~Epilogue~

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6 anni dopo



«Daeyong! Non correre che puoi inciam—» la frase di Jungkook, esclamata dall'altra parte del campo, venne stroncata come vide suo figlio di appena sei anni ruzzolare per terra dopo essere inciampato su una roccia nascosta tra i ciuffi d'erba. 

Si passò una mano sul viso e scosse la testa, andando però velocemente incontro a Daeyong ancora riverso per terra con l'espressione confusa. Bastarono pochi secondi perchè le sopracciglia gli si corrucciassero, il labbro inferiore iniziasse a sporgere e gli occhi iniziassero a diventare lucidi già pronti a sciogliersi in lacrime. Uno, due, tre tirate su con il naso e il suo pianto disperato squarciò l'aria fresca del mattino e venne seguita dal rumore dei passi veloci di Jungkook che, come gli arrivò vicino, gli si inginocchiò affianco.

Lo tirò su e lo guardò dalla testa ai piedi per sincerarsi che fosse tutto intero. 

«Appa, bruciano!» pianse quello, le lacrime gli cadevano a fiotti sulle guance adesso arrossate, il moccio aveva appena fatto la sua comparsa sotto le piccole narici e Jungkook lo guardò con espressione sconfitta.

«Daedae quante volte ti ho detto di non correre sul campo senza guardare dove metti i piedi? E' la terza volta che ruzzoli via in appena due giorni» lo riprese bonariamente Jungkook, passando velocemente le mani sui suoi vestiti per togliergli la polvere ed i fili d'erba rimasti impigliati nel tessuto. 

Alzò gli occhi su suo figlio e vide le sue manine sporche di terriccio, ma anche scorticate in più punti. Con un sospiro gliele prese gentilmente e ci soffiò sopra mentre Daeyong emetteva versetti angosciati guardandolo di sottecchi. Gli occhi azzurri erano sciolti in lacrime -vero- ma decisamente non poi così tanto lacrimosi come pochi attimi prima.

«Meglio?» chiese Jungkook, e Daeyong annuì mestamente, mettendo un piccolo broncio e tirando su con il naso. 

«Vieni da appa, dobbiamo darci una ripulita». Jungkook allargò le braccia e Daeyong annuì velocemente -perfettamente d'accordo con le parole del suo appa- e gli avvolse le braccia attorno al collo, pronto per essere preso in braccio. 

«Perché correvi in quel modo? Volevi forse acchiappare un coniglietto?» gli disse dandogli un bacio sulla tempia, passandogli poi la mano libera sulle guance per asciugargli le tracce di lacrime.

Daeyong fece un'espressione corrucciata. «Volevo venire a vedere come lottavi, è divertente vedere gli altri provare a buttarti giù prima di volare via contro un albero» ridacchiò suo figlio, portandosi la manina alle labbra salvo poi sibilare e guardare con occhi feriti i taglietti sul palmo.

«Un giorno sarai tu a far volare appa contro un albero» commentò ridacchiando e Daeyong allargò gli occhi a dismisura. 

«Anche appa Taetae?!» sussurrò con voce emozionata.

Jungkook annuì con convinzione «Certo, soprattutto appa Taetae...assicurati di lanciarlo via quanto più forte possibile, mi raccomando».

Jungkook rise da solo della confusone dipinta sul volto piccolino di suo figlio e si avviò verso l'ingresso del quartier generale e, come vi entrò, un profumo squisito di burro e vaniglia gli inebriò le narici e gli fece venire l'acquolina in bocca.

«Zio Jinnie! Hai fatto di nuovo i biscotti?!» trillò contento Daeyong, battendo felicemente le manine e sobbalzando subito dopo guardando arrabbiato i graffi. Gli stavano togliendo tutto il divertimento!

Jin si voltò verso di loro e lo guardò allibito. «Dae! Di nuovo per terra?!» esclamò, e Daeyong abbracciò stretto il collo di Jungkook per l'imbarazzo, passando la punta del piccolo naso sulla sua pelle per nascondersi. 

Blind Sight [TaeKook]✔︎Where stories live. Discover now