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ADV: contenuti sessuali espliciti leggeri (penso siano abbastanza gestibili). Eventualmente, comunque, leggete dai puntini di sospensione in poi. Enjoy!



Taehyung



«Potete andare». 

La voce di Jungkook suonò ferma e decisa, proprio come quella di un capobranco forte quanto i Red Velvet Moon. Taehyung sorrise tra sè a sentire quel tono e quella composta fierezza della sua metà, un tono così diverso dal solito che lo spinse a mordersi il labbro inferiore. 

La differenza tra come si rivolgeva a lui e a come invece parlava con i membri del capobranco era così netta che, se solo si fossero messe a paragone le due figure, avrebbero creato un contrasto quasi stridente. 

Ed era sicuro che quel contrasto era perfettamente visibile anche nell'atteggiamento, se solo avesse potuto vederlo. Il suo mondo era sempre buio, la sua vista non era migliorata neanche a pregarla e i suoi occhi potevano solo soffermarsi a scrutare l'oscurità e visionare i suoi ricordi, fin quando sarebbero rimasti.

Se c'era una cosa che Taehyung temeva di più in assoluto, era dimenticare Jungkook. 

Dimenticare i suoi occhioni, il suo naso tondo e le labbra carnose, dimenticare cosa significasse avere il batticuore alla vista della tua metà venirti incontro, dimenticare tutto e non riuscire a ricollegare i frammenti di ricordi chiusi nella memoria per creare un'immagine verosimile dell'amore della tua vita. 

Però, poteva rivivere ancora e ancora diverse sensazioni che non sarebbero mai andate perdute, neanche se gli avessero staccato la testa. 

Quando il sospiro di Jungkook gli arrivò alle orecchie insieme al diradarsi dei passi di chi aveva lasciato l'ufficio, Taehyung gli andò vicino senza difficoltà grazie a quella sorta di mappa mentale della stanza.  

Le sue mani si poggiarono sulle spalle dell'altro e le massaggiò appena, venendo quindi ripagato da un mugugno soddisfatto da parte dell'alpha, che sospirò di appagamento al suo tocco.

Jungkook era stressato, le spalle erano in tensione e Taehyung conosceva un modo perfetto per farlo rilassare. Anche perchè, con tutti quei pattugliamenti, report e scambi diplomatici, avevano poco tempo a disposizione.

«Sono andati via tutti» gli disse con fare casuale Taehyung, leccandosi le labbra. Jungkook mugugnò un assenso, afferrandogli una mano per baciarne il palmo. 

«Manca un quarto d'ora alla seconda ronda, e devo andare a controllare la zona ad est dopo le montagne che mi è stata segnalata oggi» annunciò Jungkook, voltando la sedia girevole solo per attirare Taehyung per i fianchi e farlo sedere a cavalcioni su di lui.

Quello fece un sorrisetto. «Avrei un'idea su come occupare questo quarto d'ora » e dicendo questo, le mani scorsero lungo il petto dell'altro, coperto da una maglia larga e sottile.

Jungkook vece un versetto roco contro il suo orecchio «Davvero? Che ne dici di mostrarmelo?» gli sussurrò, giocando con il suo lobo.

Ed in un secondo, Taehyung gli afferrò la nuca e reclamò le sue labbra, che si scontrarono con voracità e bramosia contro le sue. Jungkook portò le mani sotto il suo sedere e lo strinse, alzandosi poi con urgenza e diretto alla seconda scrivania della stanza, rimasta temporaneamente vuota.

O quasi.

A giudicare dal fracasso che seguì l'azione, ad essere caduti al suolo erano stati qualcosa di più di semplici fogli di carta, ma nè Taehyung nè Jungkook sembrarono farci caso. 

Blind Sight [TaeKook]✔︎Where stories live. Discover now