≣ 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟎𝟒: 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐨𝐥𝐝𝐢

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«Debito..? Di che debito sta parlando Jimin?!» gli chiesi agitato e confuso, osservandolo restare immobile con gli occhi spalancati verso l'uomo in piedi di fronte a noi. «Merda» sbottai silenziosamente prima di rivolgermi al biondo. «Ehm, s-sono un suo amico, p-posso sapere di quanto si tratta? Forse posso pagare per lu-»

«Non credo tu abbia sessantaquattro milioni di won» mi fermò subito, alzando un sopracciglio arrogantemente.

«Sessantaquattro- Jimin come diavolo hai fatto a raggiungere una cifra del genere?!» sbraitai nell'udire quella somma talmente assurda che una persona normale, nemmeno ad impegnarsi, riuscirebbe a spendere. In cosa poi?! Jimin non ha chissà quale passione costosa in cui spenderci soldi e di sicuro non l'ha fatto per qualche capo firmato.

«Ascoltate, do ad entrambi ancora trenta giorni di tempo per raccogliere i soldi ─ dato che siete minorenni e non potote lavorare ─ ma poi passerò alle maniere forti» fece minaccioso rovistando nella tasca della sua giacca. Mi strinsi con fare protettivo a Jimin per paura che potesse estrarre qualcosa di pericoloso ma si limitò a togliere e guardare un orologio da tasca. «Per vostra fortuna devo andare ma Jimin, non m'importa di coinvolgere senza motivazioni altre persone pur di riavere i miei soldi quindi ti conviene non farmi aspettare altrimenti me la prenderò sia con il tuo amico qui-» si rivolse a me facendomi congelare le vene. «Sia con la tua famiglia»

Aspettò che Jimin annuisse consapevole e poi ─ così come arrivò ─ se ne andò.

Restai qualche secondo ancora con lo sguardo fisso alla porta, incredulo della tanto scomoda quanto irreale situazione in cui ero automaticamente stato coinvolto. Jimin mi deve delle spiegazioni e nulla m'impedirà di ottenerle.

«Credo che mi spettino delle risposte, non pensi Jimin?» chiesi con tono leggermente accusatorio, osservandolo lasciarmi una veloce occhiata prima di rannicchiarsi ancora di più contro il muro e tornare a tremare. «Dai Jimin non fare così, se ne è andato quell'uomo» ma lui scosse la testa.

«Non tremo per la paura cazzo!» urlò facendomi sussultare come ogni volta in cui alzava la voce. «Non è la paura!»

«Per cosa allora? Sono finito in questo casino quindi ora ti darò una mano ad uscirne ma ti prego, spiegami cosa sta diamine succedendo» lo implorai di nuovo ed attesi una sua risposta. Incrociò il mio sguardo e poi lo abbassò a terra.

«Sono dipendente dalla ST..» borbottò a bassa voce.

«Dalla ST? Cos'è?» chiesi confuso e lui sbattè un pugno a terra facendomi trasalire per l'ennesima volta.

«È una droga Jungkook! Una cazzo di droga okay?! È la Silver Tongue, dovresti averla sentita in qualche telegiornale ultimamente» sbraitò e solo in quel momento mi fu tutto più chiaro.

Mi era stato difficile connettere il comportamento di Jimin alla dipendenza dalla droga perché lui ed io eravamo sempre stati semplici ragazzi, avevano affrontato di tutto ma nessuno di noi sarebbe mai stato così sprovveduto ad optare in una scelta così drastica. Mai avrei immaginato Jimin vittima di una droga perché alla fine non era affatto scontato come un malessere potesse derivare per forza da una dipendenza e non da qualunque altra cosa meno problematica e pericolosa.

«I soldi che mi hai chiesto erano per quella? Per la ST?» chiesi e lui annuì facendomi sospirare pesantemente e poggiare alla parete del muro. Che schifo di situazione. «Ma come hai fatto a- Chi te l'ha venduta?»

«Uno che ho conosciuto un po' di tempo fa..» restò vago ma decisi comunque di non forzarlo troppo per ora perché tanto in un modo o nell'altro avrei scoperto comunque.

«Dobbiamo recuperare i soldi prima che quell'uomo torni» feci deciso spingendolo ad annuire e cercare il telefono nella tasca dei pantaloni che però non trovò.

➽ Silver Tongue | Taekook ✔  [1/2]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora