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»Jimin
In questo momento mi sento così sporco, senza purezza; non ho avuto un minimo di contegno nel chiedere ad Agust se potevamo farlo. Mi sento rozzo, ma allo stesso tempo so che non posso farne a meno. Lui mi piace ed io piaccio a lui, non c'è nulla di strano nel fare queste cose, non sono sbagliate, sono solo normali.
È tutto un mio complesso, devo solamente mentalizzarmi su ciò.
Anche se è imbarazzante consideratosi che sto facendo un enorme rumore tra ansimi e gemiti. Sono una frana, ma non posso farne a meno.
In più, il mio cuore batte ad una velocità spropositata.
Agust continua a muovere la sua gamba verso la mia intimità, mi sta dando un'eccitazione strana, mai provata fino ad ora.
Io continuo ad affondare le mie dita tra i suoi capelli, baciandolo senza sosta.
Ogni tanto mi morde il labbro inferiore, il ché mi fa gemere, unito al fatto che la sua gamba è ancora lì. Mi sento euforico, contento e stranamente voglioso...sarà perché il peggio deve ancora arrivare.
Ho seriamente paura, a me piacciono i preliminari, è il resto che...insomma...non mi va a genio.
Però non posso fare le cose a metà e devo smetterla di rimurcinarci sopra.
Agust si ferma un attimo ed anche il suo movimento cessa.
Punta i suoi occhi nei miei e mi sorride.
Sorrido spontaneamente anch'io.
Entrambi abbiamo il fiatone e stiamo sorridendo come degli imbecilli, come quelli dei film d'amore.
Con il mio ex non è mai stato così.
Lui prende la mia mano e la porta all'altezza del suo petto.
Appoggio la mano sul punto corrispondente al cuore e sento il suo battito.
Il suo velocissimo battito
"Vorrei poterti dire cosa sto provando in questo momento, ma ho paura che le mie parole sminuiscano ciò che in realtà sento, quindi limitati a sentirlo in questo modo, perché non so in che altro modo dirti che ho leggermente, ma proprio leggermente, perso la testa per un certo Park Jimin, un sedicenne proveniente da Busan, con un passato pietoso, ma con un futuro splendente, un sorriso dolce e degli occhietti gentili che si chiudono ad ogni sorriso e ad ogni risata che esce dalle sue labbra rosee e piene. Un ragazzo bassino e dolce, sempre gentile e buono di cuore. Apprezza ciò che sei"
Mi viene da piangere, ok?
Sto sorridendo, ma le mie guance si stanno bagnando di acqua salata che scende a gocce dai miei occhi.
Agust riprende la mia mano e vi poggia un bacio sopra, procurandomi una miriade di brividi.
Prende il mio viso tra le sue mani e mi bacia in maniera profonda e lenta.
Porto le mie mani dietro al suo collo e la sua testa scivola nell'incavo del mio, lasciandomi dei baci umidi
"Hyung" sospiro non appena morde leggermente un lembo della mia pelle.
Chiudo gli occhi e tiro la testa all'indietro.
Si ferma e si alza di scatto.
Mi sento stordito a causa della mancanza del suo corpo.
Lo guardo spaesato e confuso
"Hyung?"
"È che...non mi aspettavo che fossi così impaziente"
"Eh?"
"Hai alzato il tuo bacino verso di me, mi hai...destabilizzato, non me lo aspettavo"
Mi sento avvampare
"I-io?"
"Si, tu" mi guarda serio.
Mi sento in panico.
Agust si rimette sul letto e mi spinge verso il materasso; cado come un birillo, con le braccia piegate al livello della testa.
Si rimette a cavalcioni su di me.
Sorride.
Sono confuso
"Piccolo birbante voglioso"
Ora il mio viso sta andando a fuoco
"I-io non-"
"Shh, va bene così piccolo"
"Posso?"
"Fai ciò che vuoi, devi goderti tutto di questa serata"
Afferro io colletto della sua maglia e lo sbatto con poca grazia sul materasso, sotto di me.

𝕰𝖘𝖈𝖆𝖕𝖊 ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿDonde viven las historias. Descúbrelo ahora