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Taehyung



«Dove vai, Kook?» sentì Jin chiedere alla sua metà, che aveva lasciato il suo posto al tavolo e si era allontanato abbastanza velocemente.

Taehyung aggrottò le sopracciglia e bevve un sorso d'acqua, perplesso.

Da quella mattina, Jungkook era silenzioso e gli aveva dedicato meno attenzioni di quanto facesse di solito da quattro giorni a quella parte, ma non poteva di certo biasimarlo.

In realtà, si stava occupando di molte delle faccende che lui non poteva materialmente seguire, quindi mentre Taehyung si occupava principalmente fattori non tanto burocratici quanto pratici, allenandosi con Jungkook -e solamente con lui, con suo immenso disappunto-.

Avevano litigato pesantemente per poter scendere a compromessi e far sì che Jungkook non avesse l'esclusiva su di lui; aveva premuto affinchè almeno i loro amici venissero inseriti nel giro di persone con cui potersi allenare -succedendo con gran fatica ma con immensa soddisfazione.

Solo gli dei sapevano quanto l'ansia e la preoccupazione di Jungkook lo stavano infastidendo. Tuttavia, cercava di non farne troppo un dramma perchè l'altro non lo faceva sicuramente di proposito ma...si sentiva un attimo sottosopra. 

In quella roulette russa dei sentimenti, Taehyung non ci stava capendo più nulla.

«A cosa devo questa stupenda e provocante espressione concentrata?» sussurrò Jungkook al suo orecchio, facendolo leggermente sobbalzare essendo lui sovrappensiero.

Scosse la testa e fece un mezzo sorriso nel percepire le mani di Jungkook scivolargli lungo la schiena e posarsi sui suoi fianchi.

«Nulla in particolare. Dove sei andato?» chiese, curioso.

«A prendere una cosa. Andiamo?».

Taehyung rimase interdetto.

1: Una cosa? Si era forse dimenticato che non poteva vedere cosa accidenti fosse quella cosa?

2: Andare...dove?

E dando voce ai suoi pensieri, la risatina musicale di Jungkook gli arrivò alle orecchie come un piccolo scampanellio esaltato, facendogli nuovamente riscaldare il cuore. Non sentiva quel suono dal giorno del suo incidente. 

Jungkook intrecciò le loro dita per spingerlo ad alzarsi e lasciare il tavolo dei suoi amici, sotto le forti proteste di Jin e Jimin, che volevano passare del tempo a cantare a squarciagola le canzoni dei Big Bang al karaoke. E visti i decibel raggiunti durante quelle performance, Taehyung era ben felice di lasciarsi trascinare in giro lontano dai due.

Però, quando percepì la leggera brezzolina della sera, il fresco della notte e l'odore della boscaglia selvaggia pizzicargli le narici al posto del solito odore della loro stanza da letto, alzò le sopracciglia, sinceramente sorpreso ed anche parecchio entusiasta all'idea di uscire di nuovo fuori.

Proprio come i vecchi tempi.

«Dove stiamo andando, Kook?» chiese allora, la voce più esaltata di quanto credesse.

«In un posto che conosci bene, non lontano da qui ma isolato abbastanza da lasciarci del tempo per noi. Ti va?». Le labbra di Jungkook erano ad un soffio dalle sue, sentiva il respiro leggero della sua metà proprio sulle sue labbra e non potè evitarsi di sorridere apertamente e annuire.

«Certo che sì. Credo sia un'idea fantastica» gli sussurrò in risposta e, finalmente, dopo giorni, le labbra di Jungkook tornarono sulle sue leggere come le ali di una farfalla, baciandolo per qualche istante.

Blind Sight [TaeKook]✔︎Donde viven las historias. Descúbrelo ahora