il suo busto magro, fino ad arrivare con le dita al suo capezzolo destro.
Faccio un giro intorno ad esso con l'indice e poi ne schiaccio la punta col pollice
"Ah-" geme Jimin staccandosi dal bacio.
Mi rialzo da sopra di lui, passandogli il pollice sulle labbra piene e in questo momento rosse come ciliegie.
Jimin riapre gli occhi
"Per oggi basta così" termino.
Lui sembra triste...svuotato.
Allora gli piace.
Certo che si contraddice da solo.
La sua espressione è quella di un bambino a cui hanno detto di aspettare la fine della cena per il dessert.
È così carino
"Che succede, Jimin?"
Distoglie immediatamente lo sguardo
"I-io...pensavo...cioè...che durasse di più"
Scoppio a ridere
"Brutto monello" lo rimprovero.
Sembra più imbronciato di prima
"Cosa ti aspettavi? Non puoi morire perché non hai voluto prendere aria durante un bacio"
"Solo che era così...così bello; a te non è piaciuto?" chiede quasi timoroso.
Gli sorrido.
Incredibile la tenerezza di questo ragazzo
"Certo che mi è piaciuto Jiminie, solo che se avessimo continuato, mi sarei eccitato...e le cose non sarebbero andate a finire bene"

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