Capitolo 35

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La mattina dopo sto camminando lungo il corridoio della mia università, dopo aver bevuto un caffè alla locanda qua fuori: ho incontrato un bel po' di conoscienti, non che svariati ragazzi che mi hanno accolto con un sorriso.Alcuni sono amici, altri invece ci sono andata a letto: con entrambi i casi ho mantenuto un bel rapporto, ma è ovvio che tutti sperano in una seconda opportunità.Peccato che io non ne dia mai. Ho fatto l'eccezione con Trevis perché era lui.Punto.Sovrappensiero e confusa dalle immagini ripetute di Trev nudo nella mia testa, mi accorgo troppo tardi chi c'è accanto alla porta della mia aula.Mirco.Che mi sta guardando con aria contrariata e anche abbastanza incazzata.Beh, cominciamo alla grande come sempre.Mi inchiodo sul posto, fissandolo senza poterne fare a meno mentre vedo il suo sguardo addolcirsi leggermente, per poi tornare più incazzato di prima.Merda.''hai intenzione di dartela a gambe?'' sospiro ''non me la sto dando a gambe... ma ho lezione e farò tardi, non posso saltarla'' mi avvicino e faccio per passargli accanto, ma lui mi blocca ''come prego? Non mi tratterai come il resto dei ragazzi che ti sei scopata. Siamo amici noi in fondo, volevo ricordartelo'' lo guardo negli occhi e il senso di colpa mi colpisce in pieno.Ha delle deboli occhiate e lo sguardo oltre che incazzato è deluso e stanco. Sono stata una stronza.''ti avrei cercato nel pomeriggio, sono tornata giusto ieri'' ''dopo il tuo atteggiamento del cazzo, mi aspettavo almeno che tu mi richiamassi una volta tornata'' ''lo avrei fatto. Volevo solo parlarti a voce'' dico stanca e lui scuote la testa ''parliamo adesso, me lo devi'' guardo dentro la grande aula e poi sospiro.Poi annuisco ''hai ragione, te lo devo. Andiamo a prenderci un caffè''.Decidiamo di andare al bar fuori dall'università, dove c'è meno gente ed è un posto un po' più tranquillo...lungo il tragitto stiamo in silenzio, camminiamo uno accanto all'altro senza però rivolgerci la minima parola.È tutta colpa mia, ne sono pieanamente consapevole.Ci sediamo ed ordiniamo due caffè ''sei abbronzata, stai bene'' mi dice burbero mentre si siede ed io annuisco ''grazie'' vorrei dirgli di non farmi i complimenti perché non me lo merito per un cazzo.''parla'' dice ed io lo guardo di nuovo ''Mirco, non c'è molto da dire se non che sono stata una perfetta idiota'' ''su questo ti posso dar ragione. Non mi aspettavo che tu scomparissi'' ''neanche io...non ho saputo gestire la cosa. Forse davvero non ero pronta per affrontare una relazione seria'' dico mentre la cameriera ci porta i caffè.Lo guardo e sotto quelle parole, lo vedo abbattersi ''ne eri già consapevole prima di partire. Potevi evitare di farmi questo..siamo amici da una vita!'' mi accusa ed io sento gli occhi bruciare. Ma non piangerò, manterrò il mio aspetto sicuro, come sempre.''lo so! E per questo non ho scusanti... ho sbagliato, non so cos'altro dirti se non scusa. Non volevo farti star male, non avrei mai voluto capitasse tutto ciò'' ''pensavo fossi diversa'' mi dice semplicemente e il pugno di dolore mi arriva forte e chiaro.Deglutisco mentre giro il caffè, ormai a stomaco chiuso ''lo sono. Non so perché ho reagito così... non ci capisco un cazzo di relazioni, non ne ho mai avuta una seria'' ''sei partita convinta che funzionasse e neanche dopo due giorni sei sparita. Volatilizzata, irraggiungibile. Mi hai fatto anche preoccupare'' non gli rispondo e fisso il piccolo foro sul tavolino davanti a me.''perché sei sparita così?'' mi domanda cercando di mantenere un tono di voce basso.. non gli rispondo, anche perché non mi sembra il caso di dirgli cosa effettivamente sia successo. Non ora, almeno. Se ho qualche possibilità di mantenere la nostra amicizia, devo dirglielo quando si sarà calmato.''siamo amici da una vita, cazzo. Ho il diritto di sapere cosa ti frulla in quella testa'' ''Mirco, avrei dovuto essere sincera con te fin dall'inizio... anzi, ho cercato di esserlo. Sono una persona anti relazioni, non so gestirle! Sapevo che sarebbe andata a finire così'' ammetto e lui scuote la testa ''certo,ci sta. Ma almeno abbi la decenza di non sparire da un momento all'altro. Cazzo, neanche fossi uno sconosciuto...'' sospira per poi guardarmi di nuovo ''... non sei stata bene quelle settimane con me?'' ''sì, sì! Sono stata benissimo con te... non pensare questo'' ''non pensare questo?'' dice sarcastico ed io mi do una botta mentale.Che scema che sono.Ma perché anche se sto litigando con lui, ovviamente tra l'altro, neanche per un secondo mi sono pentita di quello che è successo?.''siamo amici... eravamo amici'' sbotta passandosi una mano tra i capelli ed io se prima lo trovavo bellissimo, adesso lo trovo solo bello. Non so perché, ma ho completamente cambiato il modo di vederlo.Sto impazzendo.''SIAMO AMICI'' gli dico con fare supplicante ''sono stata una stronza Mirco, ne sono consapevole. Ma tutto quello che ho fatto, il mio atteggiamento... non ho giustificazioni. Vorrei dire che non volevo farti del male, ma ero pienamente cosciente di come mi stavo comportando. Per questo ti chiedo un miliardo di volte.. scusa. Non roviniamo l'amicizia che c'è tra noi'' si alza scuotendo la testa ''lo hai già fatto. Sapevi quello che provavo per te'' ''e tu sapevi che razza di stronza sono io, cazzo'' sbotto in preda ad un attacco isterico.Lui scuote la testa sorpreso ''ti credevo meglio di così'' deglutisco ''io no... perché mi conosco'' ''dimmi solo una cosa... hai conosciuto un altro?'' lo guardo per qualche istante.E poi sbotto un ''no'' secco... lui mi osserva per qualche istante, poi annuisce ''voglio crederti. Ora scusami, ma voglio starmene da solo''.Annuisco.Stronza e pure falsa.Complimenti Silvia.Non aggiungo altro mentre lo vedo allontanarsi e prima che possa voltarsi indietro, mi alzo e me ne vado dalla parte opposta, mentre accendo una sigaretta.Sono una delusione.La sera mi ritrovo con lo stomaco chiuso, come d'altronde tutta la giornata.Continuo a rigirare il mio petto di pollo sul piatto, senza aver il minimo stimolo di mangiarlo: come posso recuperare il rapporto con Mirco?Parlo di amicizia ovviamente.E per quale assurdo motivo prima in doccia continuavo a ripercorre l'ultima settimana pensando non a Isabel, ma a Trevis?Mi piace, questo è ovvio.Però siamo lontani un emisfero e poi, cosa principale, io sono Silvia e lui è Trevis.Due danni ambulanti.Però ho la testa inchiodata a quei giorni, al suo sorriso.Sono passati due giorni eppure mi sembra già passata un'eternità da come mi manca tutto quanto.Sospiro, mentre ritorno in me dopo che ho notato che mia mamma mi sta lanciando occhiate preoccupate... ovviamente a diritto privato ho una sua collega come professoressa che, cosa assurda e contro ogni privacy, le ha detto che non mi vede spesso alle sue lezioni.Quindi mi son beccata anche la ramanzina.''puoi smettere di fissarmi come se scomparissi da un momento all'altro?'' sbotto e lei sospira ''non hai mangiato niente'' scrollo le spalle ''non ho fame'' prendo il telefono e inizio a scorrere tra i vari social, cercando accuratamente di non finire sulle pagine del figo incriminato che ho lasciato a Berkeley.Il che è dannatamente difficile.Solo dopo alcuni minuti mi rendo conto che sono esattamente due giorni che sto guardando gli stessi post, oltre che non ricevere aggiornamenti: ok, che succede? Guardo la linea e mi accorgo che non ho linea internet! Ho finito i dati sicuramente durante il viaggio e nel trambusto di questi giorni, ero così fuori fase che non mi sono resa conto di niente.''papà ti frego il telefono, faccio una ricarica al volo'' lui annuisce ed io non me lo faccio ripetere due volte: una volta completata l'operazione aspetto e neanche due minuti dopo, vedo il simbolo della linea internet.Oooh, adesso sì che ragioniamo. Posso continuare a farmi i fatti di tutti, meno che quelli di Trev ovviamente.Bevo un goccio di acqua e mentre scorro la bacheca, vedo un dannato messaggio whatsapp comparire nello schermo e quando vedo chi è il mittente, l'acqua mi va di traverso.''Silvia si può sapere cosa ti prende?'' tossisco, cercando di riprendere aria e solo grazie a mio fratello riprendo a respirare, con le lacrime agli occhi ''scusate... ho letto.. ho letto una cosa scioccante'' deglutisco per poi avvicinarmi il telefono al volto.Leggo il messaggio ''sei a casa sana e salva?'' ODDIO.Leggo la domanda almeno un miliardo di volte, come se continuando a farlo, comparisse LUI in prima persona a domandarmelo.Trevis.Chiudo lo schermo di scatto, lanciando come una pazza il telefono nella borsa per poi affettare un pezzo di petto di pollo e masticarlo alla velocità dalla luce.Cazzo, non dovevo aprire il messaggio.Prendo un pezzo di pane.Mi ha scritto due giorni fa! Ovvero appena tornata.. ed io non l'ho letto! Penserà che sono morta.Meglio così.Non deve sapere che l'ho letto...anzi, quasi quasi lo blocco così non potrà più scrivermi.''certo che sei strana'' mio fratello mi guarda ''che ho fatto?'' ''sei tutta rossa'' ''io? Sarà per l'acqua che mi è andata di traverso'' ''ah sì? O forse perché ti ha scritto un bel ragazzo?'' fa su e giù con le sopracciglia ed io lo guardo male ''fatti i cazzi tuoi'' ''Silvia'' mi rimbecca mia madre.Ma prima che possa risponderle, l'idiota di mio fratello si alza e va verso la mia borsa per poi con fare irritante dire ''vediamo'' sblocca lo schermo, non so come ed io mi alzo come un fulmine per strappargli il telefono di mano ''non ci provare, stronzo'' cerco di strapparglielo di mano, lui però continua a sbirciare e probabilmente legge qualcosa.''Trev..'' oddio ''smettila, fatti gli affari tuoi!'' ''ragazzi, sembrate due bambini!'' dice esasperata mia madre...fortunatamente mio padre viene in mio soccorso, prendendo per l'orecchio bonariamente mio fratello ''lascialo'' stringe e lui fa un verso di dolore ''papà mi fai male...ahi...ok...ok..'' lascia il telefono ed io glielo strappo finalmente di mano.Finalmente.Prego che non ci siano stati danni e solo quando vedo la chat aperta, vorrei morire... che un fulmine mi colpisca adesso.Sotto il messaggio di Trevis, c'è la mia risposta, che esattamente digita ''awjctjdab?1!''.Perché a me?''ecco, guarda cosa hai fatto!'' sbotto verso mio fratello, per poi prendere velocemente la mia borsa e a grandi passi andare al piano di sopra, in camera mia.Vaffanculo a lui e alle figure di merda che mi fa fare. Tanto non ne colleziono già abbastanza.Sento vibrare il telefono nel momento esatto in cui chiudo la porta a chiave e... e non ho il coraggio di vedere cosa accidenti c'è scritto: deglutisco per poi guardare lo schermo.Mi ha risposto...subito!Ed è un vocale.Faccio un sospiro e premo play... e subito la voce di Trevis invade la stanza ''avevo paura l'aereo fosse caduto visto che non mi avevi risposto. Ma da come lo hai fatto credo che sia successo qualcosa di peggio'' ha la voce divertita e solo guardandomi allo specchio davanti a me, mi accorgo di avere un sorriso stupido sulla faccia.La prima cosa che la mia testa mi dice di fare è quella di rispondergli, di scrivergli che non avevo la connessione internet! Perché in fondo e in fine il suo è stato un gesto premuroso.Però poi ci ripenso e blocco lo schermo del telefono.No, assolutamente. Non devo rispondergli, ne adesso, ne mai. A che pro? Per amicizia? Non sono cretina e so perfettamente che lui non mi è assolutamente indifferente ed io di incasinarmi ancora di più la vita non ci penso minimamente.Così sospirando, mi butto a letto ancora vestita e prima di addormentarmi sento il telefono vibrare di nuovo: presa dalla curiosità leggo il messaggio e quando noto che è da parte di Mirco, sussulto ''anche se sei una stronza, sono felice che tu sia tornata'' sorrido leggendo le sue parole.''lo sono anche io'' gli rispondo, per poi sentirmi ancora più stronza. Gli ho mentito, ancora non gli ho detto la verità.E specialmente non sono così contenta di essere tornata.

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