Capitolo 2

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Spingo le grosse porte in vetro del locale, subito dopo aver superato i buttafuori... ormai mi conoscono da una vita.

Frequento discoteche e locali probabilmente da una settimana dopo essere nata, sono il mio ambiente.

La musica, la gente, il divertimento... i ragazzi.

I RAGAZZI.

Eh sì, ho un debole per loro.

Specialmente se sono carini, tonici e con un bel sorriso... e devo dire che la maggior parte di loro sembra avere un debole per me... voglio dire, basta che mi guardo allo specchio per capire perché. Sono bella e so di esserlo.

Cammino spedita sui miei tacchi dodici lungo il corridoio dalle pareti nere, dove la musica rimbomba e i decibel fanno subito alzare il ritmo delle pulsazioni del mio cuore.

Appena il mio cervello sente la musica, le risate e il caos, rilascia endorfine ed io entro in un loop di sorrisi, euforia e risate. È più forte di me, non rinuncerei mai a tutto questo.

Per nulla al mondo.

Perché è il mio mondo. Tutto ciò che amo è immerso in luci stroboscopiche e musica tecno.

''ciao Davide'' saluto il barista che mi ha visto arrivare appena ho voltato l'angolo... ricambia iniziando subito a preparare il mio solito drink: Martini liscio servito su un bicchiere rigorosamente freddo, con una piccola ciliegia zuccherata all'interno. Non che me ne freghi qualcosa della ciliegia, ma mi aiuta a mettere in atto qualche piccolo trucco per attirare il ragazzo di turno.

Ogni volta che penso che la mia migliore amica è praticamente l'opposto di me, mi viene da sorridere.

Mi manca spesso ultimamente, mi manca parlare con lei e ridere dei nostri problemi... a volte vorrei che non fosse mai partita per la California.

''ciao Silvia, stasera sei leggermente in ritardo o sbaglio?'' rido sedendomi per poi accavallare le gambe.,. il suo sguardo cade subito nella mia pelle nuda ed io faccio un mezzo sorriso... è carino Davide, ma no.

Non è decisamente il mio tipo.

Secondo me, la massima posizione che riesce a fare sotto le coperte è il missionario ... sorrido tra me e me. Non che sia un brutto ragazzo, ma ha QUELL'ARIA da bravo ragazzo che proprio no, mi uccide tutti gli ormoni all'istante.

È il tipico ragazzo che mia mamma sarebbe felice frequentassi, peccato che io cerchi tutt'altro. L'esatto contrario... non il classico cattivo ragazzo, ma beh... deve avere l'aria un po' stronza.

Più che altro deve darmi sicurezza.

Sicurezza che dopo una notte di sesso non venga a cercarmi sotto casa o mi riempia il telefono di messaggi.

La maggior parte di loro lo sa, la fine che fanno è quella... chiariamo una cosa, non che io la lanci a chiunque come Biancaneve lancia briciole di pane ai suoi uccellini.

Faccio molta selezione.

Un'accurata selezione.

E il novanta percento delle volte, il mio radar centra il colpo.

Ci divertiamo, ci sbaciucchiamo e ci scopiamo a vicenda ... e il giorno dopo amici, conoscenti o meglio ancora sconosciuti come prima.

Il problema di base è che io non sono adatta ad una relazione, ma anche se lo fossi.. beh, fino ad ora non ho trovato nessuno che riesca a tenermi testa.

Mi guardo in giro mentre Davide avvicina il mio drink e non posso fare a meno di roteare gli occhi quando il mio sguardo cade su tre ragazze che mi guardano per poi sghignazzare.

Parlami di teWhere stories live. Discover now