≣ 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟕𝟕: 𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐨 𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞

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*JUNGKOOK*

«Jungkook.. Vattene..»

«No, non me ne vado da qui, ho visto fin troppo» ringhiai guardando con odio entrambi i suoi genitori ancora fermi accanto a lui. «Allontanatevi da lui»

«E tu cosa pensi di fare, mh?» chiese la madre avanzando verso di me senza mai staccare la presa dal tubo metallico.

«Lascialo stare!» urlò Taehyung prima di venir colpito di nuovo da suo padre, gesto che andò amozzargli il respiro facendolo raggomitolare su se stesso.

«Lascia che prenda Taehyung e basta, non picchio una donna» feci a tono deciso scontrandomi però con un suo ghigno.

«Hai ragione, non le picchi, le uccidi» disse schietta facendomi pietrificare sul posto. «Che fine ha fatto la signora Jung, la tua professoressa di letteratura?» domandò inclinando leggermente la testa.

«S-Se lo meritava!» esclamai a disagio; la vidi abbassare e scuotere il capo mentre una lieve risata riempiva il grande deposito.

«Taetae si merita la morte tanto quanto lei» e quelle parole mi fecero ghiacciare il sangue nelle vene. «Sono due le opzioni che gli offro, o viene con noi senza fare tante storie, o qui la polizia ritroverà presto due cadaveri, e non parlo dei nostri» si riferì a se stessa ed al padre.

«Non o-osare torcergli un solo capello..!» sentii di nuovo Taehyung, interrotto da qualche colpo di tosse. «Vi uccido..!»

«Facciamo così Taetae, torna a casa con noi e ti assicuro la sicurezza di questo ragazzino.. Rifiuta e lo uccideremo»

«No non starli a sentire! Non devi unirti a loro, non farlo!»

«Jungkook diamine..!» si lamentò appoggiandosi ad una pila di casse il legno per cercare di rialzarsi. «Lascia perdere e vattene, vogliono me»

«Non dire stronzate! Anche io ti voglio! Non scegliere loro a me ti prego!» esclamai guardandolo terrorizzato; entrambi i suoi genitori sorridevano, stavano godendo nel vedere il proprio figlio in una situazione di crisi come questa, a dover allontanare il ragazzo che ama pur di assicurargli la vita.

«Ti avevo detto di non venire diamine-» fece con tono duro, avanzando lentamente verso di me senza venir fermato dal padre. «Dovevi starmi a sentire e non fare di testa tua..»

«Se non fossi intervenuto poco fa ti avrebbero ucciso, capiscila Taehyung, non avrai vita lunga con loro!» esclamai volgendo infuriato un altro sguardo d'odio verso i diretti interessati. «Dovreste vergognarvi! Come potete fare una cosa del genere a vostro figlio?!»

«Lo hai detto tu stesso» intervenne il padre. «È nostro figlio, decidiamo noi come trattarlo e tu, caro mio, non sei nessuno per intervenire nelle nostre questioni personali»

«No, vi sbagliate di grosso, proprio perché siete i suoi genitori dovreste pensare solamente al suo bene, avreste dovuto fare il possibile per facilitargli la vita, per fornirgli del supporto ed invece state cercando di separarlo da me per portarlo con voi, dall'organizzazione che non solo gli ha procurato un danno permanente alla vista, ma che ha anche ucciso i suoi compagni.. Come credete che la sua mente possa sopportare tutto questo?!»

«Jeon Jungkook» e di nuovo fu il padre a parlare. «Detto sinceramente, non ci importa nulla della sua sanità mentale..» ed a quelle parole il mio corpo reagì da solo.

Puntai lo sguardo sulla donna a pochi metri da me, con uno scatto veloce le fui addosso e anche quando tentò di colpirmi con il tubo metallico ─ non so se per l'adrenalina o altro ─ non sentii alcun dolore nonostante mi fossi protetto con il braccio.

➽ Silver Tongue | Taekook ✔  [1/2]Where stories live. Discover now