Capitolo 10

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Passiamo un paio di ore in casa tutti insieme, parlando e aggiornandoci con Isabel sulla sua nuova vita... la sua coinquilina stramba ci prepara il pranzo evitando fortunatamente di avvelenarci tutti quanti.

Ho avuto paura fino all'ultimo, sono sincera.

Inoltre, più parlo con Isa più mi rendo conto che c è qualcosa di diverso in lei: è più sicura di se? È più solare? Forse più spensierata... sicuramente ha una luce in più che brilla nel suo sguardo. E la cosa non può che farmi felice da morire.

''ecco, così dovrebbe andare. Allora di là come vi dicevo c'è il bagno, se avete fame la cucina lo sapete dov'è... camera mia è quella.." indica la porta mentre stiamo sistemando il divano letto per stanotte. Abbiamo finito di pranzare e siamo in attesa di uscire a fare un giro per la città.

Voglio godermi questa settimana fino all'ultimo respiro "fate come se foste a casa vostra. Tu Sil dormirai con me allora?" mi domanda sorridente, ed io esulto "sììì".

Come ai vecchi tempi! Anche perché neanche sottoforma di cadavere avrei dormito tra Andrea e Marco .

"quanto mi sei mancata!..." l'abbraccio "...ci vuole un bel selfie" prendo il telefono e scatto una foto ''che bello! California! Per una settimana.. Isabel e Silvia per una settimana" ride di gioia e io la seguo.

"mi sei mancata Silvia.. devo.. devo raccontarti un sacco di cose" annuisco cercando di trattenere la curiosità " lo so.. aspetto solo che tu sia pronta... piuttosto..'' mi schiarisco la voce cercando di avere un'espressione innocente '' ma tutti quei ragazzi supergnocchi che ti girano per casa? Ci credo che ti sei ambientata benissimo" sorride "sono belli..sì. Devo darti ragione" risponde, nel suo solito modo che fa intendere tutto o niente.

Ma io non mollo "e quel Jake.. cavolo! Che occhi che ha.." si volta di scatto smettendo di fissarsi le unghie "carino sì.." scrolla le spalle ed io alzo un sopracciglio.

"che c'è?" mi domanda.

scuoto la testa e, prima che possa mordermi la lingua le rispondo "in ogni caso a me fa impazzire quello con gli occhi azzurri ghiaccio... ma non mi ricordo come si chiama.. Taylor?" "Trevis" dice divertita.

Volevo solo una conferma.

"Trevis.. cazzo se è carino" Mirco perdonami. Non ti merito.

"Sil, se glielo chiedi non si farà sicuramente problemi a farti rotolare un po' sotto le coperte" la guardo scioccata mentre il mio cervello sta già elaborando immagini vietate ai minori "e questa mentalità così aperta da quando è venuta fuori? Non è che ti sei rotolata con qualcuno anche tu?" arrossisce... BECCATA.

"no! Non dire cazzate" insisto, sentendomi anche un po' stronza "magari ora che c'è qua Marco, una specie di revival dei vecchi tempi potreste farlo" "oh mio dio! Ma cosa stai dicendo? No.. no no no" la sua espressione mi fa scoppiare a ridere ancora più forte "è venuto qua per risolvere le cose Isabel.. non ti ha dimenticato. È ancora pazzo di te.. quindi se gli apri le gambe sarà più che contento".

Ok, forse sono stata troppo diretta, ma alla fine è inutile che stiamo qua a girarci intorno... nessuno è scemo, l'abbiamo capito tutti il perché Marco è venuto fin qua. Anche quel mini cactus sopra la mensola del letto di Isabel .

"io no. è finita per me.. certo, mi fa un certo effetto vederlo qua. La nostalgia e i bei ricordi passati. Alla fine siamo stati insieme per tanto tempo... ma per me la cosa è chiusa ed archiviata" vorrei stappare una bottiglia di champagne "lo immaginavo" sto per aggiungere che Jake è mille volte più scopab... quando qualcuno spalanca la porta.

E le due facce di culo si palesano davanti ai nostri occhi... Andrea e Marco che entrano in camera sedendosi sul letto "avevamo promesso di parlare solo inglese o sbaglio?" dice divertito Andrea "ragazzi è una vita che non parlo italiano.. sto perdendo la capacità" risponde Isa e con questa frase il discorso è archiviato.

Parlami di teWhere stories live. Discover now