Capitolo 46 pov Silvia

6.3K 309 43
                                    

Ovviamente se le cose potevano peggiorare, lo hanno fatto alla grande.

Io e Trevis in questi giorni che abbiamo passato insieme, non abbiamo più mensionato le parole che ci siamo detti dentro il cesso della discoteca.

Tanto meno qualcuno a fatto allusioni a riguardo: quello che abbiamo fatto è solo tanto sesso. Fino a consumarci l'un l'altro.

È più forte di me, non riesco a resistergli. È una cosa primordiale, appena lo vedo o lo sento accanto a me, dentro mi scatta qualcosa.

Così come quando mi ritrovo a fissarlo imbambolata: è ovvio che la situazione mi stia sfuggendo completamente dalle mani.

Provo qualcosa per lui è appurato, ma non voglio classificarla. Rimane lì nel limbo, dove deve stare.

In ogni caso, mio padre ha avuto la brillante idea di invitarlo a cena stasera, a casa nostra. Con mia mamma che tra l'altro ha fatto finta che l'accaduto con le sue colleghe, non sia mai successo.

E Trevis stranamente è rimasto particolarmente contento di venire a cena.

''mio padre ti ha invitato a cena domani sera. Devo inventargli una scusa per non andarci'' dico mentre camminiamo a piedi verso casa mia, dopo aver corso per più di un'ora a ritmo sostenuto.

Mi guarda mentre gocce di sudore gli scendono lungo il volto... fino a quando un movimento al basso ventre, non mi fa capire che devo stare ferma se non voglio essere arrestata per atti osceni in luogo pubblico.

Inoltre, sono in preciclo, il che rende il tutto ancora più faticoso da controllare. Prendo la pillola da una vita e questo mi permette di essere ancora più sicura quando faccio sesso: il preservativo lo uso sempre. È una regola per me.

''perché non vuoi andare?''mi domanda sorpreso ed io gli rispondo altrettanto sorpresa ''realmente pensavo di non metterti in imbarazzo'' lui scuote la testa ''a me fa piacere invece... tuo padre è un figo. Certo non quanto tua mamma...'' ''smettila ti prego'' ride divertito ''... in ogni caso, almeno potrò finire di dargli qualche consiglio sulla suo moto''.

Ho annuito preoccupata ma felice della risposta. Non mi sorprende che mio padre sia gentile e cordiale con lui, però è altrettanto vero che mi sorprendo ancora di più che davvero abbiano feeling.

Vabbè ma non è importante.

A tutti quanti sta sfuggendo il piccolo particolare che io e lui stiamo solo facendo casino insieme, ci stiamo distruggendo piano piano.

In ogni caso quando la fatidica sera mia mamma va ad aprire a Trevis e lui le sorride come fa con tutte, lei per qualche istante rimane abbaiata.

Si presenta anche a mio fratello che ovviamente inizia a stressarlo con domande infinite sui tatuaggi e sul suo serpente.

''figooo, ti piacciono i serpenti?'' lui annuisce ''da morire. Ne ho uno a casa, un colubro nero... si chiama Draco'' mio fratello salta sul divano ''fammelo vedere! Silvia tu lo sapevi?'' ''certo... l'ho anche preso tra le braccia'' al chè Trev tira fuori il telefono e apre la cartella dedicata a Draco.

È innamorato di quel serpente.

Vorrei quasi essere lui... oddio, che accidenti sto pensando?

In ogni caso, la faccia di mia mamma quando ha nominato Draco, era da immortalare.

Beh, questo è successo durante l'aperitivo.

Perché ovviamente il peggio doveva venire: sentiamo suonare al campanello e quando vado ad aprire, quasi non svengo sul posto.

Mirco e la sua famiglia al completo.

È uno scherzo.

''che accidenti ci fanno Mirco e i suoi qua?'' sbotto a mia mamma cercando di non imprecare e lei mi guarda sinceramente dispiaciuta ''che ne sapevo che tuo padre aveva chiamato anche TREVOR'' ''si chiama Trevis''.

Parlami di teWhere stories live. Discover now