Capitolo 44

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Mi avvicino al bancone delle bevute e subito il barista al di là mi riconosce ''Silvia ciao, cosa ti faccio stasera?'' ''qualcosa di forte che mi metta ko all'istante'' mi guarda sorpreso ''se non ti conoscessi direi che hai qualche problema di cuore. Ma sei tu, quindi, probabile che tu sia incazzata per altro'' sorrido grata della nomina che ho ancora una volta ''esattamente. Ora fammi da bere, ti prego'' ''eccola qua.. Silvia, ti stavamo proprio cercando'' Simone il DJ compare nello stesso istante, fregando un goccio del mio drink ''buono, preparalo anche per me..'' poi me lo passa ''mi sono arrivate voci del tuo vestito da orgasmo e sono venuto a controllare. Sei da sola?'' scuoto le spalle ''sono con un amico''.

Vorrei dire con un pezzo di merda, ma non sprecherò altre parole per definirlo.

Mi guarda come se la sapesse lunga ''amico?'' ''sì Simone, amico. Ora per favore non è serata. Lasciami ubriacare in pace'' ''ti faccio compagnia allora'' Mirco compare dietro di lui, sedendosi accanto a me.

Ecco, adesso sì che siamo tutti.

Lo guardo sorridendogli e solo quando il mio cervello connette che c'è sia Mirco e... e cavolo, Trevis nello stesso luogo, il liquido mi va di traverso.

Ma mi riprendo subito buttandone giù una sorsata generosa: adesso ubriacarmi è diventato la mia unica salvezza per reggere la situazione.

''certo, fammi pure compagnia... come va? È da un po' che non ci vediamo'' lui scrolla le spalle ''bene. Con Isa come va?'' ''è andata in montagna per due settimane'' cerco di tenere l'agitazione sotto controllo.

Non mi vergogno di dire che se avessi saputo della sua presenza, non sarei venuta qua con Trevis.

''le farà bene stare lontano da qua per un po'...'' mi guarda e poi mi sorride ''... con quel vestito sei illegale. So che dovrei starmene zitto ma dio, è difficile'' mi sorride ed io ricambio ''grazie, fa sempre piacere avere conferma di essere stupenda'' dico e scoppiamo a ridere insieme.

Che c'è? È la verità.

Mi guardo intorno ma non vedo Trevis.

Probabilmente starà scopando con Elena.

Stringo forte il bicchiere del drink per evitare di urlare come una pazza... quanto accidenti lo odio.

Parliamo e scherziamo come sempre e senza sorprendermi, riesce anche a farmi ridere quando pensavo non sarebbe stato possibile: e per una mezz'ora abbondante dimentico tutti i miei problemi esistenziali.

Che al momento si riconducono tutti al manzo con gli occhi azzurri.

Mirco beve un altro goccio poi si avvicina a me ''ho visto Andrea'' ''e?'' ti prego, fa che abbia tenuto la bocca chiusa come al solito.

Fa che non abbia fatto l'eccezione proprio stavolta.

''mi ha detto che è arrivato un suo ehm.. amico dalla California. Un vostro amico'' mi studia ed io gli sorrido come un angioletto ''ah sì, Trevis'' deglutisco ''è venuto a trovare te?'' mi domanda... sbatto le palpebre.

So cosa intende con quella domanda indiretta: è il tipo con cui mi hai tradito quando eri in California?

Continuo a sorridere ''anche me..è un tipo ehm.. tranquillo e amichevole. È molto amico anche di Isabel'' bevo un altro goccio, sperando di diventare invisibile.

Lui annuisce non tanto convinto ''Trevis hai detto che si chiama, giusto?'' merda ''esatto, Trevis... studia giurisprudenza è per questo che siamo diventati un po' amici... abbiamo affrontanto insieme dei discorsi interessanti sulla legislatura americana e quella europea. Ci sono un sacco di differenze interessanti di cui ancora non ero a conoscenza. Pensa un po'... tra un po' di mesi mi laureo e potrebbe tornarmi ehm... utile'' che accidenti sto dicendo.

Parlami di teWhere stories live. Discover now