≣ 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟖𝟐: 𝐥𝐚 𝐠𝐮𝐞𝐫𝐫𝐚 𝐞' 𝐟𝐢𝐧𝐢𝐭𝐚

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Jungkook stava camminando lentamente verso di loro con l'intento di attaccarli alle spalle. Anche Yoongi se ne accorse e subito mi lanciò uno sguardo furtivo prima di trasalire nel momento in cui crollai in ginocchio.

«Sono troppo dolorosi i ricordi, vero Taetae?» chiese mia madre arrogantemente senza sapere che sì, i miei vecchi ricordi erano terribilmente atroci, ma in quel momento il mio cuore stava soffrendo alla vista di Jungkook, vivo.

Il mio Jungkook era vivo.

Il mio Jungkook non mi aveva ancora abbandonato.

Mi portai una mano davanti al viso per coprirmi gli occhi ─ mentre i miei genitori ridevano incoscienti della presenza minacciosa sempre più vicino a loro ─ e Yoongi decise di prendere parola, mostrando ai due un sorrisino spavaldo.

«Bel discorso e tutto, ma non vi siete dimenticati di qualcuno? Provate a contarci»

I miei genitori si scambiarono uno sguardo confuso rispondendo tranquillamente. «Siete in tre»

«Esatto» annuì tranquillo il grigio, osservando i miei genitori voltarsi di scatto alle loro spalle solo per poi ritrovarsi di fronte Jungkook.

«Giù le armi, ora» fece a tono serio facendomi percorrere il corpo da una scarica di brividi. Il mio cuore aveva appena concluso un giro sulle montagne russe e trovavo ancora talmente impossibile che Jungkook fosse vivo e vegeto di fronte a me.

Tirai un sospiro di sollievo ringraziando di nuovo il mio primo amore per aver vegliato costantemente su di me, permettendomi di ottenere una seconda chance con Jungkook, per avermi permesso di non perderlo e di poter trascorrere altro tempo della mia vita con lui. La ringraziai, la ringraziai davvero tanto.

«Merda» ed il fastidio di mia madre fu ciò che mi fece tornare immediatamente con i piedi per terra; mi rialzai asciugandomi velocemente le lacrime e strinsi l'arma tra le mani.

«Saresti dovuto morire» ringhiò mio padre sporgendosi verso di lui, attirando la sua attenzione nel mentre vidi mia madre scattare verso di lui.

Stava impugnando un coltellino.

Jungkook indirizzò la sua attenzione sulla donna puntandole la pistola contro ma ─ prima che potesse difendersi, sparandole ─ schiacciai il grilletto compiendo il gesto che tanto ambivo di fare fin da quando avevo spedito i miei genitori in carcere.

Uccisi mia madre sul colpo, le sparai alla schiena, perforandole con un colpo perfetto il centro del cuore.

Tutto attorno sembrò fermarsi.

Yoongi e Jimin rimasero immobili ad osservare il corpo privo di vita della donna ─ ora ricoperto da una pozza sempre più grande di sangue ─ mentre Jungkook faceva lo stesso incapace di capire chi fosse stato tra me e lui a sparare ed io, con il tremore persistente lungo tutte le braccia, osservavo mia madre, a terra, privata della vitalità dal suo stesso figlio.

Un figlio, che per la precisione, mai avevano cercato.

Perché io ero proprio questo, un loro stupido errore quindi anziché restare ai loro occhi un essere semplicemente inutile, avevano deciso di sfruttarmi e far sì che la mia vita divenisse vantaggiosa per i loro progetti; ero diventato la loro cavia umana e non si erano nemmeno mai riguardati dal portarmi in ospedale quando qualche loro droga produceva strani effetti sul mio corpo instaurando le varie reazioni collaterali.

Nulla, non gli era mai importato nulla di me.

«B-Bastardo!» ringhiò improvvisamente mio padre; scattò verso Jungkook colpendolo con forza allo stomaco, ora privo del giubbotto antiproiettile, e lo attirò a se stringendogli con forza un braccio attorno al collo mentre con l'altro gli puntava l'arma alla tempia.

➽ Silver Tongue | Taekook ✔  [1/2]Where stories live. Discover now