Capitolo 17

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Mentre ci dirigiamo verso casa a piedi, visto le condizioni alcoliche di entrambi, ragiono su una cosa fondamentale: non ho mai baciato per così tanto tempo un ragazzo.

Cioè, sembravo una specie di ninfomane a corto di baci.

Riesco a parlare anche poco, ho le labbra praticamente intorpidite oltre che arrossate.. sto inoltre camminando scalza visto che le mie decolletè firmate sono andate perdute o, probabilmente, rubate al locale: Trevis si è prima offerto di portarmi in braccio e poi di crearmi delle specie di scarpe con delle buste di plastica.

È ovvio che siamo entrambi troppo ubriachi.

Casa sua è lontana almeno un'ora a piedi ''Dean ti ammazzerà per la moto'' sbotto ridendo e lui mi segue ''probabile'' ridiamo per questa cosa almeno due isolati.

''mi fanno male i piedi'' mi lagno ormai in preda alla disperazione ''sembri uscita da un film porno'' sbotta ed io scoppio a ridere ''ovviamente tu te ne intendi'' si accende una sigaretta per poi passarla a me e ne accende un'altra per se ''ovviamente me ne intendo. Sono il primo abbonato a tutti i siti'' rido esasperata ''dio, ma ti senti? Dai chiedimi di parlarti di qualcosa... almeno il tempo scorre più velocemente'' mi guarda furbo per poi avvicinarsi a me velocemente, prendermi il mento tra le mani e stamparmi un bacio dei suoi.

Ovviamente io col cavolo che mi tiro indietro, anzi mi aggrappo a lui come una piovra... lui fa lo stesso con me e in meno di mezzo minuto ci ritroviamo avvinghiati l'uno all'altro come due pervertiti.

Poi, forse entrambi ci accorgiamo che qualcosa non va, così ci stacchiamo di botto.

mi guarda ''cazzo Silvia... wow... non torneremo a casa di questo passo... o tu ci tornerai ma senza quel vestito addosso'' mi schiarisco la voce ''ok.. già.. io.. non dovevi baciarmi di nuovo'' lo guardo male e lui mi guarda allucinato ''sei seria? Ci mancava solo che mi spogliassi qua davanti'' ''non è vero'' chiudo il discorso lapidaria per poi aspirare un tiro di sigaretta e chiedergli di nuovo ''dai chiedimi di parlarti di qualcosa di interessante''.

ci pensa alcuni istanti per poi aprire quella dannata bocca da schiaffi ''parlami del tuo ragazzo'' lo fulmino ''non sei simpatico. Proprio per niente'' ride sotto i baffi ''ah no? In ogni caso sono serio e un sacco curioso di sapere chi è il fortunato'' ''uno più bello e intelligente di te'' dico come una bambina di cinque anni ''non credo, l'unica persona più figa di me l'ho vista solo guardandomi allo specchio'' roteo gli occhi ''tu hai dei problemi di autostima come vedo'' ''ehi che ci posso fare se dio mi ha fatto bello e intelligente? Dovresti essere contenta di aver avuto l'opportunità di baciarmi'' alzo un sopracciglio e lui scoppia a ridere ''sto scherzando scema, ora parlami del tuo ragazzo.. ma soprattutto, non eri quella libera da relazioni?''.

Sospiro e decido stranamente di aprirmi un po' , aiutata forse anche dall'alcool ''ed è così! O meglio... non ho mai avuto storie importanti ne sono mai stata sentimentalmente legata a qualcuno. Ho sempre creduto che le relazioni e tutte le conseguenze che portano, non siano adatte a me!... e dopo stasera ne ho avuto la prova, visto che l'ho tradito. Forse semplicemente sto bene da sola'' annuisce sputando fuori il fumo ''sai, io sono un po' come te. Non ho mai avuto relazioni serie o altro... ma non perché non credo nell'amore vero e tutte le cazzate annesse. Semplicemente non fanno per me... non credo neanche che esista la persona giusta a questo mondo. Perché non sono io in primis ad essere giusto per una relazione... odio i legami, le gelosie, la monogamia''.

Ragiono sul suo discorso e poi annuisco ''già, ti capisco. La vita da single è troppo bella... tra cinquant'anni magari ci rincontreremo in qualche centro di anziani e ci ubriacheremo insieme'' ride per poi prendermi in braccio ''mi piace come idea... ora stai buona che rischi davvero di farti male ai tuoi bei piedini. Manca poco per essere a casa''.

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