Capitolo 33

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''non è possibile che tu riesca a far così tanta confusione, solo muovendoti'' sbotta Jake mentre guarda male Nat che per prendere il ketchup ha versato una bottiglia di birra sul tavolo, bagnando così sia Jake che Jace.''è colpa di Dean che mi ha spinto'' sbotta e tutti ci voltiamo verso Dean che poveretto, si sta facendo gli affari suoi mentre è preso a parlare con Cole e Isa.Siamo a cena a casa di Isabel, abbiamo deciso di mangiare messicano e pizza insieme. Un vero schifo, ma ehi... la fame accontenta tutti.Realmente all'appello mancano Marco e Andrea che hanno continuato ad evitare tutti quanti fin da quella sera: ho chiamato Andrea solo per assicurarmi fossero ancora vivi e l'orario di ritrovo per domani.Cerco di non pensarci, cerco di rimandare la sensazione di dispiacere e di vuoto che sento appena penso alla partenza.Vorrei ricominciare questa settimana da capo e dio... rifarei esattamente tutto quello che ho fatto. Più ci penso e più capisco che Trevis per quanto pazzo, donnaiolo e irriverente, sia una delle persone più autentiche e intelligenti che io abbia conosciuto in vita mia.Mai scontato, mai noioso. Sorvolo sull'essere bello perché mi sembra superfluo ma dio, capisco con il passare del giorni che anche se fosse orripilante ai miei occhi, ne sarei comunque attratta perché... beh, perché mi prende mentalmente. Attiva il mio cervello, lo stimola, lo sprona a ragionare, mi tiene testa e... e accidenti, il mio cervello è pazzo di lui.Il mio cuore un po' meno, perché ormai si conosce da solo: non si affeziona, non si innamora e non... beh, non si lascia andare.Non si affeziona? Ma è davvero così? Mi volto a guardare Trevis che sta facendo dei versi da idiota con il tubetto della maionese e una salsiccia e capisco che forse un po' mi mancherà.Già, un tubetto della maionese e una salsiccia.Ci si può affezionare almeno un po' ad una persona, solo dopo una settimana?Mentre mi sto ponendo queste domande esistenziali, Trev si volta verso di me e vedendomi fissarlo sovrappensiero, mi chiede a bassa voce ''tutto apposto? Vuoi un po' di maionese anche tu?'' fa su e giù con le sopracciglia ed io scuoto la testa afferrando al volo il suo doppio senso.Gli faccio l'occhiolino sorridendogli ''tutto apposto.... e no, grazie. Per stasera sono apposto così'' prendo dei tacos e li riempio di salsa guaca mole ''sei silenziosa stasera'' mi dice Isa che mi siede accanto. Ho lei vicino e Trevis davanti ''sono solo un po' preoccupata per il viaggio. L'ultima volta è stato interminabile'' ''credo sia tutta questione di abitudine... ancora non sono tornata a casa, non so come reagirò'' le sorrido ''e che ci torni a fare? Per Deprimerti?, stai così bene qua'' ''chi è che vuole tornare a casa?'' si intromette Jake guardando Isa e lei gli sorride ''io'' ''allora vengo anche io. Non mi sfuggi'' lei arrossisce ed io sorrido per poi roteare gli occhi. Questo è amore.Guardo Trev e anche lui sta facendo una specie di faccia schifata mentre guarda il suo amico ''come cazzo ti sei ridotto'' scuote la testa e lui sospira ''un giorno ti ci ritroverai anche te, è solo questione di tempo'' gli risponde l'altro e riceve indietro un dito medio alzato.''non ti illudere Jake, si è calmato solo perché c'era Silvia nei paraggi.. '' urla Cole e lui rotea gli occhi ''ma che cazzo state dicendo?'' si lamenta ma gli altri continuano a prenderlo in giro ''...tra due giorni tornerà tutto come prima. Il solito via vai di ragazze dall'entrata alla camera di Trevis'' ridono tutti. Sorrido anche io.Ma per qualche assurdo motivo dentro di me non ho per niente voglia di ridere.Neanche quando Trevis propone una gara a chi riesce ad infilare più salsiccia in gola senza strozzarsi: probabilmente vincerei anche.E Trevis è sicuramente d'accordo con me. Infatti mi guarda furbo come se la sapesse lunga.Dio, la mia mente pervertita non riesce a non viaggiare neanche in questi momenti... cancello quindi i ricordi di me e Trevis in camera da letto, nudi.Rigiro una patatina sul piatto e me la porto alla bocca, cercando subito dopo di cancellare anche l'immagine che ha appena descritto Cole. Non riesco a immaginare proprio Trevis in situazioni intime con un'altra. E cazzo, questo è un bel casino.''coglioni, siete solo gelosi che io scopo e voi no'' continua lui con quella dannata salsiccia in mano ''certo come no'' sbotta Dean e lui lo guarda male ''almeno io non devo inventarmi di aver scopato qualcuno'' poi si stampa un sorrisetto in faccia e l'altro scoppia a ridere ''era a fin di bene'' ''certo come no'' poi mi guarda di nuovo ed io sospiro ''almeno promettimi che farai un po' di selezione d'ora in avanti'' dico sorridendo ''lo prometto. Restringerò ancora i miei campi di ricerca'' ''ecco, bravo'' sbotto ''anche Silvia di solito ha dei campi di ricerca molto ristretti'' interviene Isa.Trev la guarda ''ovvero?'' ''ovvero quando andavamo per locali, lei puntava sempre uno ed un solo ragazzo. Fin dall'inizio...'' ''e poi?'' chiede Nat mentre mangia un pezzo di pizza con sopra un tacos ''e poi niente... riusciva a ehm... portarselo a ehm..'' ''si dice scopare Isabel, non ti ammazza nessuno se lo dici'' sbotta Jace facendomi ridere ''già, quindi io la selezione l'ho sempre fatta'' dico soddisfatta. ''bisogna star a vedere se erano belli o no. Come me per esempio'' si intromette Trevis mentre beve un goccio di birra ''tutti dei gran fighi'' sbotta Isa e Jake si volta verso di lei ''ah sì bambolina? Tu eri nella giuria a dare i voti?''domanda ironico e lei ride ''io guardavo..'' arrossisce ed io rido ''realmente Jake, a volte Isa avrebbe potuto fare grandi conquiste. Ma non si sbilanciava mai... diciamo però che veniva notata subito'' rido della sua espressione imbarazzata. Lui invece ci guarda tra il divertito e l'esasperato ''non avevo dubbi, chissà perché'' Isa ride ''Jake non guardarmi così, è colpa di Silvia se avevamo qualche ragazzo intorno'' continua lei ed io scuoto la testa. ''ah sì?'' mi domanda Trev incuriosito, ma senza ridere.''Isa un po' esagera...'' cerco di minimizzare ma lei continua ''è la PR di tutti i locali più In della zona! Quindi la conosco tutti... e poi è considerata una delle più belle. Sil non guardarmi così! È la verità... ha la fila di ragazzi che vogliono uscire con lei. Da quando sei così modesta?'' ''a quanto pare da stasera'' dico all'improvviso imbarazzata.Ma perché reagisco così?''quindi in pratica Silvia è una specie di Trevis al femminile'' sentenzia Cole ed io annuisco guardandolo divertito... il manzo dagli occhi azzurri invece alza le spalle per poi guardarmi mezzo torvo ''forse anche peggio''.Cerco di trattenere un sorriso ''dicono che tutti abbiano un sosia al di là del mondo. Noi lo siamo, solo che io ho due tette e un bel faccino da donna'' ride ''non posso darti torto''.... e nel voltarmi verso Nathalie, noto un mezzo sorriso soddisfatto, come se nella sua testa abbia avuto finalmente risposta su qualcosa di cui era sicura.Non voglio minimamente sapere di cosa si tratta.
"Tornerai a trovarmi prima delle vacanze di Natale?" mi domanda Isa il giorno dopo, mentre siamo in camera sua. Sto finendo di fare la valigia e dio, prego soltanto di non scoppiare a piangere da un momento all'altro.Ieri sera ho avuto difficoltà ad addormentarmi... o meglio, ho passato praticamente la notte in bianco a rimuginare sui momenti passati con Trevis, senza poterne fare a meno.Sono stata da dio con lui, non posso mentire a riguardo. E so già che avrò nostalgia di tutto questo, di questa specie di legame che si è formato.Ma ehi, le cose belle non durano in eterno... quindi, devo farmene una ragione."mancano solo pochi mesi a Natale.. resisterai ne sono sicura" le rispondo atonale e lei rotea gli occhi ''lo so.. però... mi dispiace lo stesso. Sono successe così tante cose che il tempo è volato via" entra Nathalie con Wiskie, il loro gatto e, si mette a sedere sul letto.Sono sicura che la pazza dai capelli viola sarà più che contenta che io me ne torni da dove sono venuta. Però io devo ammettere che non è male... certo è un po' strana, ma è una persona piacevole con cui passare il tempo "Mi sono divertita tantissimo. Quei ragazzi sono favolosi e anche la tua coinquilina non è male" mi rivolgo a lei facendole l'occhiolino. Ricevo un alzata di occhi come risposta.Vabbè, non è facile."inoltre anche Trevis devo dire che ha aumentato di molto la mia visita di piacere qua.." Isa scoppia a ridere mentre si copre il viso con le mani "dio.. non ci credo ancora! Ho perso il conto di quante volte siete spariti tu e lui" rido anche io, perché è vero. Anche io ho perso il conto. "anche io! Dio, è una macchina del sesso" e di tanto altro. Ha azionato tanti meccanismi nuovi dentro di me "siamo molto simili io e lui... nessuno dei due cerca relazioni, né vuole rotture da parte dell'altro sesso.. è una persona con una visione molto aperta delle cose e questo mi piace" Nat annuisce "fa a gara con Jake per chi dei due è più maiale" Isa la guarda scioccata "Jake non è un maiale" io intanto penso alle performance di Trevis.E trovo difficile che qualcuno lo sia più di lui "sì che lo è! E ti sta trasformando in una pervertita... anzi, penso che ci sia già riuscito" rido mentre Isa arrossisce "ma che stai dicendo".Mi mancherà tutto questo. Poi, di punto in bianco Nathalie fa la fatidica domanda che io ancora mi ero tenuta dentro fino adesso "lo ami?". Isa ci guarda boccheggiando senza sapere bene cosa dire... e forse non c'è bisogno che dica niente. Perché è fottutamente palese che sia innamorata persa di Jake.Deve solo ammetterlo a se stessa. Le sorrido dolcemente come a farle capire che nessuno la giudicherà per un sentimento. Tanto meno io perché non ci capisco una mazza.A volte mi chiedo cosa si provi ad amare qualcuno, ma è solo una domanda dettata dalla curiosità.Isa ci guarda entrambe, per poi rispondere con una semplicità disarmante "sì.. lo amo" sorrido a mia volta, senza poterne fare a meno "lo immaginavo". È palese.Limpido come una giornata di sole senza nuvole.Mi siedo sulla mia valigia cercando di chiuderla... la sessione di shopping mi ha definitivamente fregato "pure io.. non so se esserne felice o preoccupata.." interviene Nathalie come se il solo pensiero la spaventasse.Non conosco molto Jake, ma da quello che ho capito, se solo Trevis è peggio di lui, beh, la cosa è un po' preoccupante. Isa però le sorride, come fa sempre "Nat, in ogni caso è una cosa stupenda, sono felice.. nonostante tutto. Non mi pento di niente... sono in una nuvoletta rosa con tanti unicorni e zucchero filato" rido insieme a loro "è piuttosto palese.. si vede lontano due miglia. Appena arriva Jake il tuo sorriso si accende come un albero di natale.. brilli quasi di luce propria oltre ad avere la faccia da pesce lesso ogni volta che è voltato da un'altra parte" le dico riuscendo finalmente a chiudere la valigia "non è vero" sbotta."certo.. certo, pensala come ti pare..'' "ora puoi finalmente dire come ci si sente ad essere innamorate di un figaccione" "e tu come fai a sapere che non lo sapevo già cosa significa amare?" scrollo le spalle fregando una sigaretta a Nathalie, che mi guarda male "Chiamalo vedere le cose da un altro punto di vista o conoscere così bene una persona da capirla dai comportamenti" sta per replicare qualcosa, quando la porta si spalanca di botto e compare.. Trevis.Ovviamente anche oggi bello come il sole.Pensare che non vedrò mai più il suo bel faccino, un po' mi rattrista.Ovviamente solo dopo che mi ha fatto l'occhiolino, mi rendo conto che lo sto fissando come una pervertita.. lui mi sorride e sbotta "pigiama party?" nessuno lo considera, visto lo stato d'animo depressivo in cui siamo "posso unirmi a voi?" insiste e senza che nessuno gli dica niente, si butta sul letto per poi sedersi e tirarmi verso di lui.Come ehm... prego? Non oppongo resistenza mentre il suo braccio avvolge la mia vita, accompagnandomi fino a sopra di lui, sedendomi così sulle sue ginocchia.OOK.Cosa sta succedendo? "che galantuomo" gli dico divertita e lui per tutta risposta, come se fosse una cosa normale, mi sfiora il sedere con una mano per poi sussurrare "ieri sera non ti importava che facessi il galantuomo".Ah già, ieri sera. Come dimenticarmene. Ho seriamente paura che quando tonerò in italia, paragoni tutti i ragazzi al sottoscritto "mi importava di altro" gli sussurro a mia volta e lui mi sorride divertito.Dio, non mi sorridere così, ti prego. Ti piace vincere facile Trevis e ne sei ben consapevole. "fuori da qua.. visto che tra poco questi due si riprodurranno nel mio letto" ci voltiamo entrambi e solo ora mi accorgo di Jake e di Isa che parlano di noi due ... Jake guarda Trevis con fare d'avvertimento ''Trevis non ti azzardare.. su quel letto ci posso scopare solo io" l'altro sospira come se Jake fosse tutto scemo "non è mica detto che debba per forza fare quello" poi mima un gesto abbastanza eloquente con la bocca, che fa arrossire così tanto Isabel da farmi scoppiare a ridere.Sì, decisamente, mi mancherà tutto questo.
''posso sapere cosa ci fai qua?'' domando a Trevis mentre bevo un goccio di caffè, tra poco partiremo per l'aeroporto: lui scrolla le spalle ''ti accompagno in auto fin là'' ''non ci accompagnava Jace?'' mi fa un sorriso ''preferivi lui?'' ''no è che da quello avevo capito ieri sera, ci eravamo detti addio'' ''e che addio. Cazzo, fossero tutti così non sarebbe tanto brutto dirselo'' rido ripensando alle scene ai limiti del consentito di ieri sera ''peccato che non siano tutti così'' ''il nostro lo è stato'' ''già, è stato un addio speciale'' ci fissiamo per qualche istante senza dire niente, ognuno perso nei propri pensieri.Solo il suo telefono che squilla ci riporta entrambi nel pianeta terra... mando un'occhiata veloce allo schermo e, appena noto il nome di Sheila accanto alla sua faccia sorridente, stringo più forte la tazza del caffè.La solita sensazione di fastidio mista a pugno sullo stomaco si palesa dentro di me... cerco di placarla perché ehi, è ovvio che appena metterò piede nell'aereo loro due si vedranno. È una cosa inevitabile.Ed io devo fregarmene.Si allontana per rispondere, lo sento anche ridere ad un certo punto... così per evitare la figura dell'idiota, decido di iniziare realmente a radunare le mie cose.Non so cosa accidenti mi prende, ne per quale motivo vorrei andare da lui, strappargli il telefono di mano e baciarlo.
Dopo aver salutato Isabel e tutti quanti, tra commozione e lacrime trattenute inutilmente, finalmente montiamo in auto.. Trevis alla guida, io nel posto accanto a lui e dietro di noi Marco e Andrea.Nell'auto c'è uno strano silenzio o meglio, Trevis che canticchia le canzoni della radio, io che osservo il paesaggio dal finestrino e gli altri due che non so se siano vivi o morti... non li sento neanche respirare.Sobbalzo quando dietro di me vedo salire una specie di divisorio che separa noi due dai passeggeri dietro...guardo Trevis allucinata e lui fa un mezzo sorriso. Ok che è un auto super figa, ma questa cosa l'avevo vista solo nei film americani.''questa cosa non l'avevo mai vista fare, mi hai sorpreso'' cambia marcia ridendo ''pensavi davvero che uno come me non avesse una macchina superfiga e più bella degli altri?'' ''ma quel paravento è inutile'' mi guarda male ''non è un semplice paravento, cazzo. Volevo rimanere un po' da solo con te'' lo guardo come se fosse scemo ''quelli dietro ci sentono comunque'' ''e invece no sapientona, è insonorizzato'' lo guardo sorpresa ''non smetti di sorprendermi'' ''voglio farti una sola domanda'' mi dice fermandosi al semaforo e voltandosi verso di me.Mi schiarisco la voce ''dimmi'' mi scruta con i suoi occhi cristallo e per qualche istante perdo il contatto con la realtà, tanto da dovermi frenare nell'istinto di saltargli addosso ''sei felice di tornare a casa?'' merda.Prego che scatti il verde e che smetta di guardarmi, smetta di guardare le mie espressioni... deglutisco perché non so che cazzo rispondere. O meglio, dentro di me lo so bene.Non voglio che sia lui a saperlo.''tu sei contento che io torni a casa?'' domando tutto d'un fiato e lui mi sorride come joker ''tocca prima a te rispondere'' ''secondo quale regola?'' lo guardo male ''secondo le mie regole'' ''ah sì?'' ''sì, sei tu l'ospite. Quindi le regole le faccio io'' lo guardo ancora peggio ''sì, sono molto contenta di tornare a casa Trevis. A tratti euforica... non vedo l'ora di prendere un mini champagne in aereo per festeggiare la cosa'' dico con la solita faccia da schiaffi e lui impreca, per poi guardarmi male a sua volta ''non sei per niente brava a dire cazzate'' ''ora tocca a te rispondere'' riparte al semaforo con una sgommata che mi fa attaccare al sedile.Ci sono alcuni secondi di silenzio dove sembra ragionare su qualcosa poi risponde ''credo che a Draco mancherai'' ''a Draco?'' dico come se fosse scemo e lui annuisce ''anche a me mancherai... non credo di averlo mai detto in vita mia, quindi considerati fortunata'' dice burbero ed io cerco di non trattenere un sorriso e la sensazione di calore che lentamente si fa strada in mezzo al mio petto.Merda.Mi schiarisco la voce ''anche a me mancherà Draco.. e... ehm... anche tu'' fa un mezzo sorriso senza voltarsi ''lo so'' ''non avevo dubbi... ma sono felice di avertelo detto io stessa. Dovrai trovarti un bel po' di ragazze per consolarti'' annuisce mentre parcheggia davanti all'aeroporto e adesso è tutto così reale che vorrei non partire più.Ecco, l'ho detto.''un bel po' di ragazze hai detto bene'' dice pensieroso per poi abbassare lentamente la visiera che ci separava dagli altri e appena rivedo le facce dei due dietro, vorrei pregarlo di rialzarla.''ragazzi siamo arrivati... è l'ora di andare''.Camminiamo velocemente per i vari terminal dell'aeroporto e dio, sembra ieri di essere atterrata.Guardo Trevis accanto a me che cammina mentre trascina una delle due mie valigie ''quanta cazzo di roba ti sei portata?''' ''portata poca, l'ho comprata tutta qua'' ''certo, che domande'' mi da un pizzicotto ed io mi sposto ''eccolo, è il terminal quattro'' ''già, ci siamo'' mi volto verso gli altri due ''voi avviatevi... io... arrivo subito'' annuiscono per poi fare un cenno di saluto a Trevis ''ciao Trevis... grazie del passaggio'' lui annuisce al ringraziamento di Marco e gli porge la mano ''figurati, vi ho portato solo perché avevate lei con voi'' dice furbo e loro ridono ''non avevamo dubbi... Silvia ti aspettiamo davanti al check'' annuisco e li guardo allontanarsi da noi.Mi volto verso Trevis ''eccoci qua... beh... ehm.. questo è veramente un addio'' sospira avvicinandosi a me ''sono stato bene questa settimana'' ''anche io'' dico in imbarazzo per la prima volta, perché non so che accidenti fare.E nemmeno lui.A parte fissarmi con quel suo solito sguardo magnetico.''io.. non so perché ma non so che accidenti dire'' dico ridendo come un'isterica e lui mi segue ''cazzo, pensavo di essere l'unico'' mi avvicino a lui per poi dargli un bacio veloce sulla bocca ''devo...devo andare. Credo.. perché altrimenti rischio di perdere il volo'' ''sarebbe un vero peccato'' annuisco mentre mi allontano da lui, inciampando sulle mie due valigie ''un grandissimo peccato... ciao...ciao Trevis'' lo saluto per poi voltarmi velocemente e dirigermi verso il check.Ma non faccio neanche dieci passi, che mi volto di nuovo ritrovandolo allo stesso posto con le braccia incrociate che mi fissa.E cazzo, non so che accidenti mi prende o che mi dice il cervello, ma mi ritrovo a mollare le valigie come una pazza, per poi con passi veloci raggiungerlo... e lui, come se mi stesse aspettando mi accoglie tra le sue braccia, per poi stringermi a lui e baciarmi prima che lo faccia io.Praticamente ci schiantiamo l'uno sull'altra e mentre le nostre lingue si incastrano in un bacio che sa di dispiacere e di ''se'' mancati, io penso che è stato tutto così bello perché aveva una fine. Perché doveva essere così.Perché noi cazzo, siamo due anime libere che non sanno amare, ne sanno esprimere un dannato sentimento senza far casino.Incasiniamo la vita delle persone senza rendercene conto... noi due insieme creeremo una specie di bomba atomica che porterebbe a saltare entrambi.Mi stringe a lui, mentre sussurra il mio nome tra le labbra, mentre mi infila la sua mano tra i capelli tirandoli leggermente ed io.. io impazzisco sotto i suoi baci, abbassando le sue difese ''Trevis...devo...devo andare'' annuisce mentre poggia la fronte sulla mia ''tornerai?'' lo guardo ''no'' ''no?'' scuoto la testa ''non tornerò, è meglio per entrambi...fidati'' lui impreca ed io gli do l'ultimo bacio ''addio Trevis'' e senza fargli aggiungere altro, lo saluto di nuovo e mi allontano velocemente da lui, senza voltarmi indietro.È meglio così.È meglio così per entrambi.Con la testa in confusione faccio il check in per l'aereo, passo al metal detector e raggiungo gli altri senza avere complicazioni.E solo una volta seduta in aereo, faccio un sospiro tremante mentre guardo fuori dal finestrino. Ho fatto in tempo.C'è mancato un soffio e... e avrei sentito qualcosa. Quel qualcosa di cui mi privo da sempre. Sensazioni, emozioni forti e vive... con la persona più sbagliata di questo pianeta: una persona identica a me.''Sil...'' la voce di Marco si insinua nei miei pensieri ed io lo guardo, fulminandolo al di là del corridoio dell'aereo ''non mi devi rivolgere la parola'' ''come prego?'' ''mi sono trattenuta dallo sputarti in un occhio solo perché sono una persona educata. È inutile che mi guardi con quella faccia basita... pensi mi sia dimenticata di come mi hai trattato quella sera? Mi hai dato della puttana'' ''ero nervoso, sai che non lo pens...'' ''No marco, tu lo pensi eccome. Tu sei il classico ometto da quattro soldi che per alzarsi un minimo l'autostima, deve distruggere quella degli altri... non mi piaci e non mi sei mai piaciuto. Ti ho accompagnato qua per puro egoismo personale perché IO non ho mai appoggiato la storia tra te ed Isa...'' ''cos..'' lo zittisco, perché ormai sono un fiume in piena ''...lei è stata con te perché troppo buona. Perché è una mente limpida e gentile ma piena di insicurezze, che tu con il tuo carattere del cazzo sei riuscito a manipolare per anni.... Ed io nel vederla con Jake, non posso essere che felice'' ''tu sei fuori di testa, non sai quello che stai dicendo... e poi, non urlare, siamo in mezzo alla gente'' si sistema la t shirt firmata ed io faccio una risata da vera psicopatica ''me ne sbatto il cazzo della gente. Le persone come te devono stare sole, sanno fare solo del male...con questo ho finito, puoi andartene direttamente a fanculo'' poi prendo la mia mascherina di stoffa per gli occhi e me la posiziono sul viso ''ci vediamo all'arrivo''.Anche se so benissimo che sarà difficile addormentarmi.Inoltre, appena arrivata dovrò parlare con Mirco, glielo devo in nome della nostra amicizia perché in questo caso non sono stata tanto diversa da Marco... ho provocato dolore intensionalmente ad un'altra persona, calpestandone i sentimenti.

Parlami di teWhere stories live. Discover now