≣ 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟒𝟎: 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐪𝐮𝐢, 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐭𝐫𝐞 𝐞' 𝐪𝐮𝐢

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*JUNGKOOK*

Il mattino seguente tutto passò tranquillamente.

Quando passai per casa a prendere lo zaino per la scuola i miei genitori erano già entrambi fuori ed anche a scuola non ebbi alcun problema con Jaehyun visto che non si presentò.

Alla fine rimasi davvero fedele alla mia scelta, non parlai della rissa con alcun insegnante ─ perché conoscendo i loro modi di fare non avrebbero fatto altro che ingigantire e peggiorare la situazione ─ quello che invece mi ritrovai costretto a fare fu avvisare Jimin degli artefici perchè se mi avevano picchiato a causa di Esprit, nemmeno lui era al sicuro.

La sua reazione fu esattamente come immaginato.

«Cosa aspettavi a dirmelo brutto idiota!» urlò spingendomi giù dall'autobus. «Sarei andato a casa di ognuno di quei cretini a prenderli a sberle!»

«Sì certo e poi ti avrebbero ridotto peggio di me!» gli tirai a mia volta uno spintone. «Seriamente, non farne una tragedia, te l'ho detto perché volevo limitare i danni, non per aumentarne» spiegai sistemandomi lo zaino in spalla ed avviandomi con lui verso il magazzino.

«La stai prendendo troppo alla leggera secondo me» sospirò spostando lo sguardo a terra. «Se sei stato ricoverato è anche a causa loro e-»

«No, sono io a prendere ogni decisione e quella semplicemente è stata più avventata delle altre. Se c'è qualcuno che deve prendersi parte della colpa insieme a me, quelli sono unicamente i miei genitori» spiegai serio e lui annuì concorde. «Ma comunque non voglio parlare né di loro né di quello che è successo quindi cambiamo argomento»

Il tragitto non durò molto e nel frattempo Jimin mi accontentò raccontandomi gli ultimi giorni trascorsi con Yoongi; a quanto pare anche lui aveva un lato più umano che si concedeva di mostrare solo a Jimin.

Mi aveva detto che gli stava ancora a fianco aiutandolo con la ST e che ─ a detta del grigio ─ stava facendo degli ottimi progressi, soprattutto dopo aver visto la resistenza avuta da parte sua nel non farsi sopraffare dall'astinenza durante il suo periodo di assenza all'interno dello studio.

La cosa che mi rese più felice fu sentirlo dire "Ha detto che è orgoglioso di me", avevo letto la gioia nei suoi occhi e nelle sue parole soprattutto contando che, da quello che mi ha raccontato tempo fa, Yoongi per Jimin è come un idolo, qualcuno che ammira ed a cui vorrebbe assomigliare quindi sì, oso solo immaginare quanto le sue parole lo abbiano reso felice.

«Oh finalmente!» esclamò indicando il magazzino in lontananza. Percorremmo gli ultimi metri e poi raggiungemmo il grosso portone che aprimmo entrando all'interno dove stranamente trovammo tutto al buio e in completo silenzio.

Seguii la parete e trovai l'interruttore che accesi.

«Ma.. È vuoto..» constatò Jimin guardandosi attorno. «Non avevi detto che vi eravate dati appuntamento qui?»

«Certo, ha detto che gli serviva un aiuto a sballare la nuova merce» mi guardai attorno confuso. Perché non c'è nessuno?

«Non ti ha scritto nulla per avvisarti?» chiese agitato ma poi gli mostrai il telefono spento. «Ah, hai ragione, merda. Chiamo Yoongi e chiedo a lui» spiegò prendendo il suo telefono ed allontanandosi di un po'.

Girò per il magazzino mentre io mi limitai a sedermi su alcune casse in attesa di una risposta, scoppiando poi a ridere non appena imprecò per la pessima recezione del telefono. «Esco un attimo prima di avere una crisi di nervi» mi avvisò uscendo dalla porta laterale.



*YOONGI*

|Diverse ore prima|

«È questa la nuova merce?» chiesi a Taehyung non appena arrivai al magazzino.

➽ Silver Tongue | Taekook ✔  [1/2]Where stories live. Discover now