Capitolo 26

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Mi sto finalmente rilassando nella sauna della palestra: l'avevo notata e visto che avevo un po' di tempo libero dato che Isa lavora e Nathalie è in università, ho approfittato.

Anche perché sto gongolando da stamattina solo a ripensare a quella faccia da cavolo di Trevis e di quando mi ha visto in camera di Dean.

Anche se io e Dean l'unica cosa che abbiamo fatto stanotte è russare, mi sono presa una piccola rivincita personale.

Ora però, devo assolutamente girare al largo da lui e da tutto ciò che si porta dietro: occhi, bocca perfetta e profumo che mi manda in estasi.

Anche stamani ho fatto fatica a non saltargli addosso come una pervertita. Era una specie di visione con i capelli tutti incasinati e lo sguardo leggermente addormentato.

Mi sarei volentieri buttata nel suo di letto, non per togliere niente a Dean, ovviamente.

Sospiro felice, mentre cerco di non perdere la testa e agitarmi al pensiero di Trevis nudo, quando sento aprire la porta della sauna.

Sono sola e decido di continuare a rilassarmi a occhi chiusi, per evitare che qualcuno provi qualsiasi tipo di approccio... passano alcuni secondi, forse addirittura un minuto.

Ma mi sento osservata.

Così apro un solo occhio e quasi non mi prende un accidenti quando mi ritrovo a sedere accanto a me Trevis, che mi fissa tra il divertito e il torvo.

''cazzo, mi hai fatto prendere un colpo'' mi sistemo cercando di coprirmi con l'asciugamano ''che ci fai qua? Non puoi starci'' mi fissa come se fossi una specie di cioccolatino e dio, vorrei solo darmela a gambe levate.

''ti ho visto mezza nuda qua dentro e sono entrato'' sbotta senza un minimo di ritegno ed io chiudo gli occhi ''senti Trev, non ho proprio voglia dei tuoi giochetti oggi'' ''nottata stancante?'' mi domanda provocatorio, riferendosi a Dean.

Ed io annuisco ''tu non immagini quanto'' borbotta qualcosa tra se e se, forse un'imprecazione o qualcosa di simile. Non mi interessa al momento, ora come ora voglio solo che esca da qua e mi lasci stare.

Alza di nuovo lo sguardo su di me, fissandomi per alcuni secondi... già fa caldo qua dentro, se ci si aggiunge lui e il suo modo di guardarmi, raggiungiamo i duecento gradi... più mi fissa senza dire niente, più i miei battiti aumentano, così come il respiro.

Ti pego, ti prego smetti di fissarmi così perché rischio seriamente di mandare a puttane tutti i miei buoni propositi di starti lontano.

''Silvia'' dice soltanto, come se già il mio nome spiegasse tutto quanto ''Trevis'' sospiro e ci manca poco che lo dica ansimando..fortuna ho un minimo di contegno e mi trattengo ''tu mi stai facendo diventare matto'' sbotta con così tanta sincerità da non riuscire a ribattere niente.

L'unica cosa che riesco a fare è fissarlo come una cretina ''non lo faccio apposta'' sussurro mentre lui continua a fissarmi come se fossi davvero un dannato maccherone gigante ''io credo di sì invece e la cosa mi fa andare in bestia'' ''beh, sì da il caso che la cosa sia reciproca'' ''ah sì? Più o meno di Dean?'' mi domanda con uno sguardo tagliente.

Scoppio in una risata isterica ''io più o meno di.. come si chiama.. Sheila?'' ribatto guardandolo torvo e lui si avvicina ancora di più ''la tua capacità di farmi incazzare bellezza, è unica al momento'' cerco di spostarlo con un piede, ma lui me lo agguanta e mi tira verso di lui.

Cerco di impuntarmi da qualche parte, ma mi risulta impossibile visto che già ho solo questo dannato asciugamano a coprirmi ''tu invece meno di Dean'' ''ah sì? Sei una bugiarda'' sbotta per poi spostarmi un ciuffo di capelli dal viso.

''esci da qua'' sussurro ormai completamente in balia del suo sguardo e del suo tocco...mi sento ridicola mentre mi stringo l'asciugamano al corpo... mi fissa le labbra e giuro che per qualche istante vorrei che mi baciasse.

Poi però mi fa un sorrisetto ''esco da qua solo se oggi vieni a pranzo con me'' lo guardo male ''è una minaccia?'' lui annuisce con sguardo da volpe ''esattamente bellezza... o vieni a pranzo con me o resterò con te in questa dannata sauna, con il rischio che quell'asciugamano voli in meno di un quarto d'ora... te lo assicuro'' deglutisco mentre mi sposto leggermente ''io...ehm... ok... dove...dove andiamo a pranzo?'' si alza sistemandosi i capelli, con un sorrisetto soddisfatto ''vieni da me. Ti aspetto per l'una'' poi senza dire altro, si sporge verso di me e con quella dannata mano mi sistema il bordo dell'asciugamano che, leggermente sceso, mostrava un po' più di seno ''ecco, così forse riesco ad uscire di qua'' mi fa l'occhiolino e senza aggiungere altro esce dalla sauna.

Sospiro tremante.

Dio,il mio corpo è ricolmo di adrenalina e... e dio, eccitazione. Trevis riesce a mandarmi completamente nel pallone semplicemente con uno sguardo...ma che dico! Semplicemente con la sua presenza... ed è... è irritante.

Perché non riesco a controllare il mio corpo, i miei pensieri e ... e non riesco a controllare un bel niente! Perché sono tutte emozioni a cui non sono abituata, completamente nuove per me.

E mi stanno incasinando l'esistenza.

Trevis è pericoloso per me, su questo non ci sono dubbi.

''dove stai andando?'' mi domanda Isa mentre si sta preparando per andare via con Jake ed io mi schiarisco la voce mentre sistemo il mio semplice vestitino nero a piccoli pois bianchi ''ehm...da... da Trevis'' si volta di scatto ''scusa ma Mirco? Che fine ha fatto?'' la guardo colpevole senza dire niente ''sei un caso perso! Io non è che possa parlare molto... però cavolo! Tu potevi un minimo contenerti! E poi... con Trevis'' fa una faccia spaventata ed io scoppio a ridere ''lo so, sono pessima... è che lo sai come son fatta. Però appena torno in italia, parlerò con Mirco...inoltre non c'è assolutamente niente tra me e Trev'' ''beh immagino, è il poligamo per eccellenza... non che tu sia diversa'' ''esatto Isa, mi sto solo divertendo un po''' si tappa le orecchie ''non voglio saperne più niente. Non ti chiederò neanche come è a letto, perché so che la tua risposta sarà imbarazzante'' scoppio a ridere ''allora, vuoi sapere quale è la posizione più figa che abbiamo fatt...'' mi interrompe urlando ''TI PREGO RISPARMIAMELO''.

Ridiamo entrambe poi mi domanda ''quindi ehm... che vai a fare ora da lui?'' ''mi ha chiesto se pranziamo insieme'' alza le sopracciglia sorpresa ''ah sì? Dove?'' ''a casa dei ragazzi'' ''mi raccomando, ti prego. Escine fuori viva'' mi supplica divertita ed io annuisco ''tranquilla, ho tutto sotto controllo''.

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